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Dura poco più di mezz’ora il sogno del Kleb di allungare la serie a lunedì sera. Treviso, senza Brown ma con un Swann in serata super, va sotto, rimonta, supera e vince in volata una partita tiratissima negli ultimi minuti che è un peccato debba veder uscire sconfitta una delle due formazioni. Ferrara chiude tra l’affetto dei suoi tifosi un’annata super e ora si tuffa in un futuro che, dopo l’addio ormai ufficiale del presidente Bulgarelli, non potrebbe essere più incerto. Solido come non mai, invece, è l’orgoglio della squadra di Bonacina, che a fine partita viene letteralmente sommersa dagli applausi com’è giusto che sia, nonostante l’encomio non sia stato dei migliori in termini di risultato. E ora che succederà? Quali facce rivedremo il prossimo anno?

Sono tutte domande che nel pre-partita nessuno vuole porsi perché non può finire qua, con tre sconfitte in altrettante partite con Treviso, e Ferrara lo sa, eccome se lo sa, e inizia la partita come meglio non potrebbe: difesa granitica, presenza a rimbalzo e anche qualche sfuriata offensiva che porta la squadra di Bonacina avanti per 9-2 dopo la tripla dell’MVP italiano stagionale della Lega, capitan Cortese. Pillastrini si rifugia nel timeout per riordinare le idee dei suoi, ma senza Brown, infortunatosi in gara 2 dopo un contatto con Moreno, la pericolosità nel pitturato dei veneti cala drasticamente. Così prende vita la prima fuga di serata, con il +11 (13-4) firmato dai primi quattro punti di Hall, premiato al pari di Cortese nel pre-partita come miglior straniero del campionato. Treviso non ci sta e con un paio di giocate si riavvicina in un batter di ciglia fino al -3, ma la serata di Rush sembra essere di quelle buone e con altri due punti al ferro rimette un minimo di margine tra le due formazioni prima del 20-14 puntellato da un bel canestro rovesciato di Donadoni.

L’inizio del secondo quarto è un duello nel duello, tutto da tre punti: Panni chiama, Antonutti risponde e la partita resta in equilibrio. A spezzarlo, anche se solo momentaneamente, è un altra bomba, quella di Molinaro, ma a dare una direzione improvvisa alla partita è Donadoni, che trova minuti inaspettati e li sfrutta alla grande, in attacco ma soprattutto in difesa, e ogni sua giocata è accolta dall’ovazione del pubblico del Palasport. Con lui Bonacina aggiunge un uomo alla rotazione e altri due polmoni servivano come il pane per tentare di tenere aperta la serie e portarla a lunedì sera. Dall’altra parte, invece, Treviso cincischia e all’intervallo lungo il tabellone luminoso dà ancora ragione a Ferrara: 39-34.

La ripresa è una bolgia vera e propria perché Treviso alza i giri del motore ma il Kleb non ci sta e con 9 punti in fila del suo capitano si riporta a +11 sul 49-38. Si segna solo da tre punti: Musso e Swann cuciono lo strappo, Moreno riapre la crepa, ancora Musso fa la voce grossa dall’angolo e a 4′ dalla fine del parziale il punteggio è fissato sul 52-47. Cortese vede una vasca da bagno e piazza la quarta tripla della sua serata, ma due siluri dalla distanza di Imbrò (57-57) e due sconsiderati falli in attacco di Molinaro complicano tremendamente la volata finale che riparte addirittura dal vantaggio trevigiano (57-58).

Rush sorpassa con un centro facile facile da due punti, ma Treviso ha preso prepotentemente in mano il controllo della partita, che prosegue punto a punto. I veneti non hanno interesse ad alzare i ritmi e permettere così a Ferrara di riaccendersi all’improvviso, così è una tripla di Swann a spegnerla ulteriormente, salvo poi rimettere la testa fuori dal guscio con quattro rari punti di Fantoni (64-65). Serve l’estro di Hall per rimediare ad una situazione diventata improvvisamente scomoda, e puntualmente arriva, con una tripla da urlo che getta acqua sulle polemiche per un libero non assegnato a Panni in precedenza. Sul 69-67 il Palasport alza i decibel, soprattutto dopo l’ennesimo fischio rivedibile degli arbitri nel quarto decisivo. Treviso ringrazia e capitalizza il regalo, vitale in un finale punto a punto sconsigliato ai deboli di cuore. Cortese tiene vive le speranze sul 72-75, ma è lo stesso capitano biancazzurro, con una palla persa inspiegabile, a consentire agli ospiti di ingranare la quarta e allungare con due punti facili facili di Lobardi per il +5 a 42” dalla fine. Nulla da fare, la rimonta non viene completata e Treviso vince anche gara 3, mettendo fine alla stagione comunque esaltante del Kleb, che deve inchinarsi ad un avversario francamente superiore, candidato insieme a Trieste e Bologna al salto in A.

KLEB BASKET FERRARA – DE’ LONGHI TREVISO 74-79
parziali: 20-14; 39-34; 57-58.

Kleb Basket Ferrara: Moreno 8, Cortese 24, Rush 8, Hall 14, Fantoni 5. Panni 8, Molinaro 3, Donadoni 4, Carella, Drigo. All.: Bonacina.

Dè Longhi Treviso: Sabatini 1, Musso 8, Negri 2, Lombardi 8, Antonutti 15. De Zardo, Bruttini 9, Swann 22, Barbante, Imbrò 9, Fantinelli 5, Poser. All.: Pillastrini.



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