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Il numero di coronarie saltate sull’errore di Destro a tempo scaduto è indefinito e probabilmente indefinibile, mentre le braccia all’aria al termine della vittoria per 1-0 della SPAL nel derby contro il Bologna lo si può dedurre. Sono poco più di 12mila i temerari che hanno affrontato il freddo e la pioggia pur di non perdersi la partita delle partite qua a Ferrara. Una partita che regala a Semplici e alla sua squadra un successo storico che in serie A mancava dal 1966 e che soprattutto li trascina, forse solo momentaneamente (bisogna aspettare la partita di Torino tra i granata e il Crotone), fuori dalla zona rossa e dà continuità al buon momento, dopo la tempesta che aveva incupito il cielo sopra Ferrara.

Il tempo è da lupi, ma l’ipotesi rinvio non è mai stata presa realmente in considerazione tanta è la voglia in città di derbyssimo con il Bologna. In A manca addirittura dal 1968, l’ultimo confronto assoluto invece risale al 1995 in C1 (0-0), ma oggi l’importanza del risultato ha tutt’altro spessore perché i biancazurri di Semplici si stanno giocando la permanenza in A. Per dare continuità alla fondamentale vittoria di Crotone Semplici si affida ai titolarissimi, rimpiazzando solamente lo squalificato Schiattarella con Viviani e Simic con il rientrante Felipe. Attacco con Antenucci e Paloschi. Poche sorprese nel Bologna di Donadoni, che ritrova Verdi dopo l’infortunio.

La partita inizia dopo la splendida coreografia della Ovest: San Giorgio che sconfigge il drago rossoblu è da brividi, così come il campo, appesantito dalla nevicata e dalla pioggia che da giorni sferza Ferrara, ma l’inizio dei padroni di casa per una volta sembra incoraggiante, con Antenucci che di destro si fa subito vedere sparando alto sopra la traversa difesa da Mirante. La pressione spallina è subito asfissiante sotto la Ovest, Felipe si inventa esterno e mette in mezzo un cross delizioso che però non trova nessuno pronto in mezzo alla deviazione decisiva. Piove sul bagnato, invece, per il Bologna, che dopo 8′ perde Poli per infortunio (al suo posto Donsah), ma soprattutto si ritrova in dieci dopo la giustissima espulsione di Gonzalez su Antenucci lanciato a rete. Viviani non trova il gol per un millimetro su calcio piazzato, ma la sensazione è che tutto giri a favore della SPAL. Lazzari è incontenibile e carica di nervosismo chiunque provi a marcarlo, Grassi va vicino al gol senza fortuna, mentre la difesa mostra sicurezza nonostante l’aquitrino del “Mazza” non agevoli gli scambi palla a terra. Con un uomo in più e l’inerzia dalla sua parte, la SPAL abbassa il ritmo, senza però alzare mai il piede dall’acceleratore, e appena può si fa vedere minacciosa in area bolognese. Al 25′ è Antenucci a cercare il gol della vita con un mancino a giro, ma il rischio maggiore il Bologna lo corre quando Donsah entra in maniera spropositata su Kurtic. Rocchi, con buonsenso e un pizzico di compassione, lo grazia con un giallo a tinte cromatiche tendenti all’arancione, così come poi Lazzari risparmia la difesa ospite mandando colpevolmente in curva un pallone sporco capitatogli sui piedi dopo un’ottima iniziativa del redivivo Kurtic, con il boato di delusione del “Mazza” a sovrastare qualsiasi altro rumore intorno. E’ l’ultima emozione del primo tempo, caratterizzato dai tanti cartellini (ben quattro gli ammoniti in casa SPAL: Antenucci, Lazzari, Mattiello e Felipe) più che dalle occasioni da gol, e l’unico ad esultare per lo 0-0 dell’intervallo è Donadoni.

La ripresa si apre con gli stessi interpreti del primo tempo e con la medesima sceneggiatura: la SPAL fa la partita, e con un rasoterra chirurgico sugli sviluppi di un corner, Grassi fa esplodere lo stadio, mandando la palla in fondo al sacco per un gol che ha il sapore di storia. Ora manca solamente la ciliegina sulla torta, che con il Bologna leggermente sbilanciato in attacco alla ricerca del pareggio sembra nell’aria. A centrocampo è battaglia totale, con Kurtic e Viviani padroni assoluti della mediana e Grassi libero di svariare a piacimento. Semplici si gioca i primi due cambi dando spazio prima ad Everton per un Viviani positivo (ma sfinito), poi a Floccari per Paloschi. Ma all’improvviso il baricentro degli estensi si abbassa in maniera preoccupante, mentre aumenta la frenesia nei disimpegni difensivi, con il neo entrato brasiliano a fare da scudo in una zona delicata del campo. La sofferenza, però, aumenta minuto dopo minuto, ed è solo su un’uscita alta liberatoria di Meret che i tifosi ritrovano motivi per urlare più di liberazione che di gioia. Everton bada nettamente più alla sostanza che all’eleganza, rischiando grosso con un calcione (involontario, cercava la palla) ad un avversario non visto dall’arbitro e rimediando più di una figuraccia nel forcing rossoblu. I quattro minuti di recupero assegnati da Rocchi rischiano di riservare la beffa dell’anno: intanto perché riservano l’espulsione per doppia ammonizione di Mattiello e poi (soprattutto) perché Orsolini mette dentro un pallone dalla sinistra che Destro spara in curva a porta vuota e senza alcuna marcatura. Dodicimila cuori si fermano, poi ripartono con un sussulto: è lo sprazzo di energia che tutti aspettavano, per saltare al grido di “chi non salta è bolognese”. L’epilogo che ci voleva, per il morale e soprattutto per la classifica.

 

SPAL-BOLOGNA 1-0 (pt 0-0)

SPAL (3-5-2): Meret; Cionek, Vicari, Felipe; Lazzari (44’st Simic), Kurtic, Viviani (21’st Everton), Grassi, Mattiello; Antenucci, Paloschi (30’st Floccari). A disp.: Gomis, Marchegiani, Bonazzoli, Pa Konatè, Vaisanen, Vitale, Costa, Dramé. All.: Semplici.

BOLOGNA (3-5-1-1): Mirante; De Maio, Gonzalez, Helander; Di Francesco, Poli (dal 8’pt Donsah), Pulgar, Dzemaili, Masina (33’st Orsolini); Verdi (14’st Avenatti), Destro. A disp.: Santurro, Nagy, Krafth, Krejci, Crisetig, Mbaye, Falletti, Romagnoli, Torosidis. All.: Donadoni

ARBITRO: Rocchi. (Assistenti: Di Liberatore e Tonolini. IV: Abisso. VAR: Giacomelli e Passeri).
MARCATORI: 3’st Grassi (S)
ESPULSI: Gonzalez (B) per fallo da ultimo uomo. Mattiello (S) per doppia ammonizione.
AMMONITI: Dzemaili (B), Lazzari (S), Dzemaili (B), Antenucci (S), Felipe (S), Pulgar (B)
NOTE: giornata piovosa e fredda, terreno pesante. Recupero: pt 1′  st 4′



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