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È un pareggio dal sapore amaro quello della SPAL Under 17, dominante e padrona del campo per buona parte della sfida contro l’ultima della classe Venezia, ma incapace di concretizzare una volta arrivata a ridosso dell’area. Nel gelo di via Copparo, gli estensi e i lagunari segnano un gol per parte nel primo tempo, lasciando poi invariato il risultato nonostante le molteplici occasioni da gol mancate nella ripresa dagli spallini, al termine di una gara che era sicuramente più che alla portata per la banda Perinelli. Dopo la partenza terribile di campionato, per la SPAL si cominciano comunque a vedere segnali positivi da tutti i reparti, anche se il mister non avrà certo risparmiato una ramanzina per l’iniziale gol subito e per le almeno due clamorose palle gol fallite dal bomber Minaj, a segno per il pareggio ma impreciso al momento di regalare ai suoi la rete del vantaggio.

Appena partiti le premesse sembrano essere ottime per gli spallini, visto che dopo due minuti un tiro di Biolcati viene murato dal portiere e dal corner seguente una palla velenosa non viene spinta in rete per un soffio. La pressione si assesta su buoni livelli e per almeno dieci minuti la palla ce l’ha solo la SPAL, senza che gli ospiti riescano ad oltrepassare la trequarti avversaria. Quando all’undicesimo questo si verifica, ovvero alla prima azione costruita, il Venezia però passa, con la difesa biancazzurra che sparisce momentaneamente dal campo. Un’innocua rimessa laterale finisce tra i piedi del veneziano Vecchiato, il quale riesce ad entrare in area senza trovare opposizione: il suo tiro viene rimpallato finendo a destra sui piedi di un liberissimo Pasqualato (sbaglia Biolcati in chiusura) che con un destro rasoterra fa secco Campi e sigla la rete dell’uno a zero. Il gol per fortuna non affossa il buon ritmo della SPAL, brava a rimanere sul pezzo e a ristabilire subito la parità, sfruttando a sua volta una disattenzione che libera sulla fascia destra la corsa di Cuellar. Lo spagnolo si invola verso la porta con la difesa ospite completamente sguarnita, appoggia centralmente il pallone per Minaj, che a tu per tu col portiere non può sbagliare la rete che riequilibra dopo poco il punteggio. I restanti venti minuti del primo tempo non riservano altre emozioni, col Venezia pericoloso solo al 26’ (tiro debole di Pasqual controllato da Campi) e la SPAL che prova ad imbastire azioni prevalentemente dalla fascia sinistra, dove l’asse Biolcati-Cuellar funziona bene ma pecca di precisione nell’ultimo passaggio.

Nella ripresa incominciano i rimpianti della SPAL, con Minaj che viene subito imbeccato da una gran palla di Beu ma a tu per tu col portiere sceglie di saltarlo invece che tirare, finendo per allargarsi troppo e mancare clamorosamente la porta. Il Venezia decide di non attaccare più provando solo a difendersi, il tutto con risultati poco soddisfacenti che però non vengono sfruttati dai ferraresi. Al 20’ una punizione dalla destra trova solissimo a centro area ancora Beu, il cui colpo di testa è debole e finisce tra le braccia dell’estremo difensore Bonato. I biancazzurri, nei quali è subentrato Seck per portare più vivacità alla manovra, hanno nettamente il pallino del gioco, ma quando arrivano per altre tre volte alla conclusione sembrano intimoriti, calciando debolmente e centrale senza creare grattacapi. Al 31’ ecco un’altra clamorosa occasione per Minaj e un altro errore dell’attaccante, oggi croce e delizia per i suoi: buona palla centrale che coglie in contro tempo la difesa veneta, l’attaccante scatta sul filo del fuorigioco ed è ancora una volta davanti al portiere, ma aspetta troppo per tirare, favorendo l’uscita del numero uno veneziano, provvidenziale in questo intervento che decreta di fatto la parità finale.

Per la SPAL sono senz’altro due punti persi, mentre il Venezia, fanalino di coda del girone B, può ritenersi più che soddisfatto per come si era messa la gara. Nel post partita mister Perinelli esterna l’amarezza per un risultato che fa rima con rammarico: “Davanti al portiere bisogna fare gol, purtroppo nel calcio se non concretizzi quelle che ti viene dato molto spesso la paghi. Abbiamo avuto svariate palle gol nitide che dovevano essere buttate dentro. C’è poco da dire insomma, se non fai gol nel calcio le chiacchiere stanno a zero. La differenza tra un giocatore di serie A ed uno che si sta formando è sostanzialmente questa: al professionista capita un’occasione e te la butta dentro, il ragazzino invece per farne uno ha bisogno di cinque palle gol. Manca la cattiveria e la determinazione in area, non possiamo però chiedere a Minaj, al di là dei gol sbagliati, di portare sempre lui la croce. Questa era una partita che dovevamo vincere, sono rammaricato ma alla fine o i ragazzi hanno quel qualcosa dentro per essere incisivi davanti oppure si fa fatica a darglielo. Stiamo lavorando per migliorare i tiri, dove oggi abbiamo peccato e dove è mancata la rabbia necessaria per buttarla dentro. Bisogna migliorare anche nella tecnica, quando proviamo ad impostare dal dietro sbagliamo i tempi e diventa tutto più difficile. Il calcio è uno sport d’abilità e la tecnica fa la differenza. Sono convinto comunque che la strada sia quella giusta”.

LINK: I risultati della 12^ giornata nel girone B e la classifica.

SPAL-VENEZIA 1–1 (1-1)

SPAL (4-3-3): Campi, Marzio, Valesani, Coulange, Biolcati, Beu (dal 35’ s.t. Mazzoni M.), Sare, Ardelean (dal 10’ s.t. Seck), Alessio, Minaj, Cuellar. A disp. Riccomini, Allegretto, Tagliaferri, Marzocchi, Bonin, Mazzoni E., Artioli. All. Perinelli

VENEZIA (4-3-3) : Bonato, Ervaz, Gaba (dal 1’ s.t. Cecchinato), Stella (dal 35’ s.t. Bagarotto), Kajganic, Ros, Pasqualato, Polazzon (dal 22’s.t. Zulian), Vecchiato (dal 10’ s.t. Doria), Benlamin, Pasqual. A disp. Fabbian, Masi, Ricci, Pupa, Cipolato. All. Rossi

ARBITRO: Sign. Bergamini di Castelfranco Veneto Ass.ti: Pseneac-Cosentino.
MARCATORI: al 10’ p.t. Pasqualato (V), al 20′ p.t. Minaj (S)
AMMONITI: Sare (S), Valesani (S), Benlamin (V)



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