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Quando mancano cinque partite al termine del girone B la SPAL è prima, ha cinque punti in più della seconda – il Pisa -, otto sulla terza – la Maceratese -, e ha di gran lunga il miglior attacco del campionato. Dopo quelle di Reggiana e Benevento ha anche la difesa meno battuta (20 gol al passivo). Cosa chiedere di più, quindi, ai biancazzurri? La risposta, serenamente, è: nulla. Ma come spesso succede, negli occhi e nel cuore restano vive più a lungo le delusioni rispetto alle gioie e questo perché l’uomo è incontentabile per natura. Si può essere al vertice dalla prima all’ultima giornata, ma contro le dirette rivali per la promozione in Serie B si deve vincere. Per dare una dimostrazione di forza, per spegnere ogni velleità di rimonta, per chiudere il campionato. Insomma, perché è bello. Invece, dati alla mano, la SPAL contro le altre grandi – nella fattispecie Pisa, Maceratese e Ancona – ha racimolato la miseria di un solo punto, contro i gemellati anconetani nella gara d’andata. Per il resto, solo magre figure: due ribaltoni su due dal Pisa, una sconfitta di misura e addirittura un 1-4 al Mazza di fronte alla Maceratese, per un totale di quattro reti segnate e ben dieci sul groppone, la metà di quelle incassate finora.

E se La Lega Pro fosse una sommatoria di classifiche? Se non bastasse trovarsi in testa a punti totali per guardare nel complesso tutti dall’alto? Che i campionati si vincano con un andamento regolare è storia ormai risaputa, ma se nel girone B i giochi sono ancora aperti qualcosa vuol dire che è andato storto in casa SPAL. Mancanza di personalità? Poca abitudine a vivere partite da 1.500 tifosi al seguito in trasferta? Responsabilità troppo onerose nei confronti di una città che sogna questo momento dal 1993? Proviamo a cercare l’errore.
Dove sbaglia la SPAL? Difficile trovare nei in una stagione ricca di soddisfazioni come questa. A conferma di tale tesi ci viene in aiuto il rendimento della squadra nei primi tempi; se le partite durassero solamente i primi 45’, i biancazzurri sarebbero ad un passo dalla promozione, con un primato praticamente inattaccabile a 57 punti, ben 9 in più della Carrarese, seconda, e 12 della Maceratese. A -16 troviamo il Pisa, in svantaggio all’intervallo 8 volte (4, poi, le sconfitte finali) contro le 0 della SPAL, poi uscita battuta dal campo in 4 circostanze. Il problema, allora, non sta qui.

I nodi vengono al pettine se si scavalla il the negli spogliatoi, perché nella seconda metà di partita le quotazioni dei biancazzurri calano, mentre quelle del Pisa schizzano alle stelle. La SPAL passa dai 57 punti dei primi tempi ai 52 dei secondi, mentre i toscani lasciano il deludente 41 per balzare in testa a 55, una cifra considerevole che, in pratica, giustifica le sole cinque lunghezze che consentono alla squadra di Gattuso di sperare ancora nel “non succede, ma se succede”. Appena dietro alla SPAL, il Teramo, che però, va detto, solamente una volta si è trovato in vantaggio nella pausa di metà partita. Tutto questo cosa sta a significare? Che la SPAL brilla nell’approccio iniziale alla gara, ma di rientro dopo l’intervallo spesso si ritrova con la mente annebbiata, come se la magia fosse svanita nel nulla. Nel dettaglio: dopo aver chiuso avanti il primo tempo (14 volte su 29 partite, quasi il 50%), la vittoria è arrivata in dieci casi, non male. Il rovescio della medaglia, invece, parla di 2 pareggi e 2 ribaltoni subiti, casualmente (o forse no) proprio contro il Pisa, la squadra dal miglior rendimento nei secondi tempi.

Altro dato interessante, ma più sensibile alle condizioni del momento, riguarda il plus/minus accumulato grazie (o a causa) delle belle (o brutte) prestazioni nella ripresa. Ovvero, quando una squadra riesce a rimediare ad un primo tempo storto muovendo la classifica, oppure a vanificare gli sforzi profusi nella prima metà di gara. A guidare questa particolare classifica è ancora una volta il Pisa, a +16, a braccetto sempre con il Teramo, che come abbiamo già visto è squadra da rimonta. In fila troviamo Pontedera (+9), Ancona (+7) e Maceratese (+6). Le prime quattro del campionato sono andate. E la SPAL? E’ a +4, uno in più del Rimini e uno in meno de L’Aquila. Anche in questo caso, però, è doverosa una precisazione: per una squadra che non sa cosa significhi andare al riposo in svantaggio, perdere due punti virtuali è molto più semplice che ribaltare completamente un risultato, cosa per altro accaduta solamente quattro volte (Lucchese-Pontedera 1-0/1-2, Savona-Tuttocuoio 1-0/1-2, SPAL-Pisa 1-0/1-2 e Pisa-SPAL 0-1/2-1), e l’unico margine di miglioramento possibile è passare da un pareggio a una vittoria (8 volte; X-X 5, scordiamoci il +1 sconfitta-X), mentre si può peggiorare in due occasioni: passando dal pareggio alla sconfitta (2, sempre con la Maceratese) o dal successo alla sconfitta (in entrambi i confronti col Pisa) e al pareggio (sempre due volte). 10 le gioie dei primi 45’ confermate poi nella ripresa.
I numeri non mentono, ma a noi va bene così, lassù il cielo è ancora biancazzurro. Però attenzione alla grinta di Ringhio: la sua potrà non essere la squadra più spettacolare del campionato, ma i fatti dicono che nei momenti di difficoltà il Pisa trova energie insperate dal fondo del suo barile.

Classifica primi tempi
SPAL 57 (mai in svantaggio all’intervallo)
Carrarese 48
Maceratese 45
Ancona 43
Siena 41
Pisa 41
Arezzo 40
Santarcangelo 39
Tuttocuoio 36
Lucchese 35
Pontedera 33
L’Aquila 31
Pistoiese 30
Rimini 27
Lupa Roma 27
Prato 26
Teramo 25
Savona 23

Classifica secondi tempi
Pisa 55
SPAL 52
Teramo 50
Ancona 43
Pontedera 43
Siena 41
Rimini 39
Maceratese 37
Lucchese 35
Savona 35
Arezzo 34
Carrarese 34
L’Aquila 34
Santarcangelo 33
Prato 28
Lupa Roma 28
Pistoiese 27
Tuttocuoio 26

Plus/minus 1° tempo-secondo tempo
Pisa +16 (8 volte Vittoria-Vittoria, 2 V-X, 4 X-X, 6 X-V, 1 X-S, 3 S-S, 3 S-X, 2 S-V)
Teramo +16
Pontedera +9
Ancona +7
Maceratese +6
L’Aquila +5
SPAL +4 (10 V-V, 2 V-X, 2 V-S, 8 X-V, 5 X-X, 2 X-S)
Rimini +3
Siena +2
Savona +1
Santarcangelo 0
Prato 0
Pistoiese -1
Lucchese -3
Arezzo -3
Tuttocuoio -5
Lupa Roma -6
Carrarese -6

LEGENDA
V – Vittoria
X – Pareggio
S – Sconfitta
Al netto di ogni penalizzazione



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