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E’ un misto tra l’incredulo e il rassegnato mister Leonardo Semplici dopo la sconfitta per 2-0 in cui è incappata la sua SPAL in quel di Lucca contro la Lucchese di Galderisi: “Di questa partita non mi è piaciuto solo il risultato, credo che la squadra abbia sempre tenuto in mano le redini del gioco. Siamo andati sotto per un eurogol di Mingazzini, poi abbiamo iniziato a creare tante occasioni per pareggiare, ma senza riuscire a concretizzarle. Facciamo tutto noi e poi paghiamo a caro prezzo un’indecisione, come sul secondo gol. Facciamo tutto bene fino al momento di buttarla dentro. Adesso proveremo ad affidarci ai lanci lunghi, chissà mai che cambi qualcosa… Dobbiamo rimboccarci le maniche. Pensavo che la mentalità fosse ormai matura per vincere giocando bene, ma evidentemente i nostri sforzi non bastano”. La sensazione è che entrambi i gol toscani potessero essere evitati: “Il primo gol è figlio di un ritardo in uscita, ma non toglierei meriti al gran tiro di Mingazzini. Potevamo certamente fare qualcosa di più, questo è chiaro. Il secondo, invece, era evitabile. Nel finale abbiamo provato a rimettere in piedi la partita e nella mia analisi devo valutare tutti i 90′. Dobbiamo migliorarci e cercare dove si può intervenire”. Tanto lavoro ma poca concretezza per il tandem Zigoni-Fioretti: “Hanno creato le occasioni per segnare, non è un problema d’intesa fra loro due. Forse dobbiamo essere più cattivi, la partita ha detto questo. La classifica non mi preoccupa, non ci penso. Arriviamo sempre vicino al salto di qualità ma poi ci inceppiamo. Ora pensiamo al San Marino”.

Anche Giorgio Capece in sala stampa, uno dei pochi a salvarsi nel pantano di Lucca: “L’unica cosa che mi dispiace è che non vedo squadre superiori a noi sul piano del gioco. Evidentemente mentalmente siamo inferiori a qualcuno. Guardiamo avanti, pensiamo al San Marino. Sarà importanti conquistare i 3 punti come sempre, indipendentemente dal blasone e dalla classifica dell’avversario”. Senza particolari sbavature, l’ex Ascoli ha tenuto bene il campo: “Io cerco di fare sempre il massimo per convincere il mister a farmi giocare”. Poi l’analisi sugli episodi chiave: “Sul primo gol, Mingazzini ha pescato il tiro della domenica. Nel secondo, il campo ha fermato la palla e siamo stati sfortunati. Non abbiamo demeritato, non credo che rispetto ad Ascoli sia un passo indietro. Peccato perchè questa è la terza sconfitta in 6 giorni”.

Poi è il turno di Daniele Gasparetto, protagonista, suo malgrado, dell’incidente di percorso che ha spianato a Lo Sicco la strada del 2 a 0: “Mi assumo ogni responsabilità di quell’errore, non c’entra nulla il passaggio di Marcello (Cottafava; ndr). Purtroppo la palla si è fermata nel fango, ma quel disimpegno l’avevamo già portato a termine con successo più e più volte nel secondo tempo. Per il resto, credo che la nostra sia stata una prestazione ottima, però ancora una volta non portiamo a casa punti, e questo ci fa male. Giochiamo bene, creiamo, ma restiamo con un pugno di mosche in mano. Paghiamo sia gli errori difensivi che offensivi, e questo significa che dobbiamo lavorare sodo su entrambe le metà campo. Abbiamo fatto noi la partita, fino al mio scivolone il risultato era in discussione. Comunque analizzeremo tutto in settimana”. La classifica ora torna a farsi preoccupante: “La zona è calda, ma ripartiamo dalle prestazioni, che sono positive al di là dei risultati. Certo che se si prendono 4 gol in 2 partite e se ne segna solo 1 qualcosa va corretto. Con San marino dobbiamo assolutamente far risultato, con le buone o con le cattive. Ora diventa importante vincere, non tanto come”.

L’ex di giornata era Andrea Calistri, pressochè perfetto per tutti i 90′ nella folta linea difensiva della Lucchese: “Siamo soddisfatti del risultato perché volevamo rifarci del risultato dell’andata e della sconfitta nell’ultimo turno di campionato. Sotto il punto di vista dell’atteggiamento siamo stati bravi a non mollare mai. La compattezza ha fatto la differenza. Avevamo di fronte una SPAL importante e su un campo del genere la loro fisicità ci poteva mettere in difficoltà. E’ vero che abbiamo disputato una partita prettamente difensiva, ma stiamo imparando anche a soffrire con umiltà, senza mollare mai. Abbiamo limiti ma anche potenzialità per agguantare la salvezza il prima possibile. Conosco il pubblico di Ferrara, so che le aspettative ad inizio anno erano diverse”.



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