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E’ ufficialmente iniziato il dopo Trullo in casa della Bondi Ferrara. L’avvicendamento del coach/ds abruzzese è coinciso con la decisione della dirigenza della di puntare sull’usato sicuro: nella fattispecie Adriano Furlani e Alessandro Pasi. L’allenatore estense torna sulla panchina biancazzurra per la terza volta dopo l’esonero del dicembre 2014, arrivato – il caso vuole – dopo una rovinosa sconfitta casalinga proprio contro Roseto. Il direttore sportivo, invece, prende nuovamente le redini dell’area tecnica dopo che la stagione passata la scorsa stagione ricoprì il ruolo lasciato vacante dal dimissionario John Ebeling.

Apre le danze il presidente Fabio Bulgarelli, per spiegare i motivi della scelta: “Visto il naufragio del progetto Trullo abbiamo deciso di cambiare completamente lo staff tecnico, cosa non certo facile da fare a campionato in corso. Il fallimento della gestione precedente ci ha costretto a fare una scelta difficile, ma credo che la società abbia optato per la scelta migliore, dolorosa ma necessaria. Abbiamo dato il via a una rifondazione, quanto profonda sarà il tempo a dirlo. Perché Furlani e Pasi? Per quanto riguarda il primo è presto detto: è ferrarese e ha sempre dimostrato di tenerci molto; il secondo perché già l’anno passato ha dimostrato di essere bravo e di saperci fare, prendendo ottimi giocatori”. Seguito a ruota dall’avvocato Cocchi, vicepresidente della Bondi: “E’ stata una scelta complicata perché abbiamo dovuto prendere una decisione importante in tempi brevi. Non avendo le competenze tecniche necessarie abbiamo deciso di riporre la nostra fiducia in persone esperte dell’ambiente e che hanno già dimostrato un forte attaccamento alla causa. Adesso lavoreremo insieme per capire cosa c’è da fare”.

Poi tocca ad Adriano Furlani: “Sono sincero: era impossibile per me rifiutare questa proposta. Il passato? Da mettere alle spalle, sono tornato qui lavorare e cercare di far ritrovare l’orgoglio a questa squadra. Trovo una A2 diversa da quella che avevo lasciato: ora nel campionato giocano atleti di livello assoluto, che probabilmente avrebbero la possibilità di firmare un contratto anche al piano di sopra. Ma sono tranquillo perché sono circondato da persone valide, dal grande spessore umano e tecnico. Non pensate che io sia l’uomo cattivo, ma solo uno che vuole rivitalizzare un gruppo che necessita di una scossa. Assieme allo staff proveremo a fare il possibile per uscire da questa situazione complicata. Anche perché non devo partire da zero, il lavoro che è stato svolto in precedenza non deve essere né sottovalutato né dimenticato. Mi è stata data in mano una squadra con talento da vendere a cui serve nuovo vigore. Conosco pochi di questi giocatori, quindi è presto per dare giudizi di sorta, aspetto di capire quali sensazioni mi daranno sul parquet. Prima di prendere decisioni drastiche io e lo staff tecnico dobbiamo osservare e valutare. Cercheremo di trovare il collante giuste per qualche scheggia impazzita. Nel momento in cui non ci saranno risposte soddisfacenti allora…”.

Dopo l’head-coach prende la parola anche Alessandro Pasi: “Sono felice di ritornare anche se in un certo senso è come se non me ne fossi mai andato, perché sono sempre rimasto in contatto con tanti dell’ambiente. Ma non crediate che sia qui per ricoprire il ruolo del taglia-teste di turno. A livello personale mi sono trovato bene con la società la passata stagione e ritorno qua con la serenità e la consapevolezza di avere a che fare con un gruppo di giocatori di livello, ma che hanno bisogno di quella scintilla dei giorni passati. Non c’è da avere paura e farsi prendere dall’ansia: se ci scrolliamo di dosso questa situazione scomoda possiamo chiudere il campionato senza avere l’acqua alla gola. Mercato? Non agiremo subito, prima dovremo toccare con mano il valore dei singoli che abbiamo a disposizione. Chiaro che bisogna sempre stare sull’attenti, nel caso ci sia qualche occasione da cogliere al volo. Posso solo garantire che da ora in poi che chi gioca per la Pallacanestro Ferrara deve versare lacrime, sangue e sudore perché il pubblico estense merita di vedere sul parquet la stessa passione che loro mettono sugli spalti”.

La chiosa finale spetta a Bulgarelli che si rivolge in particolar modo ai tifosi, senza dimenticare di lanciare una frecciatina ai giocatori: “Ripartiamo da qua. Il nostro campionato comincia oggi. Come società ce l’abbiamo messa tutta, come sempre. Adesso i giocatori non hanno più alibi, ci aspettiamo una reazione da parte loro come uomini ancora prima che professionisti. I tifosi però dovranno starci vicino assolutamente: il progetto di Trullo purtroppo non ha funzionato e il cambiamento è stato necessario, la scelta di Furlani siamo sicuri che sia quella giusta perché incarna la tipologia d’allenatore che ci serve per rimettere le cose nei binari giusti. Detto questo non mi resta che darvi l’appuntamento a domenica prossima per il match delicato contro Mantova”.



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