È frustrante per chi si occupa della materia spallina doversi ripetere. Ma è palese come a meno di una settimana dall’assemblea dei soci della Spal – in programma lunedì prossimo alle ore 10 – non è per nulla chiaro chi dovrà condurre la società biancazzurra attraverso un altro anno di insidiosa militanza nella quinta serie nazionale. Come era facilmente presumibile, la giornata appena trascorsa non ha contribuito a rendere comprensibile cosa stia accadendo in casa biancazzurra. Di certo c’è che bisognerà attendere ancora un po’ prima di vedere un presidente francese alla guida della Spal: nella giornata di ieri l’attuale direttore generale Lorenzo Cestari si è lasciato andare a considerazioni piuttosto pessimistiche sulla trattativa con l’ex campione del mondo, archiviando di fatto la pratica dopo quasi tre mesi di chiacchiere ai confini del surreale. Morale della favola: la conclusione della soap opera più indigesta dell’estate deve ancora arrivare.

Nel frattempo a Ferrara sono giunti da Milano Andrea Cani e Giulio Pinzi, rappresentanti della Wind4Win: i due non hanno incontrato Benasciutti, ma si sono intrattenuti a lungo con il loro principale referente ferrarese, il presidente Roberto Ranzani, e sono stati accompagnati in un tour della città con fondamentale tappa al Paolo Mazza. Da quanto è stato possibile apprendere i due sono rimasti molto colpiti dalle struttura a disposizione della Spal e sono sempre più intenzionati a rilanciare un’offerta per il pacchetto di maggioranza della Spal. Pare che alcuni contatti preliminari tra i milanesi e Benasciutti ci sia già stato, ed è possibile che entro un paio di giorni le parti si accomodino al tavolo quantomeno per conoscersi e valutare la concretezza delle credenziali di Wind4Win.

Le alternative per Benasciutti – almeno quelle conosciute – non sono molte: tra queste tuttavia risulta esserci il gruppo guidato dall’ex attaccante del Bologna Giorgio Bresciani, fresco di promozione in serie D nei panni di direttore generale del Sulmona Calcio (Eccellenza Abruzzo). Non è un mistero che Bresciani si fosse già avvicinato nei primi mesi del 2013 a Benasciutti per trattare un’eventuale subentro, ma per varie ragioni – principalmente economiche – non se ne è mai fatto nulla. Alcune indiscrezioni suggeriscono che il filo tra i due non si sia mai veramente interrotto, nemmeno durante le prime fasi della trattativa (se così si può chiamare) con Candela, tanto che l’attuale patron avrebbe caldeggiato a più riprese un intervento di Bresciani. Resta da capire con quale formula questo intervento potrebbe palesarsi e soprattutto su quale base economica: l’ipotesi Bresciani – a differenza delle altre – permetterebbe a Benasciutti di mantenere una parte delle quote e forse anche un ruolo operativo all’interno del futuro organigramma.

Tutto ciò sempre che il “Ben” non abbia qualche asso nella manica. Ma se lo avesse, perché non l’ha giocato fino a ora, sprecando un mese e mezzo di preziosissimo tempo? Resta quindi in piedi la probabilità, estremamente concreta, che Benasciutti scelga di procedere in solitaria, liquidando le alternative proposte dai suoi stessi soci di minoranza (Ranzani e Mazzoni) e allestendo una squadra dal budget risicato, magari facendo leva su un paio di sponsorizzazioni: una di queste potrebbe essere la G7 Gelati di Bologna, con cui risultano esserci stati dei contatti negli ultimi giorni.