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Un finale così Leonardo Semplici non se lo sarebbe proprio immaginato. Oltre alla beffa della rimonta granata che complica inaspettatamente (almeno per come si erano messe le partite) la lotta salvezza, il tecnico biancazzurro è stato – suo malgrado – protagonista di un episodio che rischia di costargli una squalifica. Nell’immediato post partita, di fronte alle domande dei giornalisti, ha analizzato nel dettaglio quanto accaduto all’Olimpico Grande Torino, confermandosi comunque fiducioso in vista degli ultimi fondamentali novanta minuti

Il rammarico c’è, perché i ragazzi, in un momento cruciale della partita, si sono fatti prendere dal nervosismo. Sono state fatte delle scelte sbagliate, soprattutto in occasione del secondo gol. Dispiace perché stavamo facendo bene e avevamo limitato molto gli attaccanti del Torino, specialmente nel primo tempo. Poi loro sono usciti, ma sono sicuro che la SPAL non meritava di uscire dal campo battuta. Il finale concitato? Si sarebbe potuto parlare di qualcosa di diverso. Comunque è tutto nelle nostre mani, resettiamo e ripartiamo per centrare i tre punti contro la Sampdoria“.
Impossibile non chiedergli che cosa sia successo nei minuti conclusivi, con un pallone da lui stesso calciato che ha colpito Ljajic nei pressi della linea laterale di fronte alla panchina estense: “Chiaramente non ho fatto apposta a colpire il giocatore con il pallone. Le proteste derivavano da un possibile fallo in area su Felipe. Non parlo di situazioni arbitrali, non l’ho mai fatto e non lo farò nemmeno ora, ma sicuramente la SPAL non è stata fortunata sotto questo aspetto nell’anno del suo ritorno in A“.

Mentre a Torino si è consumato il dramma spallino, sugli altri campi è andato tutto storto. Il sorriso di Semplici, nella circostanza, è amaro: “Dite che questa è stata una delle poche partite vere della giornata? Non ho visto nulla, sapevamo che il Torino non ci avrebbe regalato niente. Nel calcio deve andare avanti chi ha i meriti. Noi abbiamo iniziato bene, poi sono usciti i giocatori del Toro. Dispiace perché il secondo gol è nato da un’incomprensione ed è stato commesso un errore evitabile“. A complicare la situazione anche le squalifiche di Cionek, Salamon ed Everton Luiz, che vanno ad aggiungersi alla già lunga lista di infortunati: “Almeno domenica non sbaglierò la formazione (sorride – ndr). E’ da tempo che facciamo a meno di tanti giocatori e l’unica cosa che posso fare è ringraziare chi li ha sostituiti fino ad oggi. Questa è stata la forza di questo gruppo che ci ha portato in A. Dobbiamo essere orgogliosi di questo. Ora pensiamo a lavorare nel migliore dei modi in settimana per affrontare una Samp che non ci regalerà nulla. Ma sono convinto che davanti al nostro pubblico avremo la forza per raggiungere il nostro obiettivo e resto ottimista. Gestione psicologica della rosa? Volevamo arrivare all’ultima domenica padroni del nostro destino, quindi siamo in linea, ci siamo riusciti, la squadra è matura e cresciuta in tanti aspetti e quindi è tutto nelle nostre mani. Ai ragazzi ho detto di restare uniti e convinti verso l’obiettivo comune“.

Ancora sulla partita: “L’entrata di Berenguer è stata determinante per il Torino. Anche prima del gol avevamo preso un’infilata. Purtroppo Schiavon non è un esterno, si era adattato bene ma poi è cambiata la partita. Se ho dei rimproveri da fare alla SPAL? Siamo stati ingenui, potevamo gestire meglio alcune situazioni, soprattutto perché il pari ci sarebbe andato bene, dovevamo essere più lucidi. Purtroppo è andata male“. Adesso inizia la corsa contro il tempo per recuperare qualche infortunato illustre: “Lazzari? Non so se ci sono speranze di rivederlo in campo. In settimana si è allenato bene, ma sempre a parte. Speriamo di riavere a pieno regime anche Schiattarella e Viviani“.



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