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L’unico risultato utile, strettamente necessario per questa sfinente corsa salvezza è arrivato. La SPAL sbanca il Bentegodi dopo venticinque anni di attesa e si porta a +1 sulla zona salvezza sorpassando l’altra veronese, il Chievo. Quella di Verona però è stata tutt’altro che un’affermazione scontata, perché un’amnesia difensiva grave aveva portato avanti i padroni di casa ed è servito un episodio fortunato per neutralizzarne gli effetti nefasti. Poi un secondo tempo di grande tempra ha premiato i biancazzurri, che hanno fissato il 2-1 con Felipe e legittimato il vantaggio in pieno recupero con Kurtic.

Quanto è complicato giocare una gara che vale una stagione quando non si sta bene? Tantissimo, forse di più. La SPAL oltremodo incerottata arriva al Bentegodi con la pistola puntata, consapevole che non cogliere i tre punti contro gli scaligeri vorrebbe dire vedere la salvezza allontanarsi di molti chilometri. L’inquietudine con la quale gli spallini devono convivere è evidente e non è mai sintomo di prestazioni memorabili. Dopo tre minuti infatti il modesto e contestato Hellas di Pecchia fa capire di essere più presente dei ferraresi andando vicino al gol con Vukovic, furbo ad approfittare di una dormita di Kurtic e di tutti gli altri biancazzurri a ruota. La giornata prende un’ulteriore piega preoccupante quando Lazzari esce per un problema al ginocchio e si fa parecchio grigia quando Valoti spedisce in rete un pallone proveniente da Petkovic. Nell’occasione il figlio dell’ex biancazzurro Aladino si incunea tra Cionek (non in perfetta posizione) e Mattiello (in ritardo nella diagonale difensiva). La SPAL reagisce timidamente e prova ad alzare la pressione sbagliando però, spesso e volentieri, il passaggio decisivo nella trequarti campo ospite. A venire in soccorso dei biancazzurri è però la dea bendata allo scadere del primo tempo. Costa mette in mezzo dalla sinistra, Fares interviene goffamente nel tentativo di anticipare Kurtic e infila la propria porta. Per i gialloblù è come un destro in pieno mento a pochi secondi dal gong e lo si capisce dal linguaggio del corpo all’ingresso degli spogliatoi.

La sensazione è confermata dalle prime battute della ripresa. SPAL immediatamente intraprendente, Hellas frastornato. Prima Mattiello (48’) trova una risposta miracolosa di Nicolas su un tiro deviato, poi Antenucci (51’) con una rasoiata che esce di pochissimo fa venire i brividi all’intero Bentegodi. Brividi che a loro volta vengono ai quasi tremila ferraresi del settore ospiti nell’azione successiva nella quale il Verona riparte in contropiede dopo un corner a beneficio della SPAL. Everton (autore di una prestazione a tratti incomprensibile) viene saltato come un birillo da Fares e serve Cerci, che davanti a Gomis calcia incredibilmente a lato della porta spallina. La partita si incendia improvvisamente, anche per via di decisioni arbitrali che lasciano più di qualche dubbio. Il riferimento è al contatto Mattiello-Fossati in area di rigore gialloblù, con il primo che viene vistosamente agganciato dal veronese: Banti dopo il confronto a distanza con il VAR decide di non assegnare il penalty. Con il passare dei minuti il pressing spallino aumenta di intensità e al 72’ porta i suoi frutti. Costa batte il calcio d’angolo, Vicari sul primo palo allunga di testa trovando la sforbiciata vincente di Felipe che determina il vantaggio spallino. Pillola statistica: è il primo gol su calcio d’angolo della SPAL in questa stagione (!). I locali sembrano accusare il colpo e all’83’ rischiano di prendere il terzo gol: Paloschi, lanciato da Grassi, pensa troppo prima di concludere a rete. Non c’è bisogno di mangiarsi le mani per gli spallini: in pieno recupero Kurtic gela il Bentegodi segnando il 3-1 e sancendo, con tutta probabilità a meno di clamorosi miracoli, il ritorno in serie B degli scaligeri.

HELLAS VERONA-SPAL 1-3 (1-1)

HELLAS VERONA (4-3-3): Nicolas; Ferrari, Caracciolo, Vukovic, Fares; Romulo, Valoti (dal 5’ st Fossati), Calvano (dal 28’ st Lee); Matos (dal 18’ st Verde), Petkovic, Cerci. A disp.: silvestri, Coppola, Aarons, Lee, Tupta, Bearzotti, Souprayen, Danzi, Hertaux, Felicioli. All.: Pecchia.

SPAL (3-5-2): Gomis; Cionek, Vicari, Felipe; Lazzari (dal 12’ pt Costa), Grassi, Everton, Kurtic, Mattiello; Antenucci, Floccari (dal 24’ Paloschi). A disp.: Marchegiani, Poluzzi, Simic, Bonazzoli, Konate, Esposito, Schiavon, Vitale, Schiattarella, Drame. All.: Semplci.

ARBITRO: Banti di Livorno (Assistenti: Valeriani e Longo. VAR/A: Rocchi e Tonolini).
MARCATORI: 13’ pt Valoti (V), 49’ pt aut. Fares (V), 27’ st Felipe (S), 48’ st Kurtic (S).
AMMONITI: Vicari (S), Everton (S), Cionek (S), Caracciolo (S), Lee (V).
NOTE: terreno in ottime condizioni, recupero 4’ pt, 4’ st. Spettatori: 19.233 (11.528 abbonati, 7.705 paganti, per un incasso totale di 208.463,82€)

 



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