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Per essere chiari sin da subito: 1) non è da Mirco Antenucci che si possono avere notizie sull’intrigo SPAL-Vagnati-Parma. 2) E’ da Mirco Antenucci che si può capire che aria tira nello spogliatoio biancazzurro dopo la splendida vittoria sul Cittadella che ha lanciato la SPAL al terzo posto in Serie B. Sul primo punto c’erano pochi dubbi, anche se è lo stesso attaccante a dire che “E’ impossibile per la squadra restare indifferente alla questione, ma noi sappiamo quello che leggiamo dai giornali. Certo, a tutti dispiacerebbe se decidesse di andare via perché insieme alla società e al mister ha messo insieme un grandissimo gruppo, ma non posso mettere bocca sulle scelte professionali che il ds è chiamato a fare adesso, è una decisione che spetta a lui e alla SPAL”.

Sul secondo la certezza è che l’ex Leeds, dopo l’esperienza in Inghilterra sembra proprio essere capitato al posto giusto nel momento giusto: “Se quando sono arrivato mi avessero detto che la SPAL sarebbe stata terza a inizio dicembre probabilmente non c’avrei creduto, ma come tutti quelli che hanno masticato un po’ di calcio che conta. La B però è così, quindi non possiamo fare altro che continuare a goderci questo periodo”. Che con il successo di sabato ha raggiunto l’apice stagionale: “C’è euforia, ma non troppa. Siamo consapevoli di occupare una posizione in classifica che ci responsabilizza molto, non ce l’aspettavamo. Ma è merito di tutti noi, siamo umili e meritiamo quello che ci sta succedendo. Però non dobbiamo pensare di essere bravi. E’ necessario tenersi ben fisso in mente che è il nostro primo anno in B, siamo una neopromossa e di punti dobbiamo ancora incamerarne altri per poi trarre un primo bilancio dopo la sosta di gennaio”.

Difficile, però, restare con i piedi per terra, anche perché, per sua stessa ammissione, “Il livello della serie B negli ultimi anni si è abbassato. Senza mancare di rispetto a nessuno, sei o sette anni fa era la normalità trovare squadre che avevano giocatori di livello superiore. Adesso ci sono molti più giovani alla prima esperienza in questo campionato, è stata intrapresa una via diversa, ma non per questo meno competitiva”. E a proposito di golden boys, la SPAL sembra sfornarne uno dietro l’altro con una frequenza disarmante. Ultimo, ma solo in ordine temporale, Kevin Bonifazi: “Voi lo scoprite solo ora, ma io puntavo su di lui quando ancora non aveva giocato un minuto. Ha fisico e personalità per sfondare e se continuerà ad allenarsi così farà strada. Anche tutti gli altri, però, stanno facendo veramente bene e hanno dimostrato di poter giocare in B senza problemi”.

In chiusura, il punto sullo Spezia, prossimo avversario della squadra di Semplici sabato al Mazza: “E’ una squadra tosta da affrontare, formata da giocatori esperti per la categoria. Hanno una classifica deficitaria rispetto ai loro obiettivi. Per me sarà una sfida da ex, a La Spezia non ho vissuto una delle mie migliori stagioni sotto diversi punti di vista, mentre a Ferrara ho trovato tutto quello che mi serve per stare sereno: è una città perfetta per la mia famiglia, giro in bicicletta e la uso anche per andare allo stadio il giorno della partita, è fantastico. Poi il pubblico è caloroso, vero e genuino, e non fa mai mancare il proprio supporto anche nei momenti di difficoltà”.



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