LAZZARI, IL TUTTOFARE DELLA FASCIA DESTRA SECONDO LA FILOSOFIA DI MATTIOLI: LAVORO, UMILTA’ E CORAGGIO

Manuel Lazzari è uno dei giocatori in grado di impersonare al meglio la cosiddetta “filosofia Mattioli” ovvero lavoro e umiltà, unendo allo stesso tempo le caratteristiche tecniche richieste dal direttore Vagnati cioè giovane di valore con capacità di adattarsi in più ruoli. Vent’anni ancora da compiere (è nato a Valdagno in provincia di Vicenza il 29 novembre del 1993), l’esterno destro di centrocampo, un metro e settantaquattro centimetri d’altezza per sessanta nova chili, vanta già 86 presenze tra Serie D (2010/11 Montecchio Maggiore 29 presenze ed 1 gol, 2011/12 al Delta Porto Tolle con 33 presenze e 3 gol) e Seconda divisione (24 presenze con la Giacomense).
Dalla Giacomense alla S.P.A.L., dalle aspettative di una piazza come Masi San Giacomo al pubblico del Paolo Mazza, Manuel Lazzari è tanto lusingato quanto elettrizzato dalle opportunità della prossima stagione agonistica: “Sono contento. Il presidente, il direttore Vagnati e il mister sono bravissime persone e molto competenti. Meritano un’occasione di questo tipo. La serietà della società è risaputa. Il trasferimento della squadra a Ferrara è un grande passo, ma per fare questa scelta vuol dire che dietro c’è un progetto importante”.
“Ci sarà una pressione maggiore? E’ un salto di qualità che anche noi giocatori siamo chiamati a fare. Con il Delta Porto Tolle avevamo un buon seguito in casa in alcune occasioni c’erano duemila persone. L’anno scorso, nonostante il buon campionato, non avevamo pubblico. Quest’anno il pubblico della S.P.A.L. farà uno strano effetto. E’ una tifoseria più esigente, noi speriamo di accontentarli e farli divertire. L’obiettivo è mantenere la categoria. Gli stimoli per la nuova avventura ci sono. La S.P.A.L. è davvero tanta roba!”.
Lazzari, che ha terminato l’istituto professionale in meccanica, ha incominciato a tirare i primi calci nel paese di Trissino, nel vicentino, dove vive con la madre e il padre entrambi operai e la sorella e dove più del calcio va di moda l’hockey su pista. A dodici anni passa nel settore giovanile del Vicenza dove resta fino agli Allievi Nazionali, poi passa al Montecchio. Con la squadra vicentina si aggiudica il campionato con gli Allievi Nazionali e la stagione successiva (2010/11) è il presidente Romano Aleardi a volerlo, giovanissimo, in prima squadra. Il suo primo e unico gol nella prima stagione con i “grandi” nemmeno diciassettenne, una botta di destra dai venticinque metri che vale tre punti contro l’Union Quinto e titoloni dei giornali che lui stesso smorza. “Il Giornale di Vicenza mi aveva definito El Niño Maravilla castellano, paragonandomi ad Aléxis Sanchez. Ma non sono un giocatore di fantasia e offensivo come il cileno. Corro su e giù sulla fascia, sono bravo nel dribbling, ma faccio bene sia la fase offensiva, sia quella difensiva. Se proprio vogliamo trovare un giocatore di riferimento direi Maggio del Napoli”. Dopo la buona stagione d’esordio il suo procuratore, Andrea Margenta, entra in contatto con l’ambizioso Delta Porto Tolle. Trentatré presenze e tre gol alla corte di mister Fabrizio Zuccarin nella stagione in cui i portotollesi chiudono al secondo posto alle spalle dell’Unione Venezia.
L’addio ai portotollesi lascia qualche strascico con Zuccarin che si aspettava di poter contare sulle prestazioni del giovane vicentino e invece, a pochi giorni dalla chiusura del mercato, Lazzari passa alla Giacomense. “Fino all’ultimo minuto avevo detto che sarei rimasto. Tuttavia ero stato chiaro con la società. Nel caso ci fosse stata la possibilità di passare tra i professionisti avrei lasciato il Delta. Così arriva la Giacomense e si avvera il mio sogno cioè passare tra i professionisti”. La prima stagione fra i professionisti si conclude con ventiquattro gettoni di presenza. Fa di tutto, dalla mezzala in un 433, il terzino destro o l’esterno destro di centrocampo con il 442 con mister Gallo, poi con l’arrivo di Leo Rossi trova maggior spazio e spesso viene impiegato nel 433 come attaccante esterno. “Forse Gallo mi vedeva di meno rispetto a mister Rossi. Però sono riuscito a ritagliarmi lo spazio giusto. In competizione con Jurgen Pandiani? No, siamo amici. Trovare lui e gli altri sei, sette ragazzi che ci saranno anche quest’anno è stato importante per ambientarsi più facilmente tra i professionisti, perché la Giacomense era una squadra con molti giovani. Gli arrivi di Cozzolino e Di Quinzio? Grandissimi acquisti. Cozzolino è un attaccante molto forte e l’anno scorso è stato nostro avversario. Di Quinzio l’anno scorso era in Prima Divisione è un acquisto importante”. Manuel Lazzari non vede l’ora di incominciare la nuova stagione e in attesa del raduno di lunedì 22 luglio ha trascorso l’estate al mare tenendosi in forma più con la corsa che con il solo calcetto. Ancora settantadue ore poi, anche il motorino di Valdagno inizierà a macinare chilometri con la maglia biancazzurra.

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