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Non capita tanto spesso di vedersi assegnato il titolo di “allenatore del momento” da un quotidiano importante come La Gazzetta dello Sport. Eppure a Leonardo Semplici è capitato anche a questo nel corso della sua vertiginosa scalata dalle categorie minori alla serie A. Il tecnico spallino ha concesso un’intervista a Luca Bianchini che può essere letta nell’edizione di martedì 29 agosto.

Oltre a ripercorrere il suo passato in campo (“Non ero un difensore picchiatore, ero uno alla Rugani: pulito”) e fuori (“Facevo il rappresentante di pellami, ma non era il mio mestiere”), Semplici confida di aver visto San Siro solo una volta da spettatore e di non veder l’ora di tornarci da protagonista: “L’avevo sempre visto in tv, fino a quel Milan-Zenit del 2012. Quel giorno mi colpì per la grandezza, ricordo ancora la sensazione. E’ uno stadio che incute un po’ di timore e l’Inter per me è la favorita per lo scudetto assieme a Juventus e Napoli”.

Il mister racconta anche qualcosa di sé: “Sono umile, tranquillo, sereno e come tutti a Ferrara vado in bici: l’ho fatto anche domenica, per andare allo stadio per la rifinitura. Ho tanta passione per il calcio e in generale vado passettino per passettino. Me lo ha insegnato papà: crederci sempre, in tutte le difficoltà della vita”. Poi i consigli per il Fantacalcio: “Prendete Borriello, Lazzari, Mora, ma anche Antenucci, Vicari e Gomis”.



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