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Al termine della gara all’AGSM Forum di Verona, che ha visto i padroni di casa della Tezenis imporsi 88-76 ai danni della Bondi Ferrara, abbiamo raccolto le impressioni dei coach delle due squadre.

Alberto Martelossi

“Complimenti a Verona. Penso che i miei giocatori si renderanno conto con il passere del tempo dell’occasione che abbiamo perso. Sono molto più arrabbiato adesso rispetto alle uscite con Imola e Udine, che, invece, avevano scandalizzato l’opinione pubblica. Tengo per me le illazioni, anche perché in spogliatoio ho già detto quel che pensavo. La Tezenis è stata brava a batterci nel secondo tempo in quelle situazioni di gioco in cui avevamo parzialmente dominato nei primi 20′: difensivamente hanno preso possesso della propria area, obbligandoci a tirare troppo da dietro la linea dei 6,75 senza ritmo, e tirato giù una quantità infinita di rimbalzi. All’intervallo siamo andati in spogliatoio con 10 rimbalzi in più, abbiamo finito pari. Fate voi i conti. Situazione pesante: ci siamo piaciuti troppo e li abbiamo lasciati rientrare, trascurando i fondamentali che prima facevamo bene. E’ mancata la tenacità: non siamo venuti fuori dalle difficoltà. Verona è stata brava ma non ha fatto niente di così eccezionale. Non abbiamo avuto determinazione perché c’è stata un’attitudine sbagliata. E questo è proprio un peccato. Nell’ultimo quarto siamo calati anche fisicamente, su questo aspetto ha influito la rotazione limitata dai falli e il fatto che qualche giocatore ha avuto difficoltà ad entrare in partita. E alcuni canestri difficili di Verona ci hanno proprio tagliato le gambe. Comunque, non parlate di play-off e di obiettivi vari, perché se no mi incazzo. Stiamo dando il massimo ma non abbiamo ancora la mentalità per affrontare sempre allo stesso modo tutte le situazioni. E’ facile giocare contro Trieste quando non si hanno pressioni perché non si ha nulla da perdere. C’è tanto da lavorare: la squadra è in work in progress. Dateci tempo fino alle fine del girone d’andata prima di tirare le somme”.

Luca Dalmonte

“Avevamo degli obiettivi questa sera: non accettare il loro ritmo e abbassare le loro percentuali da tre punti, e siamo riusciti a lasciarli al 30%. Ma abbiamo mancato il terzo: il controllo dei rimbalzi difensivi, che ci è sfuggito totalmente nel primo tempo. Ci siamo rimessi in carreggiata nei secondi 20′ e questo ci ha permesso di rientrare in partita perché abbiamo aumentato il nostro numero di possessi. Un altro fattore importante: non abbiamo abusato del tiro pesante e siamo stati efficaci con i tiri da due. I miei ragazzi sono stati bravi a difendere Hall nell’uno contro uno in post basso e questo ci ha permesso di ruotare bene sui tiratori. Questa vittoria è un passo in avanti per noi, perché la struttura di Ferrara, molto forte sotto canestro, poteva rappresentare un bell’ostacolo per noi. E poi la Bondi era in forma”.



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