LA DELUSIONE DEI TIFOSI NON LASCIA SPAZIO ALLA RESA. IL TIFO NON SUBISCE SOSTE TRA SOSTEGNO AI BIANCAZZURRI E SFOTTO’ AI REGGIANI

Al triplice fischio dell’arbitro De Faveri il pubblico della “Campione” è spaccato a metà. C’è chi abbandona a testa bassa lo stadio rammaricato e deluso per il risultato e chi invece, soprattutto nel settore centrale della Ovest, applaude calorosamente il saluto della squadra, invitando la stessa a non mollare fino al termine del campionato. Reazioni agli antipodi ed è a metà strada che si incontra la sintesi della gara. Tifoseria che infatti può essere vicina alla squadra per l’impegno e la generosità espressa in campo, ma che non può essere contenta né del risultato, né per lunghi tratti, della prestazione. La gara è stata sì decisa da un’azione di contropiede, ma era pur sempre la squadra biancazzurra a dover fare la partita e a cercare di vincerla. Purtroppo nel primo tempo è durata troppo a lungo la proverbiale “fase di studio”, con la Spal che ha accennato un forcing nell’ultima fase della prima frazione. Rispetto al gioco della squadra di Vecchi, ben altra prestazione espressa dai cori della Ovest che dopo aver accolto fuori dallo stadio Mazza con scherno gli ultras tesserati della Reggiana, hanno incitato con vibranti “Alé” l’undici spallino annunciato dallo speaker. Dopo il minuto di raccoglimento in memoria di Paolo Baccarini, ex presidente del collegio sindacale della società scomparso nei giorni scorsi, la Ovest accoglie Capecchi che prende posto sotto i suoi occhi. Il primo coro della Campione ricorda a Zamboni e compagni l’amore della Curva verso i colori biancazzurri, poi via all’escalation di decibel a sottolineare l’orgoglio per Ferrara, l’odio verso i nemici della Reggiana e il glorioso passato della Spal. All’appello, rispetto alla scaletta dei cori seguita nelle ultime gare, mancano gli insulti al presidente Butelli e su questo tema manca a bordo campo lo striscione “Butelli vattene” esposto nei precedenti incontri casalinghi. Ripresa a parti invertite. Tifo spallino che ci mette un po’ a carburare, mentre i biancazzurri pur imprecisi al momento di finalizzare sembrano più arrembanti rispetto alla prima frazione. Purtroppo il gol di Gurma punisce l’unico pesante errore di disposizione della difesa spallina e gela la Campione che impiega qualche minuto per riorganizzarsi e sostenere l’undici di Vecchi. Alcune decisioni arbitrali e la teatralità di alcuni interventi del portiere Silvestri, che ci mette un’eternità a rinviare la sfera, spazientiscono il pubblico che incomincia a fischiare. La Spal si danna in avanti, ma mancano idee chiare negli ultimi metri. Dopo cinque minuti di recupero, il forte vento presente al Mazza si porta via molte speranze di squadra e tifosi di evitare i playout.

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