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Per la seconda volta in stagione la SPAL è costretta a incassare due sconfitte consecutive. Era successo a settembre con Hellas e Perugia, è capitato di nuovo ora con l’1-0 inflitto dall’Avellino nell’anticipo della 33^ giornata. A decidere una partita non propriamente entusiasmante ci ha pensato Eusepi in avvio di ripresa, con uno dei pochi tiri in porta realmente pericolosi creati dalle due squadre. Diversamente da quanto accaduto a Salerno, la SPAL formato turnover (8/11 diversi rispetto al match conl Frosinone) non ha convinto, faticando a esprimere il proprio gioco.

Di fatto il protagonista principale di un primo tempo piuttosto noioso è Mattia Finotto. E’ sua la prima conclusione rilevante della partita, dopo quasi un quarto d’ora di partita in cui si contano quasi più falli che passaggi riusciti. L’azione è da manuale: la difesa biancazzurra libera dopo un corner per l’Avellino, Schiattarella va da Schiavon e il mediano serve Finotto in profondità. Il tutto sviluppato su settanta metri. L’attaccante spallino va in uno contro uno col proprio marcatore e poi libera il sinistro, largo. Succede poco altro perché la battaglia infuria soprattutto a metà campo: ne fa le spese soprattutto Arini, colpito duro in un paio di occasioni. Abbattista ammonisce Paghera e D’Angelo e al 34′ ha il suo bel da fare nel respingere al mittente le proteste dell’Avellino che reclama un rigore. Azione per certi versi simile a quella creata dalla SPAL: palla liberata da azione d’angolo, verticalizzazione e contatto in area tra Laverone e Finotto. L’arbitro fa giocare e sullo sviluppo dell’azione Meret controlla difettosamente il pallone, portandolo con sé fuori dall’area di rigore. Cartellino giallo per il giovane portiere. Nel finale di tempo ancora una palla buona per Finotto: la difesa irpina pasticcia e così il numero undici può agganciare e provare la girata. Radunovic respinge, pur con qualche difficoltà.

Nella ripresa è l’Avellino a spingere con maggiore convinzione sull’acceleratore. I Lupi conquistano un paio d’angoli e fanno arretrare la SPAL, fino al 4′ quando trovano – in circostanze abbastanza casuali – il gol del vantaggio. Con la SPAL in uscita, schierata, Migliorini intercetta un pallone a metà campo e va di prima per vie centrale trovando Eusepi, colpevolmente dimenticato dalla linea difensiva. L’attaccante ex Pisa guarda Meret, ne aspetta l’uscita e lo salta con un leggero pallonetto. E’ il classico gancio destro che richiede un po’ di tempo per essere assorbito. L’Avellino lo sa e per questo continua a premere, impedendo alla SPAL di uscire col fraseggio. Meret non corre altri pericoli, ma D’Angelo fa sussultare il Partenio al 15′ con un’azione personale che si chiude con un destro a giro sopra la traversa. Il ricostituente per la SPAL si chiama Floccari: l’attaccante calabrese entra al posto di Zigoni e nello spazio di un paio di minuti semina immediatamente il panico nella difesa irpina. Prima con un inserimento che costringe Djimsiti ad arrangiarsi di mestiere (proteste nell’occasione) e poi con una deviazione dal limite dell’area piccola sul pallone messo in mezzo da Finotto. Radunovic dice di no. L’Avellino fa il possibile per coprirsi e giocare col cronometro, i biancazzurri di conseguenza hanno il dovere di provarci. Semplici lo sa e prima della mezz’ora manda dentro anche Antenucci al posto di Schiavon, varando il 343. La mossa non sortisce gli effetti sperati, perché a parte un inserimento di Ghiglione propiziato da Antenucci, nell’area biancoverde succede veramente poco di interessante. I cross buttati dentro da Del Grosso e Strefezza – entrato al posto di Ghiglione – sono sempre preda di Radunovic. Il finale è di quelli infuocati: Abbattista chiama sei minuti di recupero, infiammando il Partenio. Ne fa le spese Novellino, allontanato per una protesta su una punizione contestata. I Lupi si rinchiudono nella tana e fanno girare le lancette, a fronte di una SPAL che spinge confusamente in cerca di uno spiraglio. Stavolta non va come a Vicenza, gli avversari resistono e nella casella dei punti rimane uno zero. Di positivo c’è che martedì si torna immediatamente in campo ed è la medicina migliore in momenti del genere.

Avellino-SPAL 1-0 (pt 0-0)

Avellino (442): Radunovic; Gonzalez, Migliorini, Djimsiti, Perrotta; Laverone (dal 40′ s.t. Jidayi), Omeonga, Paghera (dal 26′ s.t. Bidaoui), D’Angelo; Eusepi (31′ s.t. Castaldo), Ardemagni. A disp.: Lezzerini, Verde, Belloni, Solerio, Gavazzi, Camarà. All.: Novellino.

Spal (352): Meret; Cremonesi, Gasparetto, Giani; Ghiglione (dal 34′ s.t. Strefezza), Schiattarella, Arini, Schiavon (dal 26′ s.t. Antenucci), Costa; Finotti, Zigoni (dal 15′ s.t. Floccari). A disp.: Marchegiani, Silvestri, Mora, Castagnetti, Vicari, Costa. All.: Semplici.

Arbitro: Abbattista di Molfetta.
RETI: 4′ s.t. Eusepi (A).
Ammoniti: D’Angelo (A), Paghera (A), Meret (S), Ardemagni (A), Cremonesi (S),
Note: giornata primaverile, temperatura gradevole. Campo sintetico. Angoli: 5-4. Recuperi: 0′ p.t.; 6′ s.t.

per la foto si ringrazia Francesco Luciano



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