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Aria di derby al Pala HiltonPharma: dopo la pausa per la Coppa Italia è arrivato il momento di tornare in campo e per la Bondi si prospetta una domenica di fuoco. L’ospite di questa settimana è infatti la capolista del girone Est di A2, la Dinamica Mantova reduce dalla vittoria in casa contro Verona. Una gara sentita da ambo le parti, tra le due squadre ci sono stati diversi precedenti e in entrambi roster sono presenti degli ex. Tra le fila degli Stings a partire da allenatore e vice (Martelossi e Seravalli) sono vecchie conoscenze ferraresi, tra cui spicca la figura del vecchio beniamino della tifoseria estense, Ale Amici. Dall’altra parte invece, troviamo l’ex capitano della Dinamica, Jordan Losi, come sempre affamato di vittoria e l’allenatore che li ha portati alla promozione due anni fa, attuale condottiero della panchina biancazzurra. Date le premesse, una partita a cui è impossibile mancare.


UN GIRONE FA

DINAMICA GENERALE MANTOVA – BONDI FERRARA  82-103
PARZIALI: (23-27); (14-30); (17-22); (28-24)

DINAMICA MANTOVA: Di Bella 10, Moraschini 19, Ndoja 11, Simms 10, Hurtt 4, Gandini 5, Amici 15, Gergati 8, Alviti n.e., Natali n.e., Fumagalli n.e., Maiorino n.e. All.: Alberto Martelossi

BONDI FERRARA: Rush 25, Lestini 9, Losi 20, Henderson 10, Brkic 13, Ebeling 2, Bucci 24, Ghirelli, Verrigni n.e., Ferrara n.e., Salafia n.e. All.: Alberto Morea

Gara indimenticabile quella dell’andata. In un momento no di Ferrara, complice anche l’infortunio di Ibarra, i ragazzi di coach Morea sfoderano una prestazione da manuale con percentuali altissime al tiro e una difesa tale da mandare in tilt la capolista. Il primo periodo è all’insegna dell’equilibrio, con le squadre a rispondere colpo su colpo alle iniziative avversarie, ma alla prima pausa è Ferrara a spuntarla sul 23-27. In apertura di secondo quarto Mantova preme sull’acceleratore con l’ex Amici e riprende vantaggio. Dall’altra parte, però, Losi e Bucci sono scatenati dal perimetro, riallacciando il risultato e staccando i padroni di casa arrivando all’intervallo lungo sul punteggio di 37-57. Nella ripresa una reazione degli Stings fa ben sperare i tifosi di casa, ma è un fuoco di paglia perché i biancazzurri riprendono coraggio e continuano a fare il diavolo a quattro con canestri pesanti. A 4 minuti dalla fine del terzo parziale Ferrara conquista il massimo vantaggio sul +28 (40-68). Nell’ultimo parziale la Bondi alza un po’ le mani dal manubrio permettendo agli avversari di accorciare lo svantaggio rimanendo comunque saldamente in vantaggio e portando a casa i due punti per 82-103.


I LEADERS (media a partita)

Punti
FERRARA: Rush 17.4
MANTOVA: Hurtt 15

Rimbalzi
FERRARA: Brkic 8
MANTOVA: Simms 8.4

Assist
FERRARA: Losi 4.4
MANTOVA: Di Bella/Moraschini 2.3

Palle Recuperate
FERRARA: Losi 2
MANTOVA: Moraschini 1.3


I DUELLI CHIAVE

Brkic vs Simms: due giocatori diametralmente opposti. Da una parte abbiamo Simms, un lungo atletico che fa della fisicità la sua arma principale. Grande rimbalzista (migliore della lega per palloni catturati in attacco) è in grado di giocare sia fronte sia spalle a canestro. Dall’altra invece abbiamo un centro atipico, molto efficace quando parte al di fuori dei 6 metri e 75 soprattutto grazie alla sua ottima mano al tiro, un po’ meno quando si tratta di fare a sportellate sotto canestro. Sarà un bel duello, di cui ne vedremo diverse sfaccettature proprio a causa delle caratteristiche diverse dei due protagonisti.

Udanoh vs Ndoja: il nuovo arrivato in casa Bondi sembra essersi già ampiamente ambientato alla pallacanestro tricolore. Visto due domenica fa a Recanati e mercoledì scorso nell’amichevole contro la Virtus infatti, ha messo a segno due ottime prestazioni di sostanza e qualità. Grandissimo atleta, rimbalzista e buon difensore, Udanoh è l’uomo perfetto per marcare un veterano come Ndoja, giocatore in grado di mettere in difficoltà le difese con i suoi ottimi tempi di gioco e il tiro piuttosto temibile. L’ala di origine nigeriana ha dalla sua l’atletismo devastante e l’esplosività nelle gambe, qualità a cui Ndoja dovrà stare molto attento e per cui coach Martelossi, molto probabilmente, in alcune occasioni sceglierà di accoppiarlo con Simms.

Rush vs Hurtt: la sfida che vale la partita. Due ottimi attaccanti, un grande difensore (Rush). Simms è un buonissimo tiratore anche da 3 punti, ma predilige il gioco in 1vs1 spesso di mano sinistra, fattore limitante nel caso si trovi davanti un difensore esperto. Ora che il roster biancazzurro è davvero completo, Rush può concentrarsi di più su questioni difensive, avendo meno responsabilità in attacco. Soprattutto in questi casi, quando deve affrontare il miglior attaccante avversario. Nonostante questo il biancazzurro dal passaporto svedese rimane comunque un punto di riferimento nell’attacco estense, capace di segnare punti importanti pur rimanendo in disparte. In questo periodo Hurtt non è certo troppo ispirato, basta guardare i suoi ultimi score in campionato (9, 0, 5 nelle ultime tre gare), ma rimane comunque una minaccia da non sottovalutare anche perché è in grado di accendersi con un paio di giocate ben eseguite e continuare a bombardare la retina avversaria.



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