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Si registra una certa delusione nello stato maggiore biancazzurro nel post-partita: nel giorno della festa per i 110 anni della SPAL i patron e il presidente parlano di occasione persa, pur manifestando un certo sollievo per la rimonta in extremis.

Francesco Colombarini
“C’erano tutti i presupposti per vincere, non l’abbiamo fatto. Peccato. Siamo stati bravi a rientrare in partita e a conquistare un punto, ma anche un po’ polli in occasione dei gol del Verona. Comunque loro hanno segnato con merito, sono stati bravi a sfruttare le nostre disattenzioni. Con il Chievo siamo stati rimontati noi, questo pomeriggio è successo il contrario. Adesso dobbiamo andare a vincere con il Benevento. Ma non solo: entro Natale servono altri cinque o sei punti, per andare alla sosta più tranquilli. Il gioco? Non sono un tecnico, ma semplicemente uno spettatore, che oltretutto non ne capisce più di tanto. Guardo il calcio e mi diverto. Non dico nulla dei nuovi giocatori: anche se è vero che la partita l’hanno cambiata quelli dell’anno scorso, le occasioni le abbiamo avute anche prima del loro ingresso, i due pali per esempio. Il mercato? Serve solo a voi della stampa, che volete sempre comprare di tutto e di più”.

Simone Colombarini
“Per settanta minuti abbiamo giocato male, contratti e sbagliando tanto. Poi sotto 2-0 siamo stati bravi a rientrare in gara. Meglio i vecchi dei nuovi? Può essere. La vedo come una cosa positiva: il mister ha a disposizione una rosa lunga e può cambiare gli interpreti a seconda della necessità. La reazione? Non c’era più niente da perdere. Ma anche il pubblico ci ha dato una grossa mano. Tutto sommato siamo ancora lì. Un punto non è il massimo però non c’è da lamentarsi: ne abbiamo persi due, ma almeno il Verona non ne ha guadagnati tre. Borriello? Non mi piace parlare dei singoli, l’importante è il gruppo. Speriamo di recuperarlo perché c’è bisogno di tutti nella lotta salvezza, soprattutto di gente esperta come Marco. Il mercato? Come società non ci tiriamo indietro perché vogliamo mantenere la categoria. Vedremo il da farsi dopo le partite che ancora mancano, a quel punto sarà lo staff tecnico a prendere le decisioni a riguardo”.

Walter Mattioli
“Bravi a reagire, ma si poteva fare di più. Sognavo la vittoria, sarebbe stato il coronamento di una settimana molto emozionante. Per fortuna non abbiamo rovinato tutto con una sconfitta in una giornata così importante. Il Verona è una buona squadra ma è assolutamente alla nostra portata. Peccato non aver vinto, per la classifica e per il pubblico. Vorrà dire che andremo a fare punti da un’altra parte. A Benevento? Anche. Non dobbiamo accontentarci, per rimanere in A dobbiamo provare a vincerne il più possibile. Basta che non si perda la coesione che c’è stata da cinque anni a questa parte tra squadra, tifosi e stampa. La società ce la metterà tutta per mantenere la categoria, come ho detto nel pre-partita durante la festa dei 110 anni. I cambi fatti tardi? Non giudico l’operato del mister, ho ancora tanta fiducia in Semplici, lui sa qual è il meglio per la squadra. Borriello? Dispiace l’abbiano fischiato. Bisogna ricucire subito o strappo: i tifosi devono capire che è un giocatore della SPAL, lui deve dare di più per dimostrare che è ancora un giocatore importante. Il mercato? Società, direttore sportivo e allenatore stanno già lavorando per il futuro più prossimo”.



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