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Il lunedì delle chiacchiere calcistiche sull’asse Bologna-Ferrara ha inevitabilmente avuto come tema principale la prodezza balistica di Jasmin Kurtic nel derby del Dall’Ara e CheCentrattacco, il magazine sportivo di Radio Sound Ferrara, non ha fatto eccezione. La comparazione tra il gol di Giorgio Zamuner nella sfida del 1994 e quello messo a segno dal centrocampista sloveno è stato uno dei temi più caldi, così i conduttori Guido Foddis, Alessandro Orlandin e Valentina Brunetti hanno voluto interpellare Riccardo Cervellati, ex sia del Bologna sia della SPAL. L’ex portiere, oggi procuratore, incassò quel famoso gol di Zamuner mentre indossava la maglia rossoblù: “Temevo arrivassimo subito al dunque, – ha detto in tono ironico in avvio di collegamento – quel gol del 1994 ha legato me e Giorgio (Zamuner, ndr) per tanti anni e allo stesso tempo me lo ricordo completamente anche nelle sensazioni. Parliamo di due situazioni completamente diverse, anche perché quella di Zamuner era una punizione dal limite dell’area, mentre il tiro di Kurtic è partito da molto più lontano. Sapevo perfettamente che Zamuner avrebbe provato la conclusione di potenza dalla mia parte, ma il suo tiro è stato talmente violento e angolato che è stato impossibile intervenire. Vedendolo al ralenti sembra parabile, ma chi l’ha visto dal vivo si ricorderà di questo tiro dalla violenza inaudita“.

Tempi diversi, coinvolgimenti diversi: “Diciamo che  il gol ha riempito una partita che sinceramente è stata priva di altre emozioni. Non ricordo un derby tra SPAL e Bologna così poco entusiasmante dal punto di vista delle occasioni da gol. Invece la rete di Kurtic ha rivoluzionato la serata, ha dato una grande gioia ai tifosi spallini e ha rappresentato un capolavoro su cui Skorupski non poteva fare nulla. Kurtic d’altra parte ha questi colpi e appena è stato spostato sul centro-sinistra ha potuto liberare le sue potenzialità balistiche. Skorupski poteva anche aspettarsi una conclusione, ma è partita troppo bene, troppo violenta e indirizzata quasi all’incrocio dei pali, quindi non c’era niente da fare. Penso sia rimasto sorpreso, non tanto della conclusione, ma dall’episodio in sé che ha ravvivato la partita per la SPAL e l’ha messa in condizioni negative per il Bologna“.

In genere quando i portieri subiscono gol da distanze siderali si tende a incolpare i palloni moderni, decisamente più instabili rispetto a quelli del passato: “Sicuramente i palloni di oggi viaggiano molto più veloci e con traiettorie imprevedibili e sono certo che i tiratori che giocavano anni fa con questi palloni sarebbero stati ancora più devastanti. Faccio un esempio di un mio ex compagno, Claudio Fermanelli: se avesse potuto usare i palloni di oggi avrebbe fatto molti più gol. Però nel caso di quello di Kurtic penso abbia influito poco, perché il pallone è andato via dritto, non ha cambiato traiettoria durante il tiro e si è infilato all’angolo“.

L’occasione è stata utile per conoscere l’opinione di Cervellati su due portieri di cui si è parlato tanto durante l’estate: Alex Meret e Vanja Milinkovic-Savic: “Secondo me Meret non vale ancora le cifre di cui si è parlato (27 milioni di euro in coppia con Karnezis, ndr) e non credo che il Napoli l’abbia pagato così tanto, penso ci siano degli accordi diversi. Anche perché Meret è un portiere ancora giovane con una prospettiva davanti, ma che ha pur sempre giocato poco in serie A. Per cui non credo sia giusto valutarlo in questo modo. La sua sfortuna sta in questa continua serie di infortuni che spero possa superare, altrimenti farà fatica a trovare continuità. Quanto a Milinkovic-Savic l’ho visto solo una volta in tv in una partita di Coppa Italia, quindi il mio è per forza un giudizio limitato. Penso che il potenziale ci sia, poi mi domando perché venire via dal Torino per passare alla SPAL sapendo di poter finire in panchina anche qui. Ha un fisico che gli permette di coprire la porta in maniera ottimale e che gli richiede di buttarsi meno rispetto ad altri portieri. Lo stesso Alisson, lo vediamo, è inferiore fisicamente però ha comunque una struttura grande e non lo vediamo fare decine di tuffi perché ha una capacità di muoversi che gli permette di essere sempre piazzato al meglio. Ad ogni modo Semplici ha due portieri all’altezza della situazione come ha avuto l’anno scorso, Gomis è in crescita continua, e quindi non credo che la SPAL avrà problemi in questo reparto“.



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