LA PARTITA DELLA OVEST INSIEME CON GLI AMICI DI CARRARA. POCHE PRESENZE (ASSURDO) MA IL SOLITO GRANDE SOSTEGNO. E ADESSO TUTTI A FOLIGNO E POI AGLI SPAREGGI NEI PLAYOUT!

La domenica della Curva Ovest inizia con un mini corteo fuori dallo stadio con cori e sventolio di bandiere, mezz’ora prima del fischio di inizio. Si suggella ancora una volta l’amicizia tra la tifoseria della Carrarese e il gruppo organizzato dei sostenitori spallini. Dunque al biancazzurro si unisce il gialloblu della dozzina di ragazzi, i Cani Sciolti Curva Nord  di Carrara, giunti a supportare gli estensi in un match delicato per la squadra di Ferrara.
Uno striscione spallino a tinte biancazzurre recita “Fino alla fine forza Ferrara”, ma poco dopo i carraresi, all’ingresso in Curva, rubano la scena rivolgendo alla Campione il proprio saluto impresso su megastriscione in gialloblu “Carrara saluta Ferrara”. Cordiale la risposta della Ovest composta da un lungo applauso e il coro “Carrarese olé”.
Quando i ventidue entrano in campo, Capecchi e compagni ricevono il sostegno della Ovest che “tifa con amore”. Scambio di saluti tra Ovest e il portiere Capecchi che si sistema ai piedi degli spalti del tifo caldo spallino. Poi è Spal-Avellino.
In avvio timido brivido quando Thiam è a tu per tu con Capecchi. Pericolo subito dimenticato con il boato riservato al gol del vantaggio di Arma. La Curva Ovest, nonostante il calo di presenze, non diminuisce i decibel grazie all’aiuto dei tifosi di Carrara. Quando Fortunato prepara il cross, i sostenitori della Campione reclamano a gran voce la zuccata di Rachid Arma, che arriva puntuale. E dopo l’ennesimo gol stagionale, arriva finalmente il primo coro della Campione dedicato alla punta. Al “We will we will rock you” dei Queen si sostituisce “Rachid, Rachid, Arma, Arma!”.
Entusiasmo in Ovest e clima di festa tra Cani Sciolti ed Estensi che festeggiano con un “Ferrara-Carrara nessuno ci separa” e un pensiero poco tenero rivolto al tifoso spezzino. I cori per Beppe Brescia e Stefano Vecchi si alternano ai fischi indirizzati alla serie di cartellini gialli che l’arbitro D’Angelo dispensa in pochi minuti intorno alla mezz’ora. Poi è l’azione manovrata che porta al gol di Fortunato a far tornare i sorrisi sugli spalti.
Il gol di Fortunato distoglie l’attenzione da quel che succede in campo. Iniziano sugli spalti una interminabile successione di discorsi e ipotesi sugli scenari che attendono nell’immediato futuro la Spal: play out “…come siamo messi con gli scontri diretti col Viareggio?…e col Monza?”, società, giocatori da confermare, lo stadio, la riforma dei campionati. Ci si accorge quasi distrattamente della fine del primo tempo.
Il “Ci stiamo divertendo anche se stiam fallendo” apre la ripresa della Campione. Poi è Bedin con un recupero in tackle a meritarsi i primi applausi. Quando Arma si avventa sull’errato retropassaggio di Cardinale infilando nuovamente Fumagalli, la partita sembra esser chiusa. Lungo applauso per il bomber spallino a quota diciotto reti. Applausi per Fortunato che prova il pallonetto e per Ghiringhelli che lascia il campo. Poi è Capecchi a chiudere su Zigoni e a far spellare le mani alla Ovest. Vera e propria ovazione con coro per Bedin che lascia il campo per Migliorini. Poi il tifo organizzato intona richieste di giustizia per Federico e Gabriele.
La Ovest poi mormora con disappunto quando entra in campo, a pochi minuti dal termine, Marchini. Poco dopo la doccia fredda del gol dell’Avellino, ma non mostrano preoccupazione i tifosi, visto il poco tempo a disposizione per i campani per imbastire una rimonta. Quando nell’ultimo minuto di recupero D’Angelo assegna un rigore ai campani c’è un po’ di stizza sugli spalti. Capecchi fa una paratona ed esalta la Curva che continua a credere alla salvezza e per ora si gode questa vittoria giunta con merito.

 

 

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