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Non essendoci alcuno dei nostri inviati fisicamente presenti a Gubbio, ci limitiamo a decretare i Top e Flop dell’incontro del Barbetti.

GUBBIO

Top
LASICKY/LOVISO 6.5 – Il primo, difensore centrale in prestito dal Napoli, è mica per niente Nazionale under 21 della Polonia. Non è molto alto, non un fisico bestiale per intenderci, come si dice, ma in anticipo è sempre puntuale, molto preciso e pulito. Tatticamente fa una bella partita pur dovendo fare i conti con un Fioretti mica tanto comodo. Massimo Loviso, invece, è stato più volte tra i nomi ‘caldi’ per la mediana spallina sin dalla scorsa estate: Paro e Miglietta vinsero, si fa per dire, il ballottaggio con l’ex Bologna che, con grande freddezza, questa sera trasforma il rigore che vale un punto d’oro per il suo Gubbio. Un pallone pesantissimo, quello dagli undici metri, che solo un giocatore della sua esperienza poteva trasformare. Prima, nei restanti ottantatré minuti, c’è da dire, lo si nota più per l’accortezza tattica che la velocità di gamba.

Flop
TUTTI GLI ALTRI 5.5 – “La Povertà è Signora” diceva Francesco d’Assisi che si racconta proprio a Gubbio mitigò un lupo affamato che terrorizzava la città. Più che undici lupi incattiviti e affamati, la squadra dell’esperto Acori, pur generosa, a parte i primi venti minuti del primo tempo e gli ultimi dieci di partita – complice il rosso comminato a Silvestri – non fa grandi cose. Anzi. E’ la squadra più giovane del torneo, ben otto giocatori nati dopo il 1990 in campo, oggi, dal primo minuto con i soli Domini, D’Anna e Loviso ad avere un po’ di esperienza. Senza contare che anche Mancosu e Vettraino, i più talentuosi per intenderci, vanno a corrente alternata. C’è tanta povertà in questa squadra, inutile nasconderlo, che lotterà inesorabilmente per non retrocedere. Se continuerà a essere questa anche dopo il mercato di riparazione.

SPAL

Top
FILIPPINI/FIORETTI/GERMINALE 6.5 – Minuto quindici della ripresa: angolo di Filippini dalla sinistra, Germinale di testa svetta sopra una difesa umbra colpevolmente formato presepe: è il gol dal sapore di vittoria e non è un caso nasca dai giocatori più esperti e smaliziati a disposizione dei biancazzurri. Lode a parte per Fioretti. A Terminator non arrivano palloni degni di nota per gran parte dell’incontro tranne una bella sponda di testa di Germinale nel primo tempo: lui, da grande bomber, si gira e tira a botta sicura. Fuori di un nulla e siamo al trentaduesimo ed è il primo tiro verso lo specchio della porta difesa da Iannarilli. Nel secondo tempo, all’ottavo, subito un gran tiro da fuori respinto da Iannarilli poi, da un’altra sua conclusione deviata da Lasicky in corner, nasce il gol che poteva valere una vittoria.

Flop
SILVESTRI/TOGNI 5 – Partiamo dal brasiliano e dal suo primo quarto d’ora da brivido: tra il 6’ e il 12’ perde due palle micidiali a centrocampo che innescano altrettante ripartenze eugubine con Mancosu; al 34’ compie un retropassaggio sciagurato che mette in seria difficoltà Gasparetto, ultimo uomo tra Menegatti e Cais che, per fortuna non se ne avvede. Prova a rifarsi parzialmente con una bella punizione al termine del primo tempo. Serata no anche alla voce piazzati: ne beccasse uno a parte quello appena descritto e meno male che poi dalla bandierina Filippini. Nella ripresa sparisce dal contesto. Repetita iuvant: Togni e Capece, insieme, in mediana, non funzionano. Serve un incontrista in aiuto. Per Silvestri cosa dire: si fa espellere commettendo un fallo in piena area di rigore a cinque minuti dalla fine su azione di calcio da fermo a favore umbra. Non protesta neppure. Lascia la SPAL in dieci. E fa pareggiare il Gubbio. Una sciocchezza, perché fino a quel momento aveva passato una serata all’insegna della tranquillità.



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