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Sono tre punti dal peso specifico elevatissimo quelli che la SPAL ha meritatamente portato via dal campo de L’Aquila: un rigore a fine primo tempo trasformato da Gianmarco Zigoni ha permesso ai biancazzurri di cogliere la seconda vittoria consecutiva dopo quella di domenica contro il Grosseto. Non accadeva addirittura da ottobre. L’ultima vittoria esterna era arrivata a Pistoia prima di Natale. Ma al di là della mera statistica, il successo contro i rossoblu fa sì che la salvezza diventi cosa praticamente fatta con otto turni ancora da disputare. La SPAL ora può vivere un finale di stagione sereno.

Come preannunciato da Leonardo Semplici alla vigilia, la SPAL entra al “Fattori” senza timori reverenziali e segue il suo piano di gioco, tentando di pungere i padroni di casa. I padroni di casa al momento sono lontani parenti della squadra che dominò in lungo e in largo nella gara d’andata e dimostrano fin da subito di poter concedere qualcosa in difesa. L’undici di Zavettieri da parte sua è consapevole di dover fare la partita e nella prima parte prova, per la verità senza grande inventiva, a fare breccia nel blocco spallino. Il primo brivido vero si deve a Pedrelli, che al 12′ si impossessa di un pallone vagante in area e lascia partire il diagonale. Palla fuori e pericolo scampato. I due esterni aquilani, Pacilli e Vella, vengono ben controllati e quando riescono a liberarsi sono costretti a provare soluzioni dalla distanza, come quella di Vella al 26′. Palla fuori, deviata da Gasparetto e ancora nessuna conseguenza. La partita si mantiene su buoni ritmi e sul medesimo canovaccio: Aquila determinata a condurre le operazioni, SPAL che rimane ordinata e prova a colpire col contropiede. Le manovre offensive dei biancazzurri, orchestrate soprattutto da Di Quinzio, Gentile e Finotto, mostrano un potenziale interessante, ma per ragioni diverse non riescono mai a fruttare conclusioni in direzioni di Zandrini. Nonostante questo il primo tempo si conclude col vantaggio spallino, figlio di un episodio abbastanza controverso. Sul cross dalla sinistra di Di Quinzio, Gentile aggancia in area in equilibrio precario e va a terra sulla pressione di Corapi. L’arbitro Zanonato ravvisa un’irregolarità e di conseguenza indica il dischetto del rigore, tra le proteste degli abruzzesi. L’esecuzione è presa in carico da Zigoni, che si conferma glaciale: palla in rete di potenza e SPAL al riposo nelle migliori condizioni possibili.

Come prevedibile, L’Aquila fa leva sulla rabbia al rientro dagli spogliatoi: nel giro di pochi minuti i rossoblu reclamano in due occasioni ravvicinate per altrettanti contatti in area, senza ottenere granché, se non ulteriore nervosismo. La SPAL non può che stringersi e cercare di far passare la tempesta di fronte all’aumento di intensità impresso al gioco dalla squadra di Zavettieri. Al 7′ ci vuole un grande intervento in copertura di Nava per impedire guai su un tiro di Virdis. Per oltre venti minuti i biancazzurri sono costretti a restare rintanati nella propria trequarti, complice anche il modulo a trazione anteriore varato da Zavettieri con l’ingresso in campo di Perna. Per trovare un tentativo a rete della SPAL bisogna aspettare il 24′ quando Capece prova dalla distanza, chiamando Zandrini alla parata. Neanche l’ingresso del bomber Sandomenico sembra scuotere L’Aquila, che mantiene sì il possesso della palla, ma lo fa in maniera lenta e prevedibile, favorendo la resistenza spallina. Semplici dalla panchina si cautela e per i venti minuti finali rispolvera Landi (al posto di Di Quinzio) per mettere più sostanza nella zona centrale. Le iniziative aquilane nel finale sono fondate più sui nervi che sulla logica: una deviazione al volo di Del Pinto su cross di Sandomenico e un destro debole in mischia di Carini sono le uniche opportunità per la squadra di Zavettieri. La SPAL resiste e dopo i cinque minuti di recupero i biancazzurri possono alzare le braccia al cielo, consapevoli di aver centrato una vittoria di fondamentale importanza.

L’Aquila-SPAL 0-1 (0-1)

L’Aquila (442): Zandrini; Scrugli, Pomante (dall’11’ s.t. Carini), Zaffagnini, Pedrelli; Pacilli, De Francesco (dal 14′ s.t. Perna), Del Pinto, Vella (dal 25′ s.t. Sandomenico); Corapi, Virdis. A disp.: Cacchioli, Gotti, Perpetuini, Triarico. All.: Zavettieri.

SPAL (352): Menegatti; Gasparetto, Cottafava, Silvestri; Lazzari (dal 48′ s.t. Giani), Gentile, Capece, Di Quinzio (dal 32′ s.t. Landi), Nava; Zigoni, Finotto (dal 37′ s.t. Fioretti). A disp.: Albertoni, Aldrovandi, Fioretti, Gerbaudo, Giani, Rovini. All.: Semplici.

ARBITRO: Zanonato di Vicenza (ass.ti: Scarica e Sbrescia).
RETI: 46′ p.t. rig. Zigoni (S).
AMMONITI: Pomante (A), Virdis (A), Gentile (S).
NOTE: Angoli 6-2, Recuperi 0′ p.t., 5′ s.t.



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