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Ufficialmente manca ancora il sì del nuovo mister biancazzurro. Si vive in attesa di novità da quel di Pontedera che non arriveranno, questo è sicuro, prima di domani, quando dovrebbe esserci un contatto tra Vagnati e l’allenatore toscano. Questa sera, intanto, c’è stato l’atteso summit tra Giovannini e Indiani con il diesse dei toscani che pare aver rilanciato addirittura con un triennale pur di trattenere il tecnico di Certaldo nella città della Piaggio. Si riparleranno, probabilmente e questa volta con la proprietà presente: la SPAL aspetta il mister e, entro la settimana – già venerdì probabilmente – qualcosa di più si saprà.
Le voci di mercato, nel mentre, si intensificano, con i playoff e i playout che volgono al termine. Difesa e attacco, soprattutto, i reparti che in questi giorni sono sotto la lente di ingrandimento: eppure i biancazzurri hanno già Giuseppe Cozzolino sotto contratto, mentre manca ancora la firma del rinnovo capitan Varricchio, capocannoniere di Lega Pro, che non sembra più così scontata come qualche settimana fa.

NOVITA’ IN DIFESA- Dopo Dario Alberto Polverini, difensore centrale classe 1987 in forza alla Pro Patria, spunta il nome di Leonardo Massoni, coetaneo e pari ruolo del bustocco. Con i suoi 194 centimetri, Massoni, nato a Pietrasanta (LU) il 17 febbraio del 1987, ha militato nelle ultime due stagioni a Perugia, conquistando la promozione in B. Leonardo Massoni inizia la sua carriera con tre campionati a Viareggio tra Seconda e Prima Divisione con nel mezzo un’esperienza a Verona in Prima Divisione. Già vicinissimo alla SPAL nell’estate del 2011 proprio quell’anno è protagonista con la maglia della Virtus Lanciano in Prima Divisione, un campionato che gli vale la chiamata in B del Sassuolo dove però non scenderà mai in campo con la maglia neroverde passando al Perugia nel mercato invernale. A Perugia il diesse Roberto Goretti lo presenta come la vera e propria ciliegina sulla torta del calciomercato umbro con tanto di referenze di mister Gautieri. Leonardo Massoni, descritto come un ragazzo serio ed educato e di grandi valori, ha ben impressionato nella prima stagione al Renato Curi con Andrea Camplone in panca (con lui in squadra anche Giani e l’ormai ex spallino Lebran). In questa stagione pur disputando 24 partite (condite da una rete) e iniziando l’anno da titolare nel 4-3-3 di Camplone, ha poi finito per trovare meno spazio nel 3-5-2 dove la sua stazza non lo ha aiutato, incappando poi in alcuni errori che lo hanno relegato in tribuna nelle ultime gare. Massoni sicuramente lascerà Perugia: che possa mettere la sua esperienza, i suoi centimetri e la sua voglia di riscatto a disposizione della causa biancazzurra?

ATTACCO VIRDIS- Un eventuale arrivo di Paolo Indiani porta al sogno di rivedere in biancazzurro la coppia Grassi-Arrighini che ha fatto miracoli a Pontedera. Difficile per Arrighini appetito anche in B, mentre Grassi potrebbe seguire il suo mentore nonostante il contratto con la Salernitana. Viene fuori così il nome di Francesco Virdis, prima punta nata a Ozieri (SS) il 16 gennaio del 1985. Forte di testa e abilità da rapinatore d’area di rigore le qualità associate all’attaccante sardo che ha saputo ritrovarsi dopo un periodo buio. Dopo la trafila nelle giovanili della Sampdoria esordio con il botto nei primi anni in prestito al Montevarchi (9 reti in 28 gare –Seconda Divisione) e al Chieti (12 gol in 33 partite in Prima Divisione) così da meritare la chance in B. Tra Cesena e Modena al primo anno colleziona solo due reti. Finirà col perdersi senza trovare la via del gol con Ravenna e Pescara, qualche sussulto a Legnano e Foligno, ma ben poca cosa rispetto alla carriera che lasciava intravedere agli esordi. Qualche infortunio di troppo e soprattutto gli errori dei trasferimenti nella sessione invernale. Sono queste le cause del malessere dell’attaccante, che riparte dalla Sardegna, dalla sua terra, e dalla realtà di una borgata cagliaritana il Progetto Calcio Sant’Elia che trascina con i suo 20 gol. Il rilancio a 27 anni arriva a Savona dove tra Seconda e Prima Divisione in due anni colleziona 39 reti. Virdis è svincolato e sta aspettando di capire quale sia il futuro migliore: ha appena rifiutato Mantova (dove tra l’altro ha detto no anche mister Vecchi).

LINEA VERDE PRIMAVERA- La Spal, in attesa di potenziare il settore giovanile e lanciare i propri giovani, punterebbe anche alla partnership con alcuni club di serie A per ottenere il prestito di qualche buon elemento. La dirigenza ha buoni rapporti con Inter e Parma (ma anche Fiorentina, Juventus, Milan e Roma sono società con cui Walter Mattioli si relaziona volentieri). Quali sono i prospetti più interessanti delle società appena menzionate ovviamente escludendo quelli che hanno già giocato da protagonisti tra A e B? Tra i nerazzurri troviamo Andrea Sala, portiere del 1993, che potrebbe crescere da vice Menegatti dopo esser stato titolare nella Pro Patria della promozione con Cozzolino e Falomi e aver trovato poco spazio alla Ternana in B in questa stagione; in difesa ecco Jacopo Galimberti difensore centrale di 193 cm del 1993 già con due stagioni nei ‘Pro’, lo scorso anno a Gubbio, quest’anno a Monza o Bandini, classe 1994 con 17 presenze alla Reggiana; in mezzo al campo è la volta di Gianmario Gabbianelli, centrocampista dai piedi buoni (è mancino, ndr) classe 1994 con 24 presenze e 1 rete in questa stagione alla Pro Patria in Prima Divisione o Luca Tremolada, classe ’91 che dopo le esperienze di Pisa e Como ha faticato ad imporsi a Varese in B e potrebbe rilanciarsi a Ferrara. In avanti, l’ex bomber biancazzurro Rachid Arma potrebbe parlar bene di Ferrara a Francesco Forte, suo vice sotto la Torre, prima punta del ’93 cresciuto al ‘Candiani’ della Nuova Tor Tre Teste a Roma e poi in nerazzurro con le maglie di Inter e Pisa.
Dalla società gialloblù (che ha già prestato alla SPAL il centrale Lebran) che negli ultimi anni ha creato una rete di squadre satelliti nelle categorie minori (Gubbio, Fondi, Renate, ecc…) o all’estero (ND Gorica), escludendo il talento Alberto Cerri destinato ad altre categorie, potrebbero risultare interessanti prospetti come il difensore centrale Paolo Dametto, 1993, non altissimo (178cm), ma dotato atleticamente, robusto nei contrasti e con senso della posizione con 69 presenze in tre anni tra i ‘pro’ con le maglie di Prato, Lumezzane e Reggiana oppure il lungo centrale di difesa (190cm) Giuseppe Prestia (’93) che dopo la buona stagione a livello individuale ad Ascoli in B ha avuto solo sei occasioni a Crotone. Sempre in B dopo le 4 presenze a Trapani potrebbe tornare a misurarsi in una Lega Pro ambiziosa Cosimo Chiricò (’91) ex fantasista del Lecce e già in orbita SPAL quando vestiva la maglia del Casarano nel 2010. Attenzione anche al terzino sinistro Cristian Dell’Orco (’94) gran prospetto emerso con 25 presenze e due reti nella Feralpi Salò. Infine dalla colonia italica che ha giocato in Slovenia alla ND Gorica i vari Misuraca, Lapadula, Modolo, Favalli, Finocchio e Berardocco (classe ’92, quest’ultimo avrebbe tutti i requisiti per diventare un vice Paro a tutti gli effetti).

Il diesse Vagnati, intanto, aspetta lo squillo decisivo di Paolo Indiani che potrebbe arrivare da un momento all’altro. Solo dopo aver sciolto questo importantissimo nodo decollerà un mercato che si annuncia comunque ricco di colpi di scena ma, assicurano, all’altezza di un campionato tranquillo e senza sofferenze.



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