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Contro il Prato la SPAL si era imposta di conquistare tre punti dal sapore di tranquillità, ma alla fine i biancazzurri si devono accontentare di un punto che rimanda ulteriormente la conquista di zone di classifica più sicure. Il risultato in realtà non può far felici nemmeno gli ospiti, protagonisti di una prova abbastanza anonima. Di certo a reclamare possono essere Semplici e i suoi ragazzi, che nel corso del match hanno colto addirittura due traverse. Nel complesso però la SPAL ha confermato gli evidenti limiti in fase offensiva che hanno caratterizzato l’intera stagione.

Si capisce subito che i punti in palio sono di quelli pesanti, tanto che il Prato mette subito il piede sull’acceleratore e dopo neanche due minuti va vicino al vantaggio con Bocalon, il suo uomo più temibile. Non tanto per merito suo, quanto per demerito di Menegatti che si lascia sfuggire un cross di De Agostini, lasciando all’attaccante avversario la possibilità di controllare e colpire a porta sguarnita. Fortunatamente Cottafava si era portato a presidio della linea, in modo da respingere di testa la conclusione. La partita è intensa, prova ne è che Lazzari nel giro di venti minuti viene messo giù almeno quattro volte e provoca due ammonizioni in casa Prato. Sul piano balistico il terra-terra liberato da Di Quinzio al 13′ mette in difficoltà Gazzoli, mentre l’ordigno fatto esplodere nel settore ospiti dai tifosi del Prato rischia di provocare un attacco ischemico a buona parte delle tribune. I più scossi in campo sembrano i giocatori ospiti, che al 28′ si fanno sfuggire Rovini su una eccellente sponda di Zigoni: peccato che l’attaccante toscano si riveli indeciso e finisca con allargarsi e perdere il pallone. Poteva essere un uno contro uno. Il Prato fatica a rifornire le punte, così la SPAL, pur senza strafare, si rende più pericolosa. Gazzoli è attento alla mezz’ora su un sinistro potente di Lazzari, addirittura provvidenziale sulle due conclusioni ravvicinate di Rovini e Gentile propiziate da un altra ottima giocata di Zigoni.

Che la SPAL abbia problemi al momento di scuotere la rete si capisce anche dopo appena cinque minuti della ripresa, quando Gentile stampa un pallone sulla traversa da un paio di metri dopo la respinta di Gazzoli su un tiro di Rovini. Bella la giocata del giovane attaccante, bella anche la sforbiciata di Gentile, ma tutto inutile ai fini del risultato. Il Prato ci mette poco a pareggiare il conto dei legni, visto che al 7′ Urso trova lo spazio per far partire un diagonale che incoccia sul palo, a Menegatti battuto. Sembra il preludio a un prolungato scambio di colpi tra le due squadre, invece i ritmi stranamente finiscono con l’abbassarsi e l’unico colpo rischia di venire al pubblico al momento dell’esplosione della seconda bomba introdotta nel settore ospiti. A prendersi il palcoscenico è allora l’arbitro con un paio di scene non proprio gradite dai sostenitori della SPAL. Da parte sua Semplici dimostra di volere i tre punti e manda dentro Finotto e Fioretti, passando a tre punte con l’ingresso dell’attaccante romano. Ed è proprio lui che rischia di ripagarlo immediatamente, non fosse che il suo colpo di testa da distanza ravvicinata su cross di Di Quinzio impatta sulla traversa, con sommo disappunto del popolo del Mazza. Anche Finotto fa in modo di farsi notare al 41′ con una progressione seguita da un destro bloccato dall’impeccabile Gazzoli. Il Prato rischia di punire la SPAL sull’azione successiva: Lazzari si dimentica di Coccolo e gli permette di colpire indisturbato sul traversone di Knudsen, fortunatamente la palla finisce alta. La corsa alla salvezza rimane aperta, sabato a Ferrara arriva il Grosseto per un altro scontro diretto.

SPAL-Prato 0-0

SPAL (352): Menegatti; Gasparetto, Cottafava, Giani; Lazzari, Gentile (dal 27′ s.t. Togni), Capece, Di Quinzio, Nava (dal 35′ s.t. Fioretti); Rovini (dal 15′ s.t. Finotto), Zigoni. A disp.: Albertoni, Aldrovandi, Fioretti, Gerbaudo, Landi. All.: L. Semplici

Prato (433): Gazzoli; Grifoni, Dametto, Rinaldi, De Agostini; Coccolo, Urso, Cavagna; Gabbianelli (dal 26′ s.t. Knudsen), Fanucchi, Bocalon (dal 39′ s.t. Rubino). A disp.: Ivusic, Bandini, Rickler, Tassi, Santini. All.: V. Esposito.

ARBITRO: Colosimo di Torino (ass.ti: Colatriano e Angotti)
AMMONITI: Cavagna (P), De Agostini (P), Gentile (S), Capece (S), Togni (S).
NOTE: giornata soleggiata, clima invernale. Campo in discrete condizioni. Angoli: 6-2; Recuperi: 0′ p.t., 3′ s.t.



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