Ancora una volta ci si ritrova a discutere piuttosto animatamente di quanto fatto dalla SPAL nella finestra di mercato invernale. La redazione de LoSpallino.com non fa eccezione, per cui ecco di seguito la varietà dei punti di vista di chi collabora quotidianamente con la testata. Negli ultimi tre anni (2020, 2021, 2022) non sono mancati giudizi che in seguito si sono rivelati tendenzialmente infelici, ma ehi, il calciomercato è indecifrabile e in fondo chi è che non sbaglia mai?
Media di redazione: 6,19 – L’operazione Nainggolan viene generalmente considerata sensazionale per gli standard della B, anche se si porta dietro delle controindicazioni. Bene anche la permanenza di La Mantia e la plusvalenza fatta grazie a Esposito. Restano perplessità sull’epilogo della trattativa per Kargbo e sul mancato arrivo di elementi di maggior valore in alcune aree considerate un po’ carenti.
A. ORLANDIN – 7 meno
Punti forti: Arriveranno senz’altro accuse di eccessivo entusiasmo filo-societario, ma proviamo a guardare ai fatti. Sono rimasti La Mantia e Tripaldelli: non era scontato, perché le offerte – anche buone, soprattutto nel primo caso – c’erano. I due magari non hanno reso secondo le aspettative e per il loro effettivo potenziale, ma sono considerati asset importanti dalla società. È stata fatta una sostanziosa plusvalenza con Esposito per puntare su Prati – anche per dare ulteriore ossigeno al bilancio – e per ora tutte le parti coinvolte sono felici. Nainggolan era un nome che ci si poteva solo sognare e anche se lontano dagli standard dei giorni migliori porterà quella cattiveria agonistica che spesso è sembrata mancare. Giusto dare fiducia piena a Peda e Dalle Mura, anche se il secondo non è di proprietà; giusto anche dare a Thiam un’occasione di mettersi alla prova in un contesto difficile ed esigente come quello di Foggia.
Punti deboli: Gli eventi dell’ultimo anno, sessione di gennaio 2023 compresa, suggeriscono come all’interno della società convivano, non si sa quanto armoniosamente, diverse visioni di calcio e di gestione sportiva. Si pensi anche solo a quanto accaduto col mancato arrivo di Buchel, col tira-e-molla che ha coinvolto La Mantia e infine il fallimento della trattativa per Kargbo. Di norma in serie B certi risultati si ottengono con la costruzione di un percorso più o meno coerente nel tempo, ma senza continuità nell’area tecnica e con continue conversioni a U (es.: Venturato/De Rossi) tutto rischia di rimanere fine a se stesso e produrre campionati mediocri e sofferti. Non certo ciò a cui ambisce Tacopina.
L. BISCUOLA – voto 6
Punti di forza: In ordine non casuale: si è venduto Esposito a buone cifre, La Mantia è rimasto e sono stati aggregati due giocatori di qualità, in particolare Nainggolan che può contribuire a entusiasmare il pubblico con le sue giocate e la sua personalità.
Punti deboli: Il mercato invernale si chiama di riparazione perché serve appunto a sistemare i difetti di quello estivo. Questa cosa non è successa, o è accaduta solo parzialmente. Molto male il mancato arrivo di Kargbo e di un difensore che senz’altro avrebbe fatto comodo per salvare la pelle.
C. FELISATTI – voto 6,5
Punti di forza: L’arrivo di Naninggolan è un misto di romanticismo, mercato alla Football Manager e mossa da vecchi volponi della coppia Tacopina-De Rossi, che hanno fatto leva sul rapporto tra il tecnico e il giocatore per mettere a segno un colpo che se rispetterà le attese faciliterà di gran lunga la corsa salvezza della SPAL. Perché è questo il principale obiettivo al momento. Il belga ha parzialmente riacceso l’entusiasmo, sta a De Rossi trovare il modo di cavalcarlo. In avanti è arrivato anche Fetfatzidis, che già all’esordio ha mostrato di saper rimescolare le carte in tavola ed è proprio alla voce imprevedibilità che la squadra fino a questo momento ha peccato in maniera evidente. L’acquisto più importante potrebbe essere la permanenza di La Mantia, che deve assolutamente ritrovare la strada del gol per scrollarsi di dosso polvere e voci di mercato. A centrocampo la cessione di Esposito ha consentito alla società di incassare una buona somma, ma soprattutto lascia spazio al definitivo inserimento di Prati, che ha già fatto vedere parte del suo repertorio. Ed è un 2003. Bene anche le cessioni: Proia era un’evidente zavorra nel progetto dopo l’esonero di Venturato, mentre per Thiam e Finotto lo spazio era poco sin da inizio campionato quindi è stato giusto lasciarli andare.
Punti deboli: In porta è arrivato Brazao, illustre sconosciuto proveniente dall’Inter. Potrebbe non essere lui il vice Alfonso se dovesse servire esperienza tra i pali. In difesa manca un centrale dall’affidabilità certificata, ma numericamente il reparto è a posto. Kargbo sfumato all’ultimo trasmette delusioni, ma siamo sicuri che sarebbe servito veramente a cambiare volto alla squadra? Se fosse arrivata qualche offerta allettante per Zanellato, Maistro e Murgia si parlerebbe di un mercato da 8, mentre Lupo esce nettamente ridimensionato dalla finestra di mercato, perché gli è stata tolta autonomia. Ma d’altra parte il cambio in panchina deciso da Tacopina ha sconfessato il disegno tecnico di inizio stagione e questo ha reso difficile la vita del direttore.
A. MAINI – voto 6
Punti forti: L’arrivo di un giocatore che ha sempre militato in serie A come Nainggolan non può essere ignorato per la qualità e l’esperienza che porterà a questa squadra. La SPAL è anche riuscita a prendere un giocatore come Fetfatzidis che nel 3421 di mister De Rossi, per la sua rapidità, può diventare vitale come l’acqua nel deserto. Inoltre va elogiato il modo in cui la società è riuscita a sfruttare l’occasione per guadagnare dalla cessione di Esposito che, come Seck un anno prima, per ora probabilmente è stato valutato più per il suo potenziale che per quanto effettivamente dimostrato.
Punti deboli: Rimangono diverse incognite. Le condizione fisiche di Nainggolan e Fetfatzidis non possono rappresentare delle certezze viste le ultime esperienze di entrambi. Nainggolan quasi sicuramente sarà schierato nei due trequartisti alle spalle di Moncini o La Mantia, ma resta qualche perplessità sul fatto che la SPAL avesse bisogno davvero delle sue caratteristiche in quel ruolo rispetto a quelle di un Fetfatzidis o di un Kargbo. Prati come erede di Esposito è sicuramente un prospetto di buon avvenire, ma probabilmente per la sua crescita sarebbe stato ideale un elemento di esperienza al suo fianco, con Zanellato e Murgia che non hanno mai convinto completamente. In ultimo, la poca chiarezza per tutto il mese di gennaio sul futuro di La Mantia rischia di avere ripercussioni sul rendimento dell’attaccante ex Empoli.
F. MATTIOLI – voto 6 meno
Punti forti: La cessione di Esposito è stata ottima, così come il colpaccio Nainggolan che alza il voto. Però le operazioni finite con lo stravolgere le scelte tecniche estive lasciano la sensazione di confusione.
Punti deboli: La trattativa saltata per Kargbo è un peccato. Manca un difensore e probabilmente un centrocampista.
P. MATARAZZO – voto 6
Punti forti: Radja Nainggolan in B vale 10 in pagella. Fiducia nelle relazioni umane e in mister Semplici che ne parla solo bene. Il Ninja è qui per dare una mano all’amico De Rossi. Nella scorsa stagione il Cosenza si è salvato riproponendo Larrivey (non un fenomeno) dopo un decennio in giro per il mondo e Giuseppe Rossi a mezzo servizio ha contribuito alla salvezza della SPAL. Nainggolan non sarà da meno. Fetfatzidis porta imprevedibilità in avanti. Bene la cessione di Esposito e la partenza temporanea di uno scontento Thiam. La permanenza di La Mantia è da considerare un aspetto positivo (motivazioni permettendo).
Punti deboli: Scarna l’offerta della piattaforma SerieBCalciomercato. Sul canale SPAL disponibili fino al 31 gennaio: “Addio La Mantia, ciao Kargbo”, “Scambi: Bidaoui-Maistro, Foulon-Tripaldelli”, “Il ritorno di Pepito”. Tutte trappole della rete. La SPAL 2022-2023? Ci si capisce poco. Cittadellizzazione sconfessata, squadra in lotta per la salvezza e zio Joe che parla del sogno vincere i playoff (l’entusiasmo immotivato di Sorrentino). Lupo non chiude su Kargbo e spera di appuntarsi al petto il lancio di Prati, il tutto tra un colpo scelto dal mister (Nainggolan) e un probabile ritorno voluto dal presidente (Rossi). Per la salvezza forse potrà bastare questa rosa, per altro occorre un difensore integro di categoria, un centrocampista con più verve della coppia zanellato-Murgia, ritrovare Maistro e La Mantia delle prime giornate. Mica poco.
R. RIZZO – voto 5,5
Punti forti: Dei tre nuovi arrivi il prospetto più interessante e funzionale può essere Fetfatzidis, un giocatore con caratteristiche importanti che mancavano nella rosa di questa SPAL. Tuttavia, più che per gli acquisti, il mercato di gennaio é stato condotto in maniera soddisfacente dal punto di vista delle uscite. La cessione di Esposito è stata capitalizzata come meglio non si poteva; Proia a Ferrara è stato un fantasma e Finotto non poteva più dare nulla alla causa spallina, al pari del secondo portiere Demba Thiam. Giusto liberarsi di loro senza rimpianti, dopo varie occasioni sprecate. Ottimo anche aver trattenuto La Mantia, nonostante la sua depressione sotto porta e l’attuale ruolo di riserva. La punta è uno dei migliori nel ruolo in tutta la serie B: se verrà recuperato a livello mentale potrà tornare ad essere decisivo.
Punti deboli: L’acquisto di Nainggolan sembra all’apparenza l’ennesima operazione per aumentare la risonanza mediatica sulla SPAL, con la speranza che ne tragga beneficio anche la parte tecnica. Il curriculum del Ninja sicuramente è di un’altra categoria, ma il belga è fermo da metà ottobre e bisognerà vedere se riuscirà ad adattarsi allo spirito della serie B. Restano poi troppi punti interrogativi irrisolti: manca un centrocampista che possa abbinare qualità e quantità nel mezzo; la fascia sinistra è sempre un tasto dolente e davanti si cercava una punta (Kargbo) con caratteristiche ben precise per quello che richiedeva l’allenatore. In nessuna di queste zone è stata trovata un’alternativa rispetto alle attuali opzioni in organico.
E. BARONI – voto 6,5
Punti forti: La cessione di Esposito è stata capitalizzata al meglio e permette di dare maggiore spazio al 2003 Prati. Giusto concentrarsi su innesti da centrocampo in su con le qualità di Fetfatzidis e Nainggolan. L’arrivo del belga è un vero colpo da fantacalcio che farà la differenza tecnicamente e anche mentalmente su tutto l’ambiente. Per il resto Fabio Lupo ha dovuto lavorare per far somigliare di più l’organico alle idee di De Rossi: via Proia, Finotto e Thiam che non avrebbero trovato spazio, senza dimenticare che Valzania ora potrebbe tornare a fare il centrocampista centrale. La resistenza alla cessione di La Mantia è un bonus, sarebbe stato un vero peccato dare via una delle migliori punte del campionato, anche se per DDR non lo considera un titolare.
Punti deboli: Su tutti il mancato arrivo di Kargbo che avrebbe coperto le spalle ulteriormente dietro le punte e avrebbe offerto al mister un tipo di giocatore di cui lui stesso ha detto di aver bisogno. Più in generale, anche se questo aspetto è forzato dalle dinamiche di mercato generali, l’attesa fino all’ultimo minuto disponibile per gli ultimi rinforzi. Si è così persa l’occasione di poter virare su un altro giocatore per avere in rosa un’alternativa in più (a centrocampo o in attacco).
G. R. LUPI – voto 6,5
Punti forti: Sono arrivati due giocatori (Nainggolan e Fetfatzidis) che se in forma e motivati mentalmente possono davvero far fare alla squadra un salto di qualità significativo. Il Ninja in particolar modo può essere, se lo vuole, un esempio e uno stimolo per i più giovani. Sul fronte cessioni la squadra non si è indebolita e i dirigenti sono stati bravi a resistere agli assalti per La Mantia. Bene anche la permanenza di Tripaldelli: quello del terzino sinistro è un ruolo delicato e interpreti bravi in categoria non ce ne sono tanti.
Punti deboli: Se un Fetfatzidis fuori forma potrebbe essere tranquillamente fatto sedere in panchina, con Nainggolan il discorso è più complicato. Visto il suo status e il suo costo se il centrocampista dovesse faticare a ingranare ecco che il suo malumore potrebbe danneggiare in modo decisivo la squadra. Ma d’altronde le scommesse hanno sempre un rovescio della medaglia.
L. ARMARI – voto 6
Punti forti: Sulla carta è un mercato di riparazione buono soprattutto in relazione alla situazione attuale del calcio italiano. Sono arrivati due giocatori che sono anche due primissime scelte funzionali al progetto tattico di DDR e che di sicuro alzeranno il livello tecnico e caratteriale della squadra.
Punti deboli: Il grande punto interrogativo riguarda la condizione fisica, ma soprattutto la velocità e la capacità di adattamento dei nuovi arrivati al campionato di serie B.
L. TESTONI – voto 6,5
Punti forti: Gli obiettivi minimi sono stati portati a casa. I giocatori in uscita sono stati sostituiti e probabilmente dal punto di vista tecnico la squadra si è rinforzata.
Nainggolan ovviamente è il colpo a effetto, ma anche una scommessa. A centrocampo serviva un giocatore carismatico e grintoso e sicuramente il belga lo è. Sempre che sia disposto a mettersi in gioco come se fosse una giovane promessa che deve dimostrare di meritarsi la fiducia concessa.
Punti deboli: Nonostante la fumata nera per Kargbo il rammarico va piuttosto al difensore centrale che non è arrivato. Avere un sostituto affidabile e di esperienza di Meccariello, vista l’età media bassa degli altri interpreti, sarebbe stato l’ideale.
G. POZZATI – voto 6
Punti forti: Nonostante gli alti e bassi degli ultimi mesi la grande fiducia nel mister è confermata dall’arrivo di Nainggolan: oltre ad avere un grande rapporto con De Rossi, il Ninja è l’elemento che mancava in avanti per dare linfa ad un reparto che ultimamente faticava ad ingranare. Con un rendimento costante farà sicuramente la differenza, perché le sue doti tecniche sono fuori discussione e in serie B non ha eguali. Altri punti a favore: la permanenza di La Mantia e l’acquisto di Fetfatzidis.
Punti deboli: Salta all’occhio la partenza di Esposito, che forse era inevitabile ma lascia un po’ di amarezza rispetto alle altre cessioni. Salvatore non era solo il capitano, ma anche un ragazzo promettente e carismatico che forse avrebbe potuto ritrovare la forma di inizio campionato ed essere più determinante alla SPAL in serie B di quanto non lo possa essere allo Spezia nella massima serie (almeno per ora). Un peccato il mancato ingaggio di Kargbo (poteva essere un profilo interessante che avrebbe dato al mister qualche opzione in più in attacco), mentre Brazao rimane un’incognita che si spera possa diventare la valida alternativa ad Alfonso nei momenti di necessità.
R. CONDARCURI – voto 6,5
Punti forti: Impossibile non partire da Nainggolan. Se sotto il profilo comportamentale c’è l’amico DDR a fare da garante, sotto quello tecnico il Ninja è un giocatore che in questa categoria può davvero vincere le partite da solo se ne ha voglia. Non solo: la SPAL con Radja guadagna in carattere e credibilità agli occhi degli avversari. Fetfatzidis è più da valutare, ma i dieci minuti di Cagliari fanno ben sperare e uno come lui mancava. Finotto non era più utile, Esposito voleva la serie A e si è riusciti a fare un buon affare, soprattutto perché un Prati così non lo farà rimpiangere. Il vero acquisto può essere la permanenza di La Mantia che rimane – nonostante tutto – uno dei migliori attaccanti della categoria: ora starà a lui e al mister far funzionare la relazione. Un difensore extra poteva fare comodo, ma con quattro titolari per tre ruoli (più Arena) la SPAL è comunque coperta e può continuare nella valorizzazione di un asset come Peda.
Punti deboli: La cessione di Proia (per quanto inevitabile viste le prestazioni) lascia un po’ quel senso di incongruenza rispetto al progetto partito in estate, che in gran parte si spiega con il cambio di guida tecnica. Ok Thiam in prestito per dargli minutaggio, ma le condizioni precarie di Brazao fanno ancora più sperare che ad Alfonso non venga nemmeno un raffreddore. La grande pecca è Kargbo: le sue caratteristiche avrebbero fatto parecchio comodo, ora toccherà a Rauti o Rabbi (i più simili) darsi da fare, anche se i due posti sulla trequarti (dove c’è da recuperare un irriconoscibile Maistro) difficilmente li vedranno protagonisti. Rimane la sensazione, ormai frequente negli ultimi anni, che si potesse davvero chiudere prima, senza dover per forza aspettare l’ultimo minuto dell’ultimo giorno di calciomercato.