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Non prendete impegni per il primo maggio, perché a Ferrara potrebbe esserci qualcosa di veramente storico da festeggiare, oltre alla consueta festa dei lavoratori. Sabato prossimo la SPAL andrà a La Spezia consapevole di poter chiudere il discorso per la promozione diretta in serie A: se al “Picco” arriverà una vittoria i biancazzurri potranno sedersi in poltrona e aspettare l’esito di Salernitana-Frosinone. Nel caso i ciociari dovessero pareggiare o perdere, sarebbe promozione aritmetica. Questo perché anche nel giorno della Liberazione la SPAL si è sbarazzata, non senza difficoltà, del Cittadella, facendo altri tre passi fondamentali verso un risultato incredibile.

Con Vicari, Schiattarella e Costa acciaccati e Bonifazi squalificato, Semplici sceglie la via del turnover, dando spazio a Giani e Gasparetto in difesa, con quest’ultimo a fungere da regista arretrato. Chiavi del centrocampo in mano a Castagnetti, protetto ai lati da Mora e Arini. Si rivede Del grosso dal primo minuto, così come Zigoni, preferito a Finotto. Nel Cittadella, solo panchina per Litteri, davanti c’è il tandem Vido-Strizzolo, supportato da Chiaretti trequartista. Il modulo degli ospiti è offensivo e spettacolare e non è un caso che le prime folate meritevoli di uno scarabocchio sul taccuino siano di marca granata, prima con Vido, che scalda le mani a Meret con una zuccata ravvicinata, poi con Schenetti che approfitta della seconda brutta palla persa da Arini per presentarsi a tu per tu con il portiere friulano, bravo a compiere l’ennesima prodezza della sua stagione disinnescando il potentissimo sinistro della punta ospite. Il gol sfiorato dal Cittadella dovrebbe servire come campanello d’allarme per la SPAL, ma i biancazzurri faticano terribilmente a costruire gioco senza Schiattarella, mentre Lazzari appare più frenetico del solito sull’out destro. Morale della favola: la partita la fanno i granata oggi in giallo canarino, che sfiorano ancora il vantaggio in mischia con Schenetti, ma il suo destro a botta sicura viene respinto da Cremonesi nel cuore dell’area. SPAL in barca, Mazza incredulo, Semplici si sgola e si dimena come un pazzo e quello che ne nasce è solamente una debole conclusione di Antenucci da fuori area, che serve, però, a permettere ai padroni di casa di respirare un secondo. Poi si sa che di questi tempi basta una fiammata per accendere lo stadio e la Curva, encomiabile nel cantare per tutta la gara, lei sì senza mai prendere fiato e basta una sgroppata di Lazzari per togliere un minimo di muffa alla prestazione profondamente insufficiente della SPAL in un primo tempo chiuso sullo 0-0 per miracolo e con ben tre ammoniti tra i veneti.

Ma quando si attacca sotto la Ovest la musica cambia e non passano neanche quattro minuti del secondo tempo per vedere la SPAL timbrare il cartellino: primo angolo della partita, Del Grosso pennella sul primo palo dove Giani stacca di testa e infila la quarta gemma in campionato, sicuramente la più importante insieme a quella fondamentale messa a referto contro il Novara nel girone d’andata. Il clima si scalda, il Cittadella non ci sta e si rimette l’elmetto, ma dalle parti di Meret di brividi particolarmente rilevanti non se ne corrono. Così Venturato si gioca la carta Litteri, Semplici risponde con Schiavon, ma il cambio decisivo è quello del tecnico estense, perché, proprio imbeccato da una giocata del tandem offensivo, Eros mette in mezzo il piattone che Zigoni trasforma in oro prima di scavalcare i cartelloni pubblicitari e prendersi il meritato boato della curva in totale estasi dopo il 2-0 che sa di vittoria. Ci sarebbe spazio pure per i sogni di gloria di Cremonesi se l’arbitro Pasqua non decidesse di annullargli la rete del 3-0 per un tocco non chiaro di Zigoni, decisivo nel far scivolare il difensore in offside. E come capita nei film dal copione più banale, dal possibile colpo del k.o. si passa in fretta al 2-1: a segnarlo è Litteri dopo una sanguinosa palla persa da parte di Finotto, ma è solo una formalità spingere la sfera in porta per concretizzare l’ottima invenzione di Kouame, capace addirittura di saltare Meret col sombrero. Partita totalmente riaperta, Schiavon va vicino al bersaglio grosso con un rasoterra da fuori area, poi tocca a Schenetti spaventare Meret con una punizione mancina a dir poco fastidiosa. Ma il risultato non cambia più: la SPAL vince senza convincere, ma a questo punto della stagione contano solamente i tre punti, che arrivano puntuali e portano la banda di Semplici sulla strada verso La Spezia con il primo match point per la A da giocarsi in terra ligure.

SPAL-Cittadella 2-1 (p.t. 0-0)

SPAL (352): Meret; Cremonesi, Gasparetto, Giani; Lazzari, Arini, Castagnetti (18’ s.t. Schiavon), Mora, Del Grosso (37’ s.t. Vicari); Antenucci, Zigoni (31’ s.t. Finotto). A disp.: Poluzzi, Finotto, Vicari, Strefezza, Ghiglione, Schiattarella, Boccafoglia, Costantini. All.: Semplici.

Cittadella (4312): Alfonso; Salvi, Scaglia, Pascali, Pedrelli; Schenetti, Iori (28’ s.t. Paolucci), Pasa; Chiaretti; Vido (17’ s.t. Litteri), Strizzolo (28’ s.t. Kouame). A disp.: Paleari, Valzania, Varnier, Bartolomei, Pelagatti, Martin, Paolucci. All.: Venturato.

ARBITRO: Sig. Pasqua di Tivoli (ass.ti: Caliari e Intagliata; q.to uomo: Volpi)
RETI: 4’ s.t. Giani (S), 22’ Zigoni (S), 34’ Litteri (C)
AMMONITI: Pascali (C), Pasa (C), Scaglia (C), Cremonesi (S), Kouame (C)
NOTE: pomeriggio soleggiato, campo in discrete condizioni. Angoli 2-7. Spettatori 8786.  Recupero p.t. 2’ s.t. 3′



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