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Il primato in classifica, un sistema di gioco consolidato, la compattezza del gruppo, gli equilibri da non alterare sono alcuni dei fattori che hanno indotto i piani alti della dirigenza della SPAL a temporeggiare sul fronte mercato, in attesa di quelle che gli stessi dirigenti hanno definito “occasioni irrinunciabili”. Ossia la possibilità di ingaggiare quel genere di giocatore di un certo spessore tecnico e caratteriale, in grado di dare qualcosa in più a una squadra già competitiva. Da questo punto di vista il nome di Luigi Grassi, attualmente all’Ascoli, sembra rispondere piuttosto bene a questi requisiti. Tanto che le possibilità di vederlo in biancazzurro nel prossimo futuro sembrano andare oltre la semplice ipotesi.

LO STATO DELL’ARTE
Alzi la mano chi non se lo ricorda. La consacrazione ufficiale di “Gigio” Grassi è arrivata nel Pontedera di Indiani, col quale ha segnato 45 reti in due stagioni e mezza. Prima una lunga, lunghissima gavetta in giro per la Toscana (Castelnuovo Garfagnana, Lucchese, Borgo a Buggiano) e poco oltre (San Marino); dopo – a gennaio 2015 – il passaggio all’Ascoli con relativa promozione in serie B, seppure tramite ripescaggio.
Attualmente il trequartista, classe 1983, è ancora forza ai marchigiani in cadetteria, con i quali ha collezionato 14 presenze senza trovare la via del gol. Con l’avvicendamento in panchina tra Petrone e Mangia, ma soprattutto con la campagna di rafforzamento in corso, Grassi sembra aver perso qualche posto nelle gerarchie bianconere, tanto da finire tra i giocatori… sacrificabili nel mercato di gennaio. A maggior ragione perché il suo contratto scadrà il prossimo 30 giugno. Presupposti che hanno acceso l’interesse di parecchie squadre, soprattutto in Lega Pro, SPAL compresa.

L’indiscrezione lanciata da un paio di testate locali ascolane e ripresa venerdì da Tuttomercatoweb, non sembra essere campata in aria. Tra i tanti profili presi in esame (con grande discrezione) nelle ultime settimane dal ds Vagnati, quello di Grassi sembra essere il più promettente, tanto che fonti qualificate riferiscono di contatti già piuttosto fitti tra la SPAL e il fantasista toscano. Così come risulta un certo gradimento da parte del giocatore all’ipotesi di un trasferimento a Ferrara. In mezzo ovviamente c’è l’Ascoli, che non sembra intenzionato a cedere il giocatore a costo zero. Il nodo principale da sciogliere in fondo sarebbe questo, ma i tempi per trovare un accordo ragionevole ci sono tutti.

QUINDI QUALCUNO SE NE VA?
L’eventuale arrivo di Grassi creerebbe un certo affollamento soprattutto nel reparto avanzato, visto che Semplici si ritroverebbe con cinque attaccanti a disposizione, tutti potenzialmente titolari. Questo induce inevitabilmente a ipotizzare una cessione, ma al momento in via Copparo non sembra esserci l’intenzione di rinunciare a qualcuno dei “senior” già in organico. Nel caso la rosa dovesse rimanere immutata, l’unica conseguenza riguarderebbe la diminuzione del numero degli under all’interno della lista di 24 da presentare alla Lega Pro entro la fine del calciomercato. Questo comporterebbe una decurtazione di una percentuale dei contributi previsti dalla legge Melandri in merito all’impiego dei giovani. Ma va da sé che nel caso la proprietà dovesse decidere di puntare su un altro innesto importante dimostrerebbe di non voler lasciare nulla di intentato per la conquista della serie B, a scapito del rigore assoluto in termini di bilancio. Un segnale non da poco alla città e alla tifoseria.



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