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Semplici è ancora in sella, perché a Napoli la squadra ha dimostrato di essere con lui, giocando una partita accorta per necessità, forse fin troppo, contro un Napoli apparso concentrato soprattutto sul conquistare i tre punti facendo lo stretto indispensabile. La sconfitta è pesante solo per la classifica, ma ci hanno pensato Benevento e Bologna a tenere aperte le speranze dei biancazzurri in vista dello scontro diretto con il Crotone, in programma domenica prossima allo Scida. Queste le impressioni a caldo dei due allenatori, Leonardo Semplici e Maurizio Sarri

LEONARDO SEMPLICI
La partenza è stata timorosa, è vero, all’inizio ci sono state dell difficoltà. Ma il Napoli ha tanta forza e qualità, come ha ampiamente dimostrato contro tante squadre anche piu forti della SPAL. Col passare del tempo poi siamo riusciti a trovare le misure, a limitarli sia in attacco che a centrocampo e nel secondo tempo siamo cresciuti, provando anche a proporre qualcosa in più. Abbiamo cercato l’episodio da palla inattiva che ci avrebbe portato sull’1-1, ma non siamo stati fortunati. Non era facile esprimersi al meglio in un ambiente così, davanti a 35mila persone, dopo un gol subito ancora una volta in apertura. Quindi devo fare i complimenti ai ragazzi“.
Tardiva la mossa di inserire Floccari e poi Paloschi? “Alla fine ho messo due attaccanti per avere più pericolosità, ma non siamo riusciti nel nostro intento. Meret? Ha risolto i suoi problemi, ha fiducia e secondo me è un prospetto da nazionale“. Tornando alla partita, il tema tattico è stato evidente dal primo all’ultimo minuto, con la SPAL chiusa dietro a contenere le sfuriate del Napoli: “Stiamo valutando tanti aspetti, gli squadroni bisogna limitarli, nel palleggio e nelle qualità. Con un centrocampista in più ci siamo riusciti, in altre occasioni meno, ma la nostra identità e chiara e ha due punte. Kurtic trequartista? Lo sto facendo giocare in una posizione che già conosce, poi ovviamente alcune situazioni vanno migliorate. Con il Milan, per esempio, con due attaccanti siamo andati in difficoltà. Quello che mi preme adesso è migliorare l’aspetto difensivo, solo così potremo crescere“. Ora arriva la trasferta di Crotone in quella che tutti considerano una gara da dentro o fuori: “Sicuramente è la partita che conta di più e la squadra si è guadagnata sul campo la possibilità di giocarsi il tutto per tutto. Giochiamo contro una nostra diretta rivale per la salvezza e bisogna che tutti facciamo qualcosa in più. Ma sapevamo che sarebbe stato questo il nostro percorso“. Tornando sulla sconfitta del San Paolo: “Abbiamo preparatola sfida concentrandoci più sulla fase difensiva, ma cercando comunque di proporre un tipo di gioco fluido come all’andata. Oggi siamo sicuramente meno spensierati di qualche mese fa e questo conta. Con un pizzico di sfrontatezza in più forse saremmo entrati prima in partita. Il presidente mi ha confermato sulla panchina? Sono contento, ma per una squadra che deve salvarsi essere messi in discussione fa parte del gioco. Adesso subito testa al Crotone perché crediamo nel nostro obiettivo e possiamo raggiungerlo grazie alle qualità dei nostri giocatori“.

MAURIZIO SARRI
Il Napoli lotta per ben altri traguardi rispetto alla SPAL, ma il tecnico partenopeo non vuol guardare troppo lontano: “A Cagliari sarà una partita difficile, nel senso che dobbiamo solo pensare gara per gara e sarebbe una follia andare oltre. Mertens? Stava bene, ha dovuto cercare spazio lontano dalla porta. Loro sembravano timorosi degli attacchi in profondità e siamo stati bravi noi a metterlo nelle condizioni di rendere comunque al meglio. Abbiamo messo sotto la SPAL per tutta la partita e i giocatori sono entrati in campo determinati. Però far finire in bilico una partita che si è sviluppata così è un pericolo, oggi non siamo riusciti a chiuderla perché la supremazia talmente palese ci ha tolto il senso del pericolo, così siamo diventati particolarmente leziosi“.



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