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Continua il momento magico della SPAL che al “Mazza” batte il Forlì, infila la quinta vittoria consecutiva e continua a far sognare i suoi tifosi. Nella gara di questa sera davvero ottime le prove di Cottafava, Gerbaudo e Finotto.

MENEGATTI 6 – Sesta gara consecutiva senza raccogliere palloni in fondo al sacco. Il suo ultimo gol subito risale alla sfida dello scorso 22 febbraio contro il San Marino. Partita di ordinaria amministrazione. Non una grandissima uscita a metà del primo tempo sul pericoloso traversone del suo ex compagno Fantoni. Si rifà dando sicurezza con due prese alte nella ripresa.

LAZZARI 6 – La freccia biancazzurra tarda un tempo ad entrare in partita per due motivi principali. Il primo: la SPAL orchestra quasi tutte le azioni sul binario opposto. Il secondo: Pastore lo tiene molto impegnato in fase difensiva. Nella ripresa cresce, spinto anche dal sostegno del suo allenatore che lo sprona dall’area tecnica limitrofa alla sua fascia di competenza. Viene ammonito dal direttore di gara.

GASPARETTO 6,5 – Il cliente di serata, Melandri, non è sicuramente uno dei più comodi, sopratutto se considerate le caratteristiche fisiche dei due. Se la cava più che egregiamente. Sembra essere migliorata anche la sua tranquillità durante l’impostazione della manovra. In crescita costante.

COTTAFAVA 7,5 – Ministro della difesa. Al dodicesimo minuto mette una pezza importantissima fermando all’ultimo un pericoloso contropiede condotto sull’asse Melandri – Docente. Successivamente si mette in mostra con un assist al bacio non sfruttato da Zigoni e prima di andare al riposo incorna nell’angolino un pallone telecomandato dai piedi di Gerbaudo. Giocatore esemplare, che nonostante l’età avanzata, da sempre il massimo in campo ogni partita come fosse la prima. Complimenti.

GIANI 6 – Il capitano spallino viene riproposto titolare per la seconda gara consecutiva, sintomo che la fiducia dell’allenatore, nonostante qualche panchina scaldata, non manca. Si fa trovare pronto con una prestazione attenta e confortante.

GERBAUDO – 6,5 Il giovane di proprietà della Juventus viene proposto come quinto di sinistra e risulta autore di una buonissima prova. Inevitabile qualche difficoltà nei tempi di inserimento, ma martella con convinzione la fascia e con il suo mancino scodella sfere interessanti nei sedici metri difensivi del Forlì. Suo l’assist vincente per la testa di Cottafava. Esce tra gli applausi del pubblico.

(dal 10′ s.t. NAVA) 6 – Entra posizionandosi nel suo classico ruolo. Gioca quasi un tempo con la giusta attenzione e non soffre mai. Ordinato.

GENTILE 6 – “Toglietemi tutto ma non il mio Gentile”. Potrebbe essere questo il motto di Mister Semplici ricordando un famoso spot televisivo. Battute a parte, capiamo il gradimento per un giocatore che lotta sempre e che con i suoi inserimenti permette alla squadra di guadagnare tempi di gioco. A volte però sembra voler spaccare il mondo e non risulta lucido al momento della finalizzazione. Dinamico.

CAPECE 6 – A proposito di tempi di gioco. Il biondo centrale di centrocampo, in particolare nel primo tempo, ritarda spesso la verticalizzazione, prendendosi i rimproveri del suo allenatore. Ammonito per una netta trattenuta tattica su Docente. Non in una delle migliori serate, smista comunque diversi palloni e contribuisce al filtro difensivo. Esce anche lui tra i consensi della gente.

(dal 20′ s.t. TOGNI) 6,5 – Si va a prendere la zona centrale della linea mediana con il compito di far girare la squadra. Il compito gli riesce più che bene. Chiude definitivamente il match con una pennellata perfetta su calcio di punizione a cinque minuti dalla fine. Gesto tecnico davvero notevole.

DI QUINZIO 6,5 – E’ il giocatore che come di consueto da il maggior apporto qualitativo alla linea di centrocampo. A volte sembra davvero che danzi con il pallone. A metà del primo tempo Casini gli fa assaggiare i tacchetti, con un entrata decisamente intimidatoria, ma lui non si fa impressionare e continua a disegnare calcio. Mai in calo.

FINOTTO 7 – Impressionante l’accelerazione personale in occasione del gol del vantaggio, quando dopo solo quattro minuti di gioco, perfora con una facilità disarmante la difesa romagnola. Ogni volta che si accende sono dolori per gli avversari. Non molla mai e causa l’espulsione di Fantini. E’ senza dubbio il giocatore più in forma della rosa spallina. E’ in ritmo. E’ chi lo ferma più?

ZIGONI 6 – Il “Cobra” biancazzurro esce immediatamente dalla teca fornendo, con una grandissima giocata spalle alla porta, l’imbeccata giusta per il compagno di reparto. La punta di proprietà del Milan, per il resto del match, partecipa alla manovra con sponde intelligenti e aperture di gioco davvero precise. Nel finale di primo tempo non riesce di testa a imprimere forza al pallone che finisce comodamente tra le braccia di Casadei. Alla sua uscita dal campo ovazione da parte degli oltre tremila presenti.

(dal 38′ s.t. ROVINI) s.v. – Pochi minuti per il furetto biancazzurro che non riesce a farsi notare.

ALL. SEMPLICI 7,5 – La sua SPAL è una macchina perfetta. Quinta vittoria consecutiva, gioco di qualità in fase offensiva e porta inviolata, sintomo di una fase difensiva completa ben eseguita da tutta la squadra. I frutti del lavoro si vedono eccome. Meritatamente osannato dal pubblico. Passerà di certo una Pasqua serena.

Forlì: Casadei 5,5, Casini 5,5, Turi 5 (dal 14′ Morga 5,5), Pettarin 5 (dal 35′ s.t. Castellani s.v.), Catacchini 6, Fantini 4,5, Pastore 6, Arrigoni 6, Docente 5,5, Fantoni 6 (dal 33′ s.t. Capellini s.v.), Melandri 5,5. All.: Firicano 5.



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