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Uno degli uomini copertina di SPAL-Udinese è senz’altro Luca Rizzo: con il suo splendido gol al 94′ ha consegnato tre punti pesantissimi ai biancazzurri, i primi dopo 49 anni di assenza dalla serie A.

 

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Luca, partiamo subito dalla prodezza che ha deciso la partita.
“Appena ho visto che il difensore si è staccato il tanto che bastava, non ho perso l’occasione di accentrarmi e cercare il tiro. E’ andata alla grandissima e abbiamo raggiunto una vittoria fondamentale per il nostro campionato, siamo super contenti e ci godiamo questa pausa con molta serenità”.

Non è facile entrare a partita in corso e per di più a te è toccato nel momento più complicato. Cos’hai pensato al momento della sostituzione?
“Sono entrato sul 2-1 col rigore per loro e ho pensato che non potevamo farci sfuggire un’occasione del genere perché avevamo fatto una gran gara. Ho cercato di dare il mio contributo e per fortuna ci sono riuscito, soprattutto perché ho trovato un gol che ci dà tre punti ed è la cosa più importante”.

A giudicare da come giocate, non sembra affatto ci siano stati nuovi acquisti: la squadra si trova quasi a memoria.
“Sì è vero… questa cattiveria, questa unione, questo coraggio lega noi nuovi ai ‘vecchi’ di questa squadra. Può sembrare una contraddizione, ma onestamente mi sento quasi uno dei ‘vecchi’ perché mi sembra di giocare qui da anni per quanta sintonia c’è. Il gruppo, me lo aveva anticipato Sergio (Floccari) prima che arrivassi, è la forza di questa SPAL e quindi fin da subito mi sono trovato alla grande”.

Stasera abbiamo visto all’opera il VAR in tutta la sua dirompenza. Che idea ti sei fatto?
“Mah, diciamo che così non c’è niente da fare. Quello che è giusto è giusto, il suo utilizzo prende un po’ più di tempo, ma piano piano anche gli arbitri si abitueranno e impiegheranno meno tempo a decidere. Ma credo sia un’innovazione molto importante, soprattutto perché in teoria azzera gli errori”.

In tribuna stampa, dopo il tuo gol, abbiamo sentito un collega dire: ‘Questi gol qui a Bologna non li ha mai fatti’. E’ un segno del fatto che qui hai voltato pagina ormai definitivamente?
“L’aria credo sia cambiata, sono realmente un’altra persona dopo solo pochi mesi. Qua sto davvero bene, mentre a Bologna avevo altri problemi e sono contento di essere alla SPAL e di aver trovato un contesto positivo. Mi sento davvero libero di fare quello che so e per questo sono sereno, che è la cosa più importante per un giocatore”.



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