A fine gara abbiamo raccolto le impressioni a caldo di due protagonisti della partita, il top scorer del match Michele Benfatto (22 punti) ma anche autore alcune giocate importanti anche in difesa, e il play Mays che di punti ne ha segnati 21 e che ha ricacciato indietro Lucca in uno dei momenti chiave del match.
MICHELE BENFATTO
Michele, grande prestazione di squadra, ma nel tuo caso anche personale.
“Sì, siamo contenti perché abbiamo subito preso il ritmo giusto. Adesso abbiamo cinque partite contro squadre di prima fascia. Non è stato facile, perché ce l’hanno fatta sudare fino alla fine. Era importante iniziare bene. Rispetto alla mia prestazione personale sono molto soddisfatto, anche un po’ stupito, visto che durante gli allenamenti e l’amichevole ero un po’ a corto di fiato. Si vede che l’adrenalina della partita non mi ha fatto sentire la fatica”.
Durante la partita c’è stato un momento difficile che siete riusciti a gestire con grande maturità.
“Lì c’era veramente il rischio di sfaldarci e di finire per perdere la partita. Invece siamo stati bravi, anche grazie ad alcune indicazioni del coach che ci ha sistemati sulla difesa del pick and roll che ci ha permesso di chiudere bene”.
Pronti via, avete segnato un parziale di 6 a 0.
“Era la prima in casa, ci siamo allenati per un mese e mezzo e c’era grande voglia di scendere in campo. Tutti volevamo fare bene per dimostrare cosa sappiamo fare. Ora guardiamo a Matera per fare bene anche lì”.
Tra l’altro questa vittoria e lo spettacolo che si è visto permetterà di avere ancora più gente al palazzo, malgrado oggi ci fossero più di 1500 persone.
“Speriamo, è sempre bello giocare in un palazzetto pieno. Mi auguro che vincendo anche le prossime possa venire sempre più gente per caricarci”.
JULIUS MAYS
Sensazioni di oggi dopo la prima partita stagionale?
“Sono molto felice di aver iniziato finalmente il campionato, quello di oggi è stato un match di intensità decisamente elevata. Abbiamo ancora molti aspetti da migliorare, ma ci stiamo lavorando.
Cosa ha provato dopo la tripla che ha tagliato le gambe alla rimonta di Lucca, sentendo l’urlo del palazzetto?
“Mi ha fatto sentire bene, mi piace poter prendere in mano la squadra nei momenti difficili della partita. In quel momento me la sentivo e sapevo di poter fare canestro. Non è comunque mia intenzione prendere sempre questo tiro, essendo ben consapevole che posso costruirmelo da solo, ma posso anche giocare per costruire quello di un compagno meglio piazzato se la difesa su di me è molto aggressiva”.
Oggi la squadra ha giocato bene, ma dimostra comunque ampi margini di miglioramento, visto che alcuni giocatori hanno giocato al di sotto delle proprie possibilità.
“Non tutti i giocatori possono giocare sempre bene e la squadra deve essere brava a compensare se qualche giocatore non è in giornata. È proprio questo il concetto di squadra. Oggi ho giocato bene come lo ha fatto Jennings, ma non è detto che la prossima partita vada allo stesso modo, e ci dovrà essere qualcuno che prenda in mano la situazione affinché si possa raggiungere il risultato”.
Stasera al palazzetto c’erano quasi 1.500 persone, tra di loro anche la tua famiglia.
“Esatto, per me è stato fondamentale il loro arrivo. Adesso riesco a focalizzarmi al meglio sul basket, grazie ad una rinnovata tranquillità, e anche la qualità del mio gioco ne ha risentito positivamente”.