POSITIVO INCONTRO TRA ARSLAB E BUTELLI: ABBIAMO FATTO UN BEL PASSO AVANTI E PARLATO DI CIFRE. L’ATTUALE NUMERO UNO DEL CLUB PROCEDE CON L’ANTICIPO DEL FOTOVOLTAICO: C’E’ ANCHE UNA NUOVA OFFERTA

Un bel passo avanti. Questo è il titolo ma anche il riassunto, convinto, delle parti in causa. L’incontro tra ArsLab e il Presidente della Spal, Cesare Butelli, è stato proficuo. Parole di Luigi Moretti, l’imprenditore ferrarese che insieme con Matteo Mazzoni ha dato vita al progetto per salvare la Spal, e dello stesso Butelli. Tre ore circa di colloquio intenso, di idee e anche di sostanziali passi avanti, appunto, per quello che riguarda il futuro imminente del club ferrarese alla presenza dei già citati e del commercialista Zanardi. Il primo a commentare con ottimismo il punto della situazione fatto oggi è proprio Moretti: “Sì, siamo soddisfatti, abbiamo fatto dei bei passi in avanti tanto che adesso possiamo dire di essere veramente i potenziali acquirenti della Spal e Cesare Butelli il venditore. Abbiamo detto e spiegato a Cesare i nostri intenti e fatto la nostra proposta e abbiamo chiesto garanzie. Entro mercoledì dopo Pasqua ci risponderà e vedremo. Abbiamo chiesto di avere una società senza debiti, una società pulita e concordato sul fatto che il fotovoltaico l’attuale Presidente se lo gestisca proprio per arrivare a questa condizione che abbiamo posto. Ovviamente a Butelli verrà riconosciuto qualcosa”.

Possiamo parlare di cifre?
“No, è ancora presto e conta comunque poco. Quello che conta è il futuro della Spal e su questo stiamo lavorando tutti: ArsLab e Butelli. Appena avremo una risposta ci rimetteremo attorno al tavolo e faremo il punto della situazione con gli altri imprenditori interessati. Per oggi siamo contenti, ripeto, perché c’è cordialità e collaborazione tra noi e soprattutto c’è chiarezza”.

Lo stesso ottimismo arriva anche dal Presidente Butelli.
“Sì, l’incontro è andato bene ma non avevo dubbi in proposito. Abbiamo fatto un passo avanti e abbiamo anche messo qualche cognome attaccato all’ArsLab. Moretti, Mazzoni e Zanardi hanno illustrato bene quali sono le loro aspettative e quello che vogliono fare. Io ho detto che cosa sto facendo io e insieme abbiamo dato anche un contorno economico all’operazione. Da parte mia c’è la volontà assoluta di diminuire sempre di più i debiti in modo che la Spal sia una società appetibile”.

Ma per sapere qualche cifra…
“Sono sempre quelle. Dopo Pasqua ci rivedremo e ne parleremo tra noi. Di sicuro per quanto riguarda l’anticipo del fotovoltaico non soltanto la cosa procede ma ho avuto anche un’altra offerta, migliore. Dopo aver evitato lo spauracchio del fallimento, infatti, la cosa fa gola maggiormente e visto che abbiamo dimostrato di poter pagare e quindi, come sostenevamo, di poter appunto evitare il fallimento, ora si sono convinti tutti… o quasi e per noi, anzi per la Spal, è un gran vantaggio”.

Qui su LoSpallino.com abbiamo scritto di due milioni di anticipo immediato a fronte di un po’ più di cinque milioni di euro per tutto il fotovoltaico…
“Guarda, le cifre potrebbero anche essere giuste ma c’è una cosa che non viene considerata. I conti veri della produzione dei campi si possono fare solamente a fine anno perché è allora che arriva il dato reale della stessa produzione. Abbiamo delle perizie, ovviamente, ma i numeri veri non posso farli né io né nessun altro. Stiamo cercando di limare, di vedere se si può portare a casa qualche cosa in più anche perché, come dicevo, c’è una nuova offerta. Fuori da Ferrara, e non solo, il mancato fallimento ha portato aria nuova attorno alla Spal, ci sono stati giudizi più sereni e queste sono cose importanti in una trattativa del genere”.

C’è chi sostiene che in realtà tu non voglia passare la mano…
“Basterebbe chiedere ad ArsLab se è così. A me è stato invece chiesto di restare anche come garanzia in modo da poter garantire, appunto, a chi entra in società che le cose che abbiamo e ho detto sono vere. Ho dato la mia disponibilità ma posso dire tranquillamente che ho detto pure forte e chiaro che non voglio cariche societarie a nessun livello. Spero, con questo, di aver chiarito bene e definitivamente questo punto. La mia presenza, insisto, sarebbe da garanzia per altri: potrebbero così vedere da vicino che tutti questi disastri non ci sono”.

Ultima cosa. Anche noi, ma non solo, abbiamo fatto il nome, anzi il cognome, del “forte” imprenditore ferrarese, patron della Vetroresina, Colombarini. Ne avete parlato?
“E’ un nome che ho sentito…”.

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