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C’è aria di festa anche nella sala stampa dello stadio “Paolo Mazza”, dove sorrisi ed abbracci tra membri dello staff e giocatori si sprecano. Al termine della partita vinta per 2-1 contro il Bari la SPAL si aggiudica il campionato cadetto, coronando il sogno di una città intera. Il primo a parlare è Giacomo Poluzzi, esordiente in serie B e subentrato a Meret ad inizio ripresa: “E’ stata un’emozione indescrivibile, è stato un sogno che si avvera. Ero molto emozionato nel riscaldamento, ma in accordo col mister sapevo già che avrei fatto uno spezzone. Una volta in campo poi, secondo dopo secondo, la tensione è passata. La parata sul colpo di tacco di Parigini è stata importante in quel momento, sono felice di aver dato il mio contributo anche solo per un tempo in stagione. Chiaramente il passaggio da Portomaggiore (con la precedente esperienza nella Giacomense, ndr) a Ferrara è stato un grande salto, ma ho avuto degli anni di mezzo che mi hanno preparato per vivere questa grande emozione. Non ci siamo ancora resi conto di quello che abbiamo fatto, giocare allo Juventus Stadium ed all’Olimpico contro campioni mondiali sarà un’emozione incredibile e ci aspetta un’estate di preparazione, dove ci rincontreremo al raduno con la consapevolezza delle nostre possibilità”.

Emozionanti anche le parole di Tommaso Silvestri, al debutto da titolare in stagione: “Devo ancora rendermi conto di quello che abbiamo fatto, ognuno di noi ha dato il proprio contributo durate gli allenamenti ed è giusto che questa sera si festeggi e basta. È stata una vittoria eccezionale, di una società che ne ha presa una praticamente fallita e l’ha riportata nel calcio che conta, un qualcosa che rimarrà nel cuore per sempre. Durante la stagione non ho trovato molto spazio, ma credo che in certi momenti un giocatore debba avere la maturità di capire che il gruppo viene prima del singolo: sono riuscito ad averla e penso che alla lunga questa situazione pagherà. Con Lazzari e Giani siamo passati dai campetti della C2 ad una promozione storica in serie A, abbiamo conquistato un qualcosa di inimmaginabile e deve essere un vanto per noi e la città. Mi fa molto piacere sentire che il mister ha speso delle belle parole per me, mi sono sempre comportato bene da professionista quale sono, e quando arrivi in un gruppo come questo ti devi rendere conto di quello che puoi fare e puoi dare. Ho sempre saputo che in allenamento dovevo spingere al massimo per stimolare i miei compagni, per me questo è stato un motivo di grande orgoglio”.

Infine ecco il bomber Zigoni, uomo partita che ha deciso l’incontro all’ultimo minuto: “Ci tenevo ad arrivare in doppia cifra, visto ho anche il premio sul contratto (ride, ndr). L’anno prossimo il mio intento è quello di rimanere, so della mia situazione contrattuale (scadenza 2018 col Milan, ndr) ma la speranza è sempre quella di rimanere qui. Il primo gol è stato abbastanza fortunoso, sono andato via sul fondo cercando di mettere questa palla in mezzo ed il portiere è uscito male, per fortuna la palla è andata dentro. La gioia più grande è stata la festa finale sotto la curva. E’ vero, non ho segnato contro la Pro Vercelli, ma devo dire che l’analogia passato e presente con mio padre (che 49 anni fa condannò alla serie B la SPAL) è stata comunque rispettata con la gara di oggi. Adesso andiamo in vacanza e godiamoci quello che ci siamo meritati.



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