SASSARINI ASSICURA: A MASSA PER DARE BATTAGLIA, ANCHE SENZA GLI ATTACCANTI

È stata un’altra settimana di duro lavoro per il mister. Il pari con la Bagnolese, è evidente, non l’ha lasciato per nulla contento, come d’altronde accade in ogni occasione in cui non vede la sua squadra esprimersi al meglio. Capita così allora di vederlo strigliare con decisione alcuni dei suoi giocatori anche nell’allenamento del giovedì, a testimonianza del genuino sentimento di perfezionismo che anima il suo operato. La testa della classifica è lì, a tre punti di distanza e i compagni di cordata sono tanti. Alcuni hanno nomi importanti (Lucchese, Pistoiese), altri un po’ meno, fatto sta che non ci si può permettere di perdere terreno. La Massese, avversaria di domenica sta un pochino più in basso, due punti sotto per l’esattezza. Per mantenerla là dov’è e magari aumentare il distacco serve una grande prova nella tana dei bianconeri. E Sassarini questo lo sa, per questo chiede attenzione – anche con severità – ai suoi ragazzi. Da questo punto parte la nostra chiacchierata con il tecnico spallino.

Mister, è chiaro che non ci stai a vedere cali di tensione.
“(Ride) Ma no, cerco solo di dare uno stimolo a tutti, perché sono ragazzi che possono fare cose incredibili, però non hanno avuto i tempi giusti di giocata. Hanno grosse potenzialità, ma sono giovani e bisogna lavorare tanto, al contrario di gente come Rocchi, Pignatta o Marchini che ci arrivano subito in quanto più esperti. Con i giovani invece serve applicazione e tanta, tanta, tanta dedizione. Tutto lì, si tratta solo di indicare la strada, col bastone e la carota”.

A mente fredda credi che domenica scorsa contro la Bagnolese i tuoi abbiano peccato un po’ di presunzione? O meglio, che dopo il gol del vantaggio abbiano creduto di poter disporre a loro piacimento della partita?
“No, assolutamente. Ci siamo abbassati e ci è venuto il braccino, è stato proprio sbagliato l’atteggiamento del secondo tempo. Dovevamo aggredirli e chiuderli nella loro metà campo, invece siamo arretrati ed è diventato un problema”.

Cosa hai detto alla squadra alla ripresa degli allenamenti di martedì?
“Proprio queste cose: che noi siamo una squadra che in casa deve giocare con atteggiamento diverso e aggredire l’avversario. Poi magari ci sono dei momenti in cui gli altri hanno il possesso e devi stare in undici dietro la linea della palla, però l’atteggiamento generale deve essere diverso”.

Domenica allo stadio si avvertiva una certa delusione tra il pubblico: è un aspetto che in qualche modo ti preoccupa?
“Sinceramente no, è che tutto continua a essere condizionato dal fatto che le punte non le ho mai avute a disposizione. Nelle ultime due partite abbiamo recuperato tre o quattro punti alle avversarie, credo che ad agosto avremmo messo la firma pur di essere a cinque, sei, punti dal primo posto a dicembre”.

La metteresti anche adesso?
“Assolutamente sì, perché comunque siamo partiti più tardi delle altre e questo ci colloca un gradino sotto”.

Stiamo assistendo a un campionato equilibratissimo: te l’aspettavi?
“Onestamente mi aspettavo un po’ di più dalla Pistoiese perché è una buona squadra e anche il Piacenza ha speso tantissimo. La realtà è questa, ovvero che noi siamo partiti con un handicap facendo la squadra più sulle idee che sul budget”.

Considerata l’emergenza attaccanti tu e la società vi state già guardando attorno?
“Beh, è innegabile che bisogna intervenire. Non possiamo rimanere così tutto l’anno”.

Questo mette in dubbio la permanenza di Pignatta?
“Se recupera rimane, ma deve essere un recupero pieno, deciso. Spero ce la faccia perché è un ottimo giocatore. E anche su questo c’è poco da dire: a me basterebbe avere anche solo Rocchi al cento percento per poter essere tranquillo. Non serve chissà cosa, solo che questi continui infortuni complicano il nostro progetto perché ci fa andare in campo con una formazione esageratamente giovane. E quando giocano i giovani serve il tempo per farli crescere. Ma credimi: se rientrano tutti iniziamo a divertirci per davvero”.

Nel frattempo dovremo aspettare e domenica a Massa dovrai fare di necessità virtù. Posto che la difesa rimarrà quella vista contro Forcoli e Bagnolese, i problemi si presentano dalla cintola in su, no?
“Beh, faremo quello che abbiamo sempre fatto nel passato, proponendo uno tra Zanellato, Piras, Marongiu e Sartori. Sono questi che possono giocare là davanti. Così come i candidati per giocare sugli esterni sono Nako, Shqypi, Paris e Laurenti”.

Marchini non ce la farà proprio a esserci?
“Continua ad accusare qualche problemino, è da valutare”.

Quanto a Zanellato, che è davvero l’unica vera punta tra i quattro che hai citato in precedenza, pensi sia davvero pronto per una maglia da titolare?
“Chiunque può partire titolare, sono tutti giovani e se la giocano tra di loro”.

In settimana nel frattempo hai dovuto salutare Mazzoli, vista la rescissione del contratto.
“Mi dispiace davvero, ha avuto una sfortuna incredibile. È un giocatore che ci poteva tornare molto utile e su cui facevamo affidamento, ma oltre alla sfortuna pesa sempre il fattore del ritardo di preparazione e ci sta che possano succedere queste cose”.

Il suo addio impone di sostituirlo e magari di puntellare ulteriormente la rosa.
“Assolutamente, questa squadra va completata, non rifondata”.

Cosa manca per far sì che questa Spal sia davvero completa?
“Manca un esterno sinistro, un’alternativa (under) a centrocampo per Massaccesi, un difensore esperto e poi una punta se i nostri non recuperano pienamente”.

Pensi che la società ti verrà incontro su questo fronte?
“Dipende sempre dagli obiettivi che si vuole perseguire”.

Visto che parlavi di centrocampo, vale la pena di citare Edo Braiati: il suo recupero non era per nulla scontato dopo tanti mesi di inattività e ora si sta dimostrando una pedina fondamentale.
“Merito soprattutto suo, perché è un grande professionista. L’ho fatto giocare apposta anche quando non stava bene per fargli ritrovare alla svelta la condizione. È un giocatore che ha fatto ha fatto la B per tanti anni e avevo l’obbligo di recuperarlo, forzandolo anche un po’ nei momenti in cui era meno brillante. Ora sta bene e può essere una risorsa preziosa”.

Parliamo della Massese: una squadra che finora ha reso meno rispetto alle previsioni.
“È vero, Hanno grandi alti e bassi: in casa è forte, fuori fa molta fatica. Però ha battuto anche la Lucchese per cui è una squadra pericolosa”.

Quello di domenica è, nelle premesse, un match paragonabile a quello di Lucca, per importanza e caratura dell’avversario?
“Certamente, anzi, la Massese è il peggiore avversario da trovare in questo momento. Li conosco, sono un’ottima squadra con alcuni giocatori di categoria superiore. Sarà una bella battaglia”.

LA PROBABILE FORMAZIONE
SPAL (4411): Gallo; Cintoi, Nodari, Calistri, Rosati; Laurenti, Braiati, Massaccesi, Shqypi; Marongiu; Piras.
A disp.: Canalicchio, Fiorini, Albini, Marcolini, Paris, Marchini, Zanellato. All.: Sassarini

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