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Il “Bentegodi” rimane un campo indigesto per la SPAL, che si vede sconfitta in rimonta dal Chievo dopo aver chiuso in vantaggio il primo tempo grazie ad un autogol dello sloveno Cesar. Partita dai due volti dei biancazzurri: eccellenti nel primo tempo, con numerose occasioni da gol a referto; meno brillanti nel secondo, con un calo di tensione evidente che ha portato alla doppietta decisiva di Inglese, già promesso sposo del Napoli.

Semplici per la prima volta in questa stagione deve rinunciare a Viviani, squalificato, e al posto del regista di Lecco schiera Schiattarella; mentre in difesa rispolvera Vaisanen per rimpiazzare Salamon, infortunato, e in attacco lancia dal 1’ Bonazzoli, in coppia con l’ex Paloschi. Anche Maran, comunque, deve far fronte a diverse assenze: in panchina la coppia di centrali difensivi titolare Dainelli-Gamberini, entrambi acciaccati, out Castro, operato al ginocchio dopo la lesione del collaterale, e Radovanovic, fermato per due turni dal giudice sportivo.

Nei 15’ iniziali non succede nulla o quasi: da segnalare il buon break di Felipe che al 4’ ruba palla a centrocampo a Inglese e poi cavalca fino al limite dell’area dove lascia partire un sinistro deviato in angolo da Tomovic. È la SPAL a fare la partita sfruttando il proprio schieramento tattico che allarga molto il campo: i biancazzurri sono molto propositivi sulle fasce, soprattutto quella mancina con Mattiello in grande spolvero. Ma i triangoli tra Paloschi, le mezzali e gli esterni di turno non danno i frutti sperati perché i difensori del Chievo sono bravi a metterci delle pezze. Fino alla discesa fulminea di Lazzari al 17’ che, dopo aver prima duettato nello stretto con Grassi e poi fatto secco Gobbi, mette una palla velenosa in mezzo all’area all’altezza del dischetto del rigore che sbatte sulla gamba di Cesar finendo in alle spalle di un incolpevole Sorrentino. Il Chievo nonostante il gol incassato non riesce a reagire: manca in brillantezza e il giro palla è parecchio lento, poco incisivo e caratterizzato da diversi errori. E allora gli ospiti ci provano ancora: Lazzari al 21’ recupera e si lancia da solo, punta Tomovic e calcia sul primo palo, ma il suo tiro fa la barba al palo e lambisce soltanto l’esterno della rete. Chievo in barca, solo SPAL, che va vicino al raddoppio più volte. Prima al 28’: Gomis rilancia, Bonazzoli prende bene il tempo ai centrali clivensi e prolunga di testa per Paloschi che punta l’area di rigore per poi servire l’accorrente Grassi, che non calcia di prima intenzione e permette ad Hetemaj di chiudere in extremis salvando i suoi. Poi al 30’: Mattiello lancia il contropiede servendo Paloschi spalle alla porta, sponda per Rizzo che calcia di prima intenzione, però debolmente e centrale, facile per Sorrentino. Ed è il portiere del Chievo a recitare il ruolo da protagonista sul finale della prima frazione, quando al 34’ compie tre miracoli di seguito: paratona su Bonazzoli che calcia una bordata da dentro l’area piccola, in seconda battuta su Rizzo, bravo a saltare Tomovic nello stretto, e in terza su Grassi. Ma se non se non segni poi rischi di prenderlo, come succede al 39’: Felipe rinvia addosso Meggiorini, la palla schizza tra i piedi di Inglese, chiuso da Gomis in uscita. Al 46’ la SPAL va negli spogliatoi in vantaggio, meritatamente.  Padroni di casa abbastanza in confusione e in netta difficoltà a centrocampo, i cui interpreti non l’hanno praticamente mai vista.

Al rientro in campo per il secondo tempo la SPAL abbassa il suo baricentro e decide di aspettare l’iniziativa del Chievo, provando a colpire di rimessa. Nessuna emozione fino al 48’, quando Pezzuto annulla – giustamente – il gol di Inglese su segnalazione del suo assistente per fuorigioco. Al 55’ si fa notare Paloschi per un bello spunto sull’out di sinistra: dopo aver intercettato un passaggio di Birsa, rientra verso il centro e calcia, ma il pallone sbatte sulla difesa del gialloblù. Poi è il Chievo ad andare vicino al gol del pareggio al 59’: colpo di testa fuori di poco di Tomovic da due passi, a Gomis immobile e battuto. La SPAL vede che i padroni di casa stanno iniziando a prendere fiducia e prova a rispondere subito, sfruttando l’ennesimo errore in fase di costruzione: Bonazzoli recupera la palla dopo il disimpegno sbagliato di Cesar e serve Rizzo che di piattone prova a piazzarla alla sinistra di Sorrentino, ma l’estremo difensore ci mette la mano e devia in angolo. Ma al 66’ Inglese, il più veloce ad avventarsi sul pallone rimasto dentro l’area piccola biancazzurra dopo un cross di Gobbi, impatta la gara sull’1-1. La SPAL accusa il colpo e va un po’ in bambola, non riuscendo più a creare pericoli alla difesa del Chievo, che sfiora il punto del 1-2 con una palla messa in mezzo da Birsa sulla quale interviene con qualche difficoltà Gomis dopo un rimbalzo ingannevole. Il gol non tarda ad arrivare: al 82’ Inglese, servito da Pellissier in area, controlla di sinistro e di destro con un diagonale infila la palla all’angolino alla destra di Gomis, firmando così la sua doppietta personale e siglando il vantaggio del Chievo. Negli ultimi minuti la SPAL ci prova, ma le idee sono poche e inconcludenti. Il Chievo vince in rimonta e allunga a +10 sulla quartultima. Venerdì la SPAL è attesa all’Olimpico dalla Roma, in mezzo ci sarà l’intermezzo di Tim Cup martedì al Mazza con un Cittadella in gran forma.

CHIEVO VERONA–SPAL 2-1 (p.t. 0-1)

Chievo Verona (4-3-1-2): Sorrentino, Cacciatore, Cesar, Tomovic, Gobbi; Bastien, Rigoni (77’ Depaoli), Hetemaj; Birsa (88’ Gaudino); Meggiorini (57’ Pellissier), Inglese. A disp.: Seculin, Confente, Dainelli, Gamberini, Garritano, Stępiński, Pucciarelli, Bani, Leris. All.: Maran.
SPAL (3-5-2): Gomis; Vaisanen (85’ Schiavon), Vicari, Felipe; Lazzari, Schiattarella (76’ Mora), Grassi, Rizzo, Mattiello; Paloschi, Bonazzoli (70’ Floccari). A disp.: Poluzzi, Marchegiani, Cremonesi, Bellemo, Konate, Vitale. All.: Semplici.

ARBITRO: sig. Pezzuto di Lecce (Assistenti: Marrazzo – La Rocca; Iv: Di Martino; Var: Abisso; Avar: Abbattista).
MARCATORI: 17’ o.t. aut. Cesar (S); 20’ s.t. e 37’ s.t. Inglese (C).
AMMONITI: Mora (S).
NOTE: recupero: 1’ p.t., 4’ s.t. Angoli: 2-7.



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