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Dopo un esordio inaspettato in casa della Lazio e seguito dalla prima vittoria casalinga contro l’Udinese, i biancazzurri contano un attivo di quattro punti in classifica e si preparano per affrontare un’altra grande sfida dopo la sosta. Alla vigilia di Inter-SPAL, mister Leonardo Semplici incontra la stampa al centro “G.B. Fabbri” per qualche considerazione in vista della trasferta milanese.

Buongiorno mister. La SPAL ha iniziato il campionato alla grande: due partite, quattro punti. Che differenze ci sono tra la gara d’esordio contro la Lazio e questa trasferta a Milano, considerato il profilo emotivo ed il valori delle due squadre?
“Mi auguro che ci sia meno emotività, perché già l’esordio era particolare vista la trasferta contro un avversario forte come la Lazio. Per molti di noi sarà la prima partita a Milano, ci sarà il pubblico delle grandi occasioni e quindi ci aspetta un altro esame per crescere. Per quanto riguarda il valore dell’Inter, credo che insieme a Juventus e Napoli sia una delle candidate alla vittoria dello scudetto, quindi sarà una sfida un po’ impari sul piano tecnico. Loro per storia, esperienza e qualità sono tra i migliori club d’Europa. Noi proveremo a mettere in campo il nostro gioco: con un pizzico di spregiudicatezza e sfrontatezza cercheremo anche di controllare la partita in alcune circostanze. Non sarà semplice, ma dovrà essere questo il nostro obiettivo primario per cercare di dare filo da torcere anche all’Inter”.

Durante la sosta avete fatto un lavoro atletico di un certo tipo, come vede la condizione della squadra?
“I ragazzi stanno discretamente ed ora più che sulla condizione fisica stiamo lavorando a livello tattico per aiutare gli ultimi arrivati ad inserirsi nel gruppo. Bisogna crescere di autostima e questi quattro punti ci devono dare la consapevolezza che ce la possiamo fare, nonostante tutti ci diano per retrocessi: dobbiamo credere in quello che facciamo per affrontare partite come questa con la giusta concentrazione”.

Com’è la situazione infortuni? Rispetto alla gara contro l’Udinese possiamo aspettarci novità di formazione?
“Cerchiamo sempre di stare attenti agli infortuni ma non è sempre possibile. Rizzo mi auguro possa essere recuperabile per la partita contro il Cagliari: ha avuto un piccolo risentimento che non dovrebbe essere grave, ma per sapere l’entità del recupero occorrerà attendere. Per Oikonomou aspettiamo l’esito dei controlli martedì e sarà difficile vederlo in campo contro i sardi domenica prossima: spero di averlo a disposizione per Milan e Napoli. Felipe ha recuperato e potrebbe anche partire titolare. A parte Oikonomou, Rizzo e Floccari il resto del gruppo sta bene, quindi ho ampia scelta in ogni settore. In linea di massima confermerò l’ultima formazione”.

In attacco confermati i rumors che indicano la coppia Borriello-Antenucci come favorita per iniziare il match, oppure darà una possibilità a Paloschi, visto il suo feeling con l’ambiente milanese?
“Stiamo valutando, anche Bonazzoli sta molto bene. Ora prendiamo in considerazione varie soluzioni e domani decideremo insieme allo staff quali possono essere gli attaccanti giusti per questa partita”.

A differenza della partita contro la Lazio domani affronterete una squadra che gioca in una maniera diversa dalla vostra: questo 4-2-3-1 quali difficoltà può comportare?
“Parecchie! Loro in ogni reparto hanno grandi valori sia tecnici che fisici e per contrastarli occorrerà stare attenti sotto tutti gli aspetti. La forza dell’Inter è senz’altro il tipo di gioco che esprime, con questa rotazione dei centrocampisti e un attacco con giocatori come Candreva, Perisic e soprattutto Icardi, secondo me uno dei più forti al mondo in quel ruolo. Non bisognerà mai abbassare la guardia: attraverso le nostre idee cercheremo di mettere in campo le giuste qualità per offrire una prestazione eccellente. I ragazzi non vedono l’ora di dimostrare di essere all’altezza della categoria: non è una partita del “nostro” campionato, ma la affronteremo nel migliore dei modi. Mi auguro possa bastare, ma sappiamo che domani da uno a dieci la difficoltà è dieci”.

Abbiamo visto in allenamento che provavate i lanci lunghi dalla difesa per le fasce: questa può essere una strategia per affrontare l’Inter, assorbendo il suo gioco per colpirla in contropiede?
“Direi di no. Abbiamo provato i lanci lunghi per farci trovare pronti a certe situazioni che possono capitare durante la partita, ma non è il nostro tipo di gioco. Non dobbiamo snaturarci, ma mettere in campo le nostre qualità e quelle dei ragazzi: poi ci può essere una situazione sfruttabile in questo modo, ma noi non siamo una squadra che fa questo tipo di calcio”.



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