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Alla vigilia di Lazio-SPAL, match d’esordio nella massima serie dopo 49 anni d’attesa, Leonardo Semplici incontra la stampa in via Copparo e risponde alle domande con la solita serenità a cui siamo abituati, senza nascondere la voglia di iniziare questo percorso tanto difficile quanto affascinante. Il mister fa il punto sulla situazione infortunati, commenta i possibili movimenti in entrata ed uscita (senza sbilanciarsi troppo) e descrive le sensazioni dell’ambiente prima della partenza per Roma. Di seguito le sue dichiarazioni.

Quali sono le sensazioni in questa vigilia?
“Non vediamo l’ora di partire e dimostrare di meritare questi palcoscenici. Iniziamo subito con la Lazio all’Olimpico e sarà una partita difficile, ma scenderemo in campo con serenità, fiducia e curiosità per capire a che livello è la squadra. Confido nelle nostre qualità: ci possono permettere di disputare una bella gara. Ho detto ai ragazzi che se vogliono restare ad alti livelli devono abituarsi in fretta, perché questi sono gli stadi che ci siamo meritati, in cui ci giocheremo la salvezza. Occorre partire subito nel migliore dei modi, mantenendo sempre grande rispetto per l’avversario, ma senza timore reverenziale e consapevoli delle nostre qualità”.

Facciamo il punto sul mercato: qualche nuovo arrivo è in porto, ma i nomi sulla bocca di tutti negli ultimi giorni sono senz’altro quelli di Antenucci e Borriello. La spaventa aver perso molte pedine di una squadra che ha basato la sua forza sul gruppo?
“Antenucci credo rimanga alla SPAL: ha rinnovato un mese fa il contratto, manifestando l’idea di continuare con noi, e siamo contenti, poi vedremo cosa succederà alla fine del mercato. Ci sono state delle richieste da parte di altri club ed è normale che si debbano prendere in considerazione, ma poi si decide con grande calma insieme alla società. Voi sapete la stima reciproca tra noi e Mirko e la volontà è quella di continuare insieme: è un ragazzo di indubbie qualità tecniche e morali, uno dei nostri capitani ed è importantissimo per il gruppo. Se poi insorgeranno altre esigenze le valuteremo più avanti. Per i possibili arrivi ne so quanto voi, quindi se deve arrivare un giocatore importante ben venga, se poi l’avrò a disposizione già domani meglio. Ad oggi, ci serve un innesto per ruolo: un difensore, un centrocampista ed un attaccante; cercheremo, insieme alla società e guardando al budget, di completare la squadra entro il 31 agosto. Non sono preoccupato per com’è cambiato il gruppo perché sapevamo che per provare a rimanere in questa categoria occorreva cambiare. I giocatori che sono partiti ci hanno dato tantissimo sotto l’aspetto tecnico e morale, però l’esigenza di migliorare la qualità tecnica e la fisicità ci hanno fatto fare altre scelte: tuttavia noi siamo molto grati ai ragazzi che hanno partecipato a queste due promozioni, sono stati eccezionali sotto ogni punto di vista. Adesso siamo in un altra categoria e ci siamo rinforzati: poi, si sa, l’ultima parola spetta al campo”.

Che formazione vedremo domenica sera all’Olimpico? Che partita vi aspetta sotto il profilo tattico-tecnico?
“Stiamo valutando le condizioni di tutti, specie di quelli dotati di una conoscenza migliore di quello che stiamo attuando, ma anche i nuovi arrivi si stanno inserendo bene e lo hanno dimostrato nelle amichevoli: domani, insieme allo staff, sceglieremo i titolari. Dal punto di vista tattico e tecnico sarà una partita difficilissima. Affronteremo una squadra in grande salute e dotata di grande qualità tecnica e fisica, che ha appena vinto la Supercoppa italiana contro la Juventus. Cercheremo di fronteggiarla nel migliore dei modi: sappiamo che quando gioca in casa è molto forte, ma noi andremo a Roma con grande fiducia per dimostrare di poter dare filo da torcere a tutte le squadre che incontreremo, non solo alla Lazio”.

Com’è la situazione infortunati? In quanto tempo sperate di recuperare Meret?
“Non giocheranno Grassi, per un problema muscolare, e Felipe, che ieri ha avuto una distorsione alla caviglia; gli altri giocatori stanno tutti bene e saranno a disposizione domenica. Per quanto riguarda Meret, non so quanto ci vorrà per rivederlo in campo: non conosco i tempi di recupero e spero possa tornare a disposizione tra un mese, ma valuteremo insieme allo staff medico le sue condizioni. Anche Oikonomou non era in perfette condizioni, stiamo ancora decidendo: domattina vedremo le condizioni di ognuno”.

Parliamo di obiettivi: specialisti, bookmakers e giornalisti collocano la SPAL nelle ultime tre posizioni. Secondo lei, rispetto all’anno scorso, la quota salvezza si è alzata?
“Tutti ci mettono tra le possibili retrocesse! Noi cercheremo di smentire sul campo le aspettative di alcune testate giornalistiche che ci danno per spacciati con lavoro, idee e puntando sulle qualità dei ragazzi. Sappiamo che sarà un campionato difficile e ci attendono momenti di grande sofferenza: sotto quest’aspetto sarà fondamentale rimanere uniti e compatti. Inoltre sono convinto che la nostra salvezza dovrà passare attraverso il nostro stadio, il Paolo Mazza. Giocare in casa sarà determinante e mi auguro di sentire la vicinanza non solo della curva, ma di tutti i tifosi, che dovranno essere il nostro dodicesimo uomo in campo per stravolgere le aspettative di tutti.Il nostro obiettivo è chiaro: fare 40 punti. Credo che la quota salvezza della scorsa stagione sia stata una cosa più unica che rara, perché 34 punti sono pochi e quest’anno la quota salirà. Se poi sarà inferiore meglio, ma penso che l’anno scorso sia stato un campionato anomalo sotto questo aspetto e noi dobbiamo prepararci per raggiungere questo traguardo”.

In questa settimana, oltre che delle sfida contro la Lazio, si è parlato troppo di altre cose?
“Qualche polemica c’è stata, ma sinceramente a noi e alla squadra non frega niente. Credo si sia creato un feeling particolare in questi (quasi) tre anni alla SPAL e che il nostro popolo si riconosca in questa società importantissima, che può aver commesso qualche errore, ma ha sempre la consapevolezza di poter fare marcia indietro: non tutte le società sono disposte a farlo e questa credo sia la forza del presidente e della famiglia Colombarini. C’è la voglia da parte di tutti di far si che anche qualche problematica sia dimenticata coi risultati: quando le cose vanno bene tutto va a tacere, in caso contrario un po’ meno. Noi siamo qua per dare delle soddisfazioni che la società, la piazza, i nostri tifosi e noi stessi meritiamo”.



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