IL TORNEO “PAOLO MAZZA” VISTO DAL CAMPO: IL RACCONTO DELLE EMOZIONI VISSUTE NEL CUORE DELLO STADIO DEDICATO AL GRANDE PRESIDENTE SPALLINO

Il nostro redattore Vittorio Rubini collabora con il Quartesana, squadra impegnata nel torneo giovanile dedicato a Paolo Mazza, in corso proprio in questi giorni. Di seguito una sua testimonianza sulla manifestazione organizzata dalla Spal.

Vivere lo stadio da protagonisti. Questo è forse il vero premio che il torneo “Paolo Mazza”, organizzato ogni anno dalla Spal per i settori giovanili delle società ferraresi, offre alle formazioni che riescono a qualificarsi per le fasi finali. Piacerebbe poter dire che calcare quel campo è il sogno di ogni giovane ferrarese. Mentre invece i campi più sognati oggi sono forse quelli della serie A, o d’Europa. Ma giocarsi un trofeo così importante nel tempio storico del calcio cittadino sa ancora dare emozioni non da poco. Le gambe iniziano a tremare appena si varca l’entrata riservata agli atleti. L’ex sala stampa conduce al corridoio degli spogliatoi. Enormi, belli. Alla faccia di tutti gli sgabuzzini con panchine traballanti e sedie di fortuna in cui si è vissuto tutto l’anno, in giro per la provincia. Ci si accomoda ma non ci si rilassa. Anzi, la vibrazione è in costante aumento. Le divise vengono distribuite. Parastinchi, magliette, scotch. Ormai sono piccoli riti. Il mister ripete le ultime cose. Posizioni e movimenti, ancora una volta, fino alla nausea. Il bagno, vero termometro della tensione, ha fuori una coda di vesciche miracolose che sembrano sempre piene. E’ tutto pronto per accogliere l’arbitro, che bussa puntuale per l’appello.
E poi in coda, con gli avversari, per imboccare quel tunnel claustrofobico che si snoda per pochi metri, e riporta alla luce davanti a migliaia di posti a sedere. Vuoti, ma che per qualche magia, forse per la loro quantità sembrano pieni. Ogni posto uno spettatore. E così le poche decine di spettatori intervenuti sembrano una folla. Allenatori adulti hanno la pelle d’oca. Per un attimo sono più agitati dei loro ragazzi. Non importa se non è la prima volta, arrivare li è sempre un’emozione. Il resto lo fa quel bellissimo tavolo da biliardo, erboso e rigato. Piatto, liscio. Perfetto. Il verde e il bianco, il miglior accostamento di sempre. E la tensione si tramuta in concentrazione, la paura in grinta. L’arbitro fischia, e vinca il migliore. Tanti giovani, come ogni anno, sono stati protagonisti di quest’esperienza incredibile. Ricevendo la possibilità di calcare il manto si questo pezzo di storia ferrarese. Una manifestazione bella ed importante. Nella speranza che non rimanga soltanto una serie di partite, ma diventi  anche un efficace invito alle giovani generazioni ferraresi a frequentare più spesso gli spalti dello stadio, per sostenere quella maglia a righe strette che è un pezzo di questa città.

Le finali del Torneo Paolo Mazza si giocheranno nel pomeriggio di sabato 9 giugno si terranno, allo stadio. Tre partite a partire dalle ore 16 con ingresso libero.

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