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Un ritorno alla vittoria decisamente voluto e meritato quello di oggi contro il Genoa per i ragazzi di mister Semplici che, dopo la bella reazione mostrata mercoledì a Torino, hanno offerto una prestazione all’altezza della posta in palio per più di un’ora, badando alla sostanza nella parte finale dell’incontro. Ottima la prova della coppia di attacco Paloschi-Antenucci, la cui intesa sembra in crescita. Come al solito decisivo Gomis, mentre da rivedere Viviani in mezzo al campo.

GOMIS 7 – Il nazionale senegalese si dimostra uno dei punti di forza di squadra e, anche quando non è impegnatissimo, si rivela sveglio e attento, come nel doppio intervento su Lapadula e Rigoni dopo nemmeno quattro minuti.

SALAMON 6 – Il duello con Taarabt, in termini di reattività, lo vede iniziare in svantaggio e il trequartista marocchino gli sfugge in più di una circostanza, ma poi il difensore polacco prende le misure e si arrangia come può.

VICARI 6,5 – Il Genoa in attacco combina poco e quando butta dentro qualche pallone per Lapadula lui e i compagni di reparto non soffrono più di tanto.

FELIPE 6,5 – Vale lo stesso discorso fatto per Vicari, anche se lui dimostra un personalità nel proporsi in avanti palla al piede per cercare di creare qualche patema ai rossoblù. Si produce anche in tunnel da vero brasiliano a metà campo.

LAZZARI 6,5 – Juric imposta la partita cercando di creare la superiorità numerica sul suo lato, complice anche il duello fisico impari tra Salamon e Taarabt, con l’esterno spallino che si preoccupa così più di difendere anziché attaccare. Nel primo tempo salva con una grande diagonale su Lapadula a due passi dalla porta.

SCHIATTARELLA 6,5 – Cerca di ovviare a uno dei limiti storici della SPAL, ovvero la scarsa la vena realizzativa dei suoi centrocampisti, con inserimenti senza palla, ma soprattutto con un paio di tiri dalla distanza nel primo tempo, uno alto e uno sul quale si avventa Paloschi, fermato da un dubbio fuorigioco. Ammonito, salterà la trasferta di Bergamo. (dal 9’ s.t. MORA 6 – Entra quando il compagno iniziava a dare segnali di nervosismo, rischiando il doppio giallo per un fallo su Laxalt. Il capitano mette in campo le sue doti migliori, ovvero corsa, agonismo e intelligenza)

VIVIANI 6 – Si rende pericoloso solo sui calci piazzati, una volta impegnando Perin e in un altro caso con una punizione laterale pericolosa; per il resto, però, poco altro in entrambe le fasi.

SCHIAVON 6,5 – Confermato dopo la buona prova dello “Stadium” offre una prova senza grandi guizzi, ma fatta di ordine, sostanza e esperienza in mezzo al campo. Si sta rivelando una risorsa preziosa anche in serie A.

MATTIELLO 6,5 – Preferito ancora una volta a Costa dal primo minuto, quasi combina una frittata nel primo tempo con una svirgolata e poi con un tentativo goffo di fallo non andato a buon fine. Nel resto della partita si applica molto in fase difensiva, facendosi preferire al 33, proponendosi però un po’ di meno in avanti.

PALOSCHI 7 – Semplici azzecca la mossa forse più importante, schierando lui, apparso in crescita allo “Stadium”, anziché Borriello. Lui lo ripaga con una prestazione di grande generosità, diversi falli, ma anche un presenza costante negli ultimi sedici metri e la sponda che consente a Antenucci di concludere sul gol. (dal 33’ s.t. COSTA 6 – Si piazza sulla sinistra del centrocampo, in un 541 che mostra come oggi la SPAL abbia badato più alla sostanza che alla forma vista l’elevata posta in palio)

ANTENUCCI 7,5 – Alla prima stagionale da capitano si carica la squadra sulle spalle e già dopo nemmeno quindici secondi scalda le mani a Perin. Sempre attivo, venendo incontro oppure tagliando in profondità, trova la conclusione che vale tre punti per la SPAL al 9’ della ripresa con la consueta precisione di un cecchino. (dal 39’ s.t. Borriello ng – Pochi minuti, ma il tempo per farsi ammonire e confermare uno stato di forma ancora da migliorare)

SEMPLICI 7.5 – La vince attraverso le sue scelte, confermando Schiavon e Mattiello in mezzo al campo, ma soprattutto preferendo Paloschi al fianco di Antenucci. Nel secondo tempo, nonostante il vantaggio, incita e rimprovera continuamente i suoi, prima di passare a un prudentissimo 541 per portare a casa il risultato negli ultimi quindici minuti.



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