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Si può dire che Walter Mattioli sia rientrato da Milano con qualche cruccio in più. Lunedì scorso si è infatti tenuto il direttivo di Lega Pro che ha introdotto le principali novità dei campionati 2014-2015, comprese le norme di iscrizione. Tra queste anche la tolleranza zero in materia di stadi. In sostanza dalla Lega è giunto un ultimatum: stadi pienamente in regola oppure niente iscrizione. Il tempo delle deroghe insomma pare finito, e Mattioli ha espresso preoccupazione per la situazione del Paolo Mazza. Il presidente ha infatti sottolineato l’inadeguatezza dell’impianto di illuminazione dello stadio, problema già sorto nel 2011 con la gestione Butelli. I criteri infrastrutturali per la Lega Pro infatti prevedono dei riflettori in grado di produrre un valore di illuminamento verticale medio pari o superiore a 500 Lux  in tutte le direzioni, allo scopo di fornire luce a sufficienza per le riprese televisive Rai e degli operatori che in futuro trasmetteranno le gare del campionato.

Essendo il Paolo Mazza un impianto comunale, la spesa di adeguamento spetterebbe allo stesso Comune di Ferrara. Mattioli però ha posto un dubbio: sarà in grado l’amministrazione di reperire i fondi e avviare i lavori in tempo per il prossimo campionato? Se così non fosse dovrebbe essere l’attuale proprietà della SPAL a farsi carico della spesa, con conseguenze dirette facilmente intuibili in ambito sportivo. D’altra parte i lavori – nella migliore delle ipotesi – costerebbero 300mila euro, soldi che se sottratti dal budget per acquisti e ingaggi finirebbero col colpire sensibilmente la competitività della squadra. Una prospettiva che ha immediatamente e inevitabilmente agitato i tifosi spallini.

Tuttavia nel pomeriggio di mercoledì l’assessore allo sport Luciano Masieri ha rassicurato tutti attraverso delle dichiarazioni rese ad Alessandro Sovrani di Telestense: “Siamo attenti alla questione, con il sindaco abbiamo incaricato i nostri uffici competenti di valutare come intervenire, ovviamente in accordo con la società biancazzurra. Esistono due strade: la prima prevederebbe unicamente la sostituzione delle attuali lampade con più moderni illuminatori a led, che abbasserebbero notevolmente i consumi di energia elettrica ed anche i costi per rispondere ai parametri imposti dalla Lega. Diciamo che l’operazione comporterebbe un impegno di circa 300mila euro. C’è da verificare però la solidità delle torri. Se in merito dovesse, arrivare, effettuate le opportune perizie, una risposta positiva, questa potrebbe essere forse la strada migliore. In caso contrario si dovrebbe adottare il provvedimento drastico ed economicamente più impegnativo (500mila euro circa), dell’abbattimento del vecchio impianto, che andrebbe integralmente sostituito. Con la proprietà della SPAL, con la quale siamo in costante contatto, stiamo cercando di capire se sia più opportuno essere noi, come Comune, ad incaricarci di tutta l’operazione finanziaria e logistica, oppure, anche per abbreviare i tempi, lasciare a Colombarini e soci il compito di procedere con i lavori. Certamente sarà necessaria una gara di appalto per l’assegnazione degli stessi alla ditta che presenterà la migliore offerta. Tutte le spese saranno a carico del Comune eventualmente potrebbe esserci un’anticipazione da parte della SPAL, che avrebbe tutte le garanzie per poi ottenere i relativi rimborsi per l’intero esborso. Voglio rassicurare tutti i ferraresi il Mazza avrà tutte le carte in regola per consentire alla Spal di iscriversi regolarmente al prossimo campionato”.



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