BOMBER COZZOLINO SI PRESENTA: FERRARA E’ UNA PIAZZA CON UN PUBBLICO APPASSIONATO. FAREMO BENE

Giuseppe Cozzolino, attaccante di San Gennaro Vesuviano (NA), nato il 12 luglio 1985, un metro e ottanta centimetri per settantadue chili è giunto questa mattina a Ferrara accompagnato dalla propria fidanzata per partecipare alla conferenza stampa di presentazione dei nuovi acquisti della S.P.A.L. che, oltre all’ex Pro Patria ha visto come protagonisti Di Quinzio, Falcier e Fantoni. E’ stato tra i primi ad arrivare nei pressi dei cancelli dello stadio Paolo Mazza di Ferrara perché partito in mattinata da Nola (NA) dove vive e dove ha fatto immediatamente ritorno al termine della conferenza stampa. Sarà a Ferrara da lunedì 22 luglio, giorno fissato per il raduno della squadra. Arriva a titolo definitivo dalla Pro Patria e ha firmato un contratto biennale.
In attesa della presentazione osserva da fuori la Curva Ovest e parla con la fidanzata. Un buon momento per far due chiacchiere. Sorriso, saluto e stretta di mano, non si può non notare il tatuaggio sul braccio sinistro. Poi bando alle chiacchiere il discorso si fa subito serio: Giuseppe Cozzolino ha scelto la S.P.A.L. e la Seconda divisione, che l’anno scorso anno ha vinto con la maglia dei bustocchi della Pro Patria, un’avventura che ricorda così: “Nelle ultime due stagioni ho fatto venti gol alla Pro Patria. Il primo anno abbiamo sfiorato i playoff partendo con 13 punti di penalizzazione. L’anno scorso abbiamo fatto un gran campionato vincendo, ma la cosa che mi ha un po’ colpito è stata che al ritorno della gara che ha sancito la matematica vittoria non c’era nessuno ad accoglierci. Nonostante l’ottimo campionato disputato al massimo venivano a vederci 900 persone. Peccato perché il presidente Vavassori ha speso molto per raggiungere il traguardo della Prima Divisione, ma non c’è stata molta vicinanza delle istituzioni e del pubblico per il calcio un po’ per la vicinanza di Milan, Inter e Atalanta e per quel che riguarda Busto Arsizio il volley. Ho saputo che Ferrara ha un grande pubblico e la società ha dimostrato negli anni serietà. Sono molto motivato sto bene e spero di far bene in coppia con Varricchio”.
Una coppia che sulla carta vale trenta gol. Nel breve scambio di battute Giuseppe Cozzolino, punta (può ricoprire tutti i ruoli del reparto avanzato) che ha militato in serie A con le maglie di Lecce e Chievo dopo gli esordi in C1 al Giulianova dà l’impressione di un attaccante che si nutre in egual misura di gol e motivazioni che solo un pubblico caloroso è in grado di regalare. “Quest’anno in Prima Divisione senza retrocessioni non ci sarebbero stati stimoli. Quella di Ferrara è invece una sfida importante. Ci sarà da lottare”.
Giuseppe Cozzolino è un giocatore di temperamento, lo si capisce dal primo impatto e dovrà dimostrarlo sul campo. Ma non è vulcanico per esser nato alle falde del Vesuvio come è stato fatto notare in maniera semplicistica in conferenza stampa. E’ un ragazzo di ventotto anni che non vede l’ora di mettersi in gioco in questa piazza, che alle parole preferisce i fatti e che entrando sul prato del Mazza, dopo la presentazione, per le foto di rito, manda già la mente ad un’esultanza sotto la Ovest. Il presidente Mattioli si è sbilanciato su di lui: “Cozzolino è un lusso per Ferrara, è un giocatore importante, la città si innamorerà di lui”. Lo stesso garantisce di non essere più il Cozzolino dell’espulsione di quel Como-Spal di qualche anno fa, (a Como tra l’altro ha segnato 13 gol in C1 ndr) e di aver messo la testa definitivamente a posto, come si dice, trovando la tanto ricercata continuità. Giuseppe ringrazia il presidente per le parole spese e resta affascinato da Mattioli: “Si vede che è emozionatissimo. Un presidente che riesce a guidare la squadra per cui fa il tifo fin da bambino. Credo sia il massimo. Ha un entusiasmo contagioso. Sono lusingato per le parole che ha detto sul mio conto, sono contento perché ho maggiori responsabilità. Mi impegnerò al massimo per ripagare la fiducia della società. Giocatore di temperamento? All’inizio della carriera era visto come un difetto col passare degli anni sono maturato molto e ora utilizzo la grinta e la voglia di far bene in maniera corretta e i risultati sul campo si vedono”. Mattioli dice che ci innamoreremo di lui? Noi, una mezza cotta per lui già ce l’abbiamo.

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