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Può coltivare dei rimpianti l’Under 17 di Fabio Perinelli, sconfitta per la quarta volta in altrettante uscite nel recupero della prima di campionato contro il Milan. Rimpianti che derivano dai tanti gol sbagliati e dalla dinamica che ha permesso ai rossoneri (reduci da due sconfitte) di rimontare l’iniziale vantaggio segnato da Minaj su calcio di rigore.

Perinelli aggiusta il modulo mettendo la difesa a 4, già provata a Udine, con Marzio e Biolcati sugli esterni e confermando Minaj ad affiancare Cuellar in attacco. Il primo tempo è molto vivace, sintomo della voglia che hanno le due squadre di portare a casa i tre punti. La SPAL dimostra che la personalità messa in campo a Udine non era casuale, attaccando già dai primi minuti la retroguardia rossonera, con Cuellar che pesca Minaj in mezzo all’area di rigore che, a tu per tu con Soncin, nel primo di tanti duelli tra i due, non riesce ad agganciare un pallone che si spegne sul fondo. L’occasione che fa alzare in piedi i tifosi biancazzurri arriva al nono giro d’orologio: Marzocchi riceve nel cuore dell’area di rigore un cross di Biolcati dopo una lunga galoppata sulla sinistra, ma non inquadra la porta, sprecando un gol fatto.  Anche il Milan d’altro canto non manca di farsi vedere. All’11e’ un cross di Olzer, come teleguidato, trova la testa di Tonin che, a pochi metri dalla porta, non riesce a centrare il bersaglio. Al 14’ Campi si scalda i guanti su una girata in area di Vocale e, una manciata di minuti dopo, è Cuellar sul fronte opposto a non inquadrare per pochi centimetri la porta. Nel finale inizia a prevalere un po’ di stanchezza. L’occasione più ghiotta ce l’ha il Milan: Olzer cerca con lo sguardo un compagno al centro dell’area ma decide di provare il tiro. Coulange si riscatta dell’errore di domenica scorsa e salva sulla linea liberando contemporaneamente Cuellar che in pochi secondi sposta gli occhi degli spettatori sul fronte opposto del campo ma, a corto di energie per la lunga corsa, calcia addosso al portiere avversario.

Dopo dieci minuti di meritato riposo il Milan riprende la gara con una trazione più offensiva di quella dei rivali che, ciononostante, si difendono con ordine concedendo solo un azione realmente pericolosa quando, dopo 180 secondi, Merletti svetta in mezzo all’area e Campi compie un miracolo, levando la palla dalla porta. La SPAL sfrutta molto la capacità di Minaj di posizionarsi sulla linea del fuorigioco e bruciare i difensori con scatti da centometrista. Al 12’ è bravo Soncin a ipnotizzare il numero nove, ma ha meno fortuna cinque minuti dopo quando è l’attaccante spallino, sempre in uno contro uno, a farsi abbattere e guadagnarsi il calcio di rigore che lui stesso, con freddezza, trasforma. Esultanza collettiva da grande evento e palla al centro. Il Milan, forte del suo orgoglio di campione d’Italia di categoria, cerca di reagire ma i ragazzi di Perinelli continuano a difendere intelligentemente, concedendo ai lombardi sono tiri dalla distanza. Come spesso è accaduto ultimamente, a ferire la squadra estense può essere solo una palla inattiva. Al 26’, tra una selva di gambe che si viene a formare in area a seguito di un corner, è quella di Merletti la più rapida a fiondarsi su un rimbalzo della traversa colpita da Ruggeri e siglare da un metro il pareggio rossonero. E se i calci piazzati sembrano essere il tallone d’Achille di questa squadra, ecco che il neo entrato figlio d’arte Maldini indovina, neanche novanta secondi dopo, l’angolino basso su una punizione dal limite dell’area, siglando un uno-due che ribalta completamente la partita. L’occasione per un meritato pareggio ce l’ha a pochi minuti dalla fine di nuovo Minaj che scende sulla fascia aggrappandosi alle poche energie rimaste e serve un pallone delizioso a Beu, che dal limite dell’area piccola calcia alto, sprecando quel punto che probabilmente la squadra di Perinelli si sarebbe meritata.

A fine partita mister Perinelli è molto deluso per il risultato ma comunque soddisfatto per la prestazione: “Sono dispiaciuto. Purtroppo i calci piazzati sono il nostro punto debole. Oggi non è stata neanche questione di attenzione, semplicemente la fortuna non ci assiste. Sono cose inspiegabili del calcio, mi ricordo quando capitò lo stesso al Milan d’Ancelotti che sui corner prendeva sempre gol indipendentemente che si schierasse a uomo o a zona. Oggi il Milan ha colpito un palo, Campi ha fatto un’ottima parata, però abbiamo avuto chiaramente le occasioni per segnare anche cinque gol al Milan campione d’Italia. Però nel calcio, si sa, ha ragione chi fa gol. Mi dispiace per i ragazzi perché hanno bisogno di credere in quello che stanno facendo e oggi meritavano qualcosa in più. Si sa che le sconfitte fanno male al morale. Abbiamo divorato il 2-2 davanti alla linea di porta quando i nostri avversari hanno invece saputo essere più cinici. In generale siamo bravi a non concedere occasioni agli avversari, forse dovremmo smettere di concedere calci d’angolo. Anche sul primo gol subito un po’ di malizia in più non avrebbe fatto male. Neppure a Udine meritavamo di perdere e uscire da queste due partite con 0 punti, soprattutto per il gioco che abbiamo fatto, dà fastidio. Faccio i complimenti ai ragazzi per come hanno interpretato la partita. Devono crederci un po’ di più loro e avere più cattiveria sotto porta. Qualcosa di buono lo abbiamo fatto, ci dispiace per il risultato. Continueremo a lavorare sull’atteggiamento, perché è il fondamentale che ci permette di vincere partite come questa.”
Per quanto riguarda Minaj, alla seconda presenza in campionato: “Elios oggi ha giocato bene. Per me è un’attaccante molto bravo, soprattutto nelle palle lunghe, motivo per cui cerchiamo di servirgliene il più possibile”. Per concludere, a proposito del nuovo sistema di gioco: “Siamo passati alla difesa a quattro per sfruttare meglio le caratteristiche dei nostri giocatori. Ora si stanno adattando al nuovo sistema di gioco e questo richiede i tempo, ma i risultati iniziano a vedersi”. 

SPAL-Milan 1-2 (p.t. 0-0)

SPAL (4-3-3): Campi; Marzio, Coulange, Valesani, Biolcati; Mazzoni E., Sare, Beu; Marzocchi (dal 26’ s.t. Ardelean), Minaj, Cuellar. A disp: Pavanello, Bonin, Allegretto, Mazzoni M, Merighi, Alessio, Rizza, Biston. All. Perinelli.

Milan (4-3-3): Soncin; Barazzetta, Brusa (dal 1’s.t. Ruggeri), Merletti, Basani; Porrini (dal 10’ s.t. Maldini), Brambilla, Olzer; Haidara, Tonin, Vocale (dal 31’ s.t Corti). A disp: Uzzo, Martimbianco, Sassi, Frigerio, Galliani, Fantaziu. All. Lupi.

Arbitro: Sig. Gallippo di Firenze (ass.ti Franceschi e Bianchini).
RETI: 18’ s.t. rig. Minaj (S), 26’ s.t. Merletti (M), 28’ s.t. Maldini (M).
Ammoniti: Brusa (M), Soncin (M).
Note: giornata soleggiata, campo sintetico. Angoli 1-8. Recuperi 2’ p.t., 3’ s.t.

a cura di Giacomo Roberto Lupi



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