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Sconfitta casalinga agrodolce per la Bondi, che ha messo l’impegno in campo ma non è riuscita a prevalere su una determinata Udine. Abbiamo raccolto le dichiarazioni dei protagonisti nel post partita.

Fabio Bulgarelli
“Questo tipo di partita l’abbiamo vista tante volte e non posso dire nulla sull’impegno, ma se dovessi dedicare questa partita a qualcuno potete immaginare chi sarebbe. Noi facciamo di tutto per non farci voler bene dagli arbitri, siamo additati come una squadra fallosa. Oggettivamente non è stato un arbitraggio casalingo, ma non abbiamo perso per gli arbitri: abbiamo perso perché ci eliminiamo con le nostre mani. Siamo già abbastanza corti, avevamo detto in spogliatoio di non parlare con gli arbitri: il risultato è stato il quinto fallo di Roderick, inoltre anche Pellegrino poteva gestirsi meglio perché ha fatto un paio di falli poco furbi. La salvezza poteva essere acquisita se avessimo vinto, invece siamo al punto di prima con una settimana in meno: è un passettino avanti, per demerito degli altri e non per merito nostro. Torno nuovamente sul tema dell’indisciplina: mi dispiace per i ragazzi che ci mettono il massimo dell’impegno, ma qualcuno continua a non capire che non bisogna fare stupidaggini, quindi dedico questa sconfitta proprio a quella persona”.

Adriano Furlani
“E’ mia abitudine non entrare in spogliatoio dopo le partite, ma questa sera ho voluto farlo per rendere omaggio ai miei ragazzi: nella situazione che si è aggravata durante la partita siamo stati in grado di giocarcela punto a punto e hanno avuto bisogno anche di qualche tiro fortunato per batterci. Siamo arrivati alla fine non lucidissimi e il cuore non è bastato, a causa della grande fatica che abbiamo dovuto fare. Siamo una squadra corta in generale e siamo rimasti senza esterni, sperimentando Molinaro da 3, che in difesa è andato bene, ma in attacco non poteva fare molto di più. Riccardo (Cortese) ha giocato troppi minuti per l’infortunio che aveva, speriamo che non abbia conseguenze. Nella mia carriera ho spesso protestato con gli arbitri, a volte in modo anche veemente, con questa squadra ho cercato di limitare le mie proteste e miei tecnici, perché ormai siamo additati come una squadra di psicopatici: i falli tecnici che ci vengono assegnati sono esagerati. Ho provato a dire agli arbitri che sono prevenuti nei confronti dei nostri giocatori e che non fischierebbero le stesse cose a giocatori più esperti o di altre squadre. Non condivido questo metro arbitrale e questa prevenzione nei nostri confronti. Quando sono entrato in spogliatoio avevo già appreso i risultati degli altri: non possiamo più arrivare ultimi matematicamente e alla fine la classifica è rimasta invariata. Non mi piace che ci salviamo rincorrendo i risultati negativi degli altri, ma dobbiamo salvarci prendendoci il merito di tutto quanto di buono fatto nell’ultimo periodo”.

Lorenzo Molinaro
“Sono abbastanza arrabbiato per la sconfitta, ho giocato anche tanti minuti in un ruolo non mio ed è stata dura dal punto di vista della tensione. C’è tanta amarezza anche per il finale sfortunato, con tanti ragazzi fuori dalla rotazione negli ultimi minuti. Questo ci ha dato poco fiato e abbiamo perso quella lucidità che serve per portarla a casa. E’ difficile esprimersi sui fischi, l’arbitro ha un lavoro difficile, ma in parte ci siamo sentiti tartassati dall’operato della terna, anche per il nostro passato. La prossima partita con Trieste sarà molto difficile, è una bella squadra che sta passando una bella annata, ma noi abbiamo dimostrato di poter vincere con chiunque. Chieti ha perso e questo ci rincuora perché almeno non abbiamo fatto un passo indietro.”



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