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Tra le tante conseguenze di un mercato che non sembra finire mai, c’è anche la possibilità di assistere una presentazione in differita di 15 giorni, come nel caso di Mattia Vitale e Fabio Della Giovanna. I due classe 1997 sono stati gli ultimi due arrivi in ordine di tempo lo scorso 31 agosto, ma solo a due settimane dal loro arrivo sono stati presentati ufficialmente.
Nell’incontro con la stampa i due ragazzi hanno mostrato di avere un tratto comune: entrambi sono determinati a crescere e giocarsi le proprie carte anche a fronte di una concorrenza fatta di giocatori più quotati ed esperti.

Prima di far prendere parola ai diretti interessati, il ds Vagnati ha tracciato l’identikit dei due giocatori: “Mattia (Vitale) è un ragazzo che secondo me ha grandi qualità, gliel’ho detto anche quando ci siamo sentiti. Ha piedi buoni e secondo me deve ancora da trovare la sua collocazione ben definita.  Ma sono convinto che il suo futuro sia da regista, lo sta sperimentando in questi primi allenamenti con Semplici. A 19 anni può già vantare una cinquantina di presenze in B, per cui ha già una discreta esperienza. Starà a lui dimostrare di poter stare all’interno di questo gruppo, mostrando le sue potenzialità. Fabio (Della Giovanna) invece ha fatto tutta la trafila delle giovanili all’Inter e ha giocato un Viareggio da capitano con mister Vecchi. A Terni non ha fatto un’esperienza memorabile, ma con i giovani serve tempo. Penso abbia grandi margini di miglioramento: dovrà imparare molto dal gruppo, poi vedremo il cammino da intraprendere nei prossimi mesi. Ha molta voglia di fare e può darci delle soddisfazioni”.

“Penso che il direttore abbia ragione, – ha detto Vitale – devo ancora esprimere il mio potenziale e posso diventare un mediano davanti alla difesa. Sto sperimentando questo ruolo e mi trovo bene. Come obiettivo personale ho senz’altro quello di migliorare il più possibile, imparando dai compagni. Ero andato a Venezia a luglio, ma poi quando a fine agosto è arrivata la chiamata del direttore non ho potuto rifiutare. Era un’offerta troppo importante”.
Da ragazzo di scuola Juventus, Vitale ha detto di ispirarsi a Claudio Marchisio: “Come lui ho iniziato da mezzala e ora mi sto adattando a un ruolo diverso. Chiaro che lui è un campione e io devo ancora dimostrare tutto, però spero di poter far bene qui con questi compagni che sono molto forti. In allenamento danno tutto, devo solo fare lo stesso e provare a mettere in difficoltà il mister”.
Il centrocampista ha speso due parole anche sulla sua ultima esperienza, al Cesena: “E’ stata una stagione altalenante, in cui ho grandi prestazioni ad altre disastrose. Purtroppo ho avuto difficoltà con i mister (Drago e Camplone, ndr) che non sono mai riusciti a farmi giocare nel mio ruolo. L’anno scorso ho giocato praticamente dappertutto: esterno alto, quinto di centrocampo, trequartista, seconda punta. Ho fatto due o tre partite da mezzala e una o due da mediano. Per il resto la sfortuna ci ha messo del suo, perché la squadra era buona ma i risultati non sono arrivati”.

Anche Della Giovanna ha un ricordo non proprio dolce della sua ultima esperienza, a Terni: “Lì ho avuto un percorso difficile, perché ci sono arrivato con delle aspettative che poi invece non sono state soddisfatte. Poi un infortunio abbastanza grave alla caviglia mi ha tenuto fuori a lungo, ma ora è tutto ok e voglio mettermi alle spalle i brutti momenti. Sono alla SPAL perché voglio crescere sia fisicamente sia tecnicamente e davanti a me ho ottimi esempi da cui prendere spunto. I presupposti per una bella stagione ci sono tutti. Se devo descrivermi vi dico che sono un difensore centrale abbastanza tecnico, capace di impostare, bravo nell’anticipo e in posizionamento. Spero davvero di migliorare tanto in questa squadra. La rosa è molto valida e penso ci si possa togliere delle belle soddisfazioni. Qui ho anche ritrovato Bonazzoli che conosco dai tempi delle giovanili dell’Inter”.
Della Giovanna è particolarmente legato al club meneghino, visto che ha indossato la maglia nerazzurra fin dalla squadra Pulcini: “Sì, sono cresciuto all’Inter e rientrare a San Siro domenica scorsa è stato molto emozionante. Sono contentissimo che il mister mi abbia convocato ed è stato bello ritrovare tante facce che già conoscevo”.



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