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Clima sereno oggi al Centro di via Copparo, e non potrebbe essere stato altrimenti dopo la bella e meritata vittoria della Spal domenica al Mazza contro l’Ascoli. Tanti i tifosi presenti sugli spalti della tribunetta ad osservare il lavoro della prima squadra nella seduta pomeridiana. Con loro, alcuni spettatori d’eccezione provenienti dal “reparto infermieria”: Lazzari in stampelle, fermo ai box per un altro mesetto, e il capitano Giani, che potrebbe recuperare per San Marino, hanno osservato sconsolati l’allenamento dei compagni fuori dal campo. Mentre Aldrovandi, che già da alcuni giorni sta lavorando assieme al gruppo, è rientrato nella lista dei convocabili.

La versione di Pietro. A fine seduta sono due gli spallini che si presentano dinanzi ai taccuini. Il primo è il portiere Pietro Menegatti, domenica protagonista di un paio di salvataggi da campione. “Sono contento, era ora che tornassi a fare delle belle parate”, ammette. La vittoria di domenica è stata una vera e propria ondata di entusiasmo per l’ambiente spallino, giocatori in primis: “Quando si vince è sempre bello ritrovarsi il martedì e ricominciare la settimana. C’è serenità e soddisfazione, ma soprattutto tanta determinazione per continuare a fare punti”.

E chissà che dopo le titubanti performance iniziali non sia proprio Spal-Ascoli a segnare la svolta della stagione: “La vittoria di domenica contro una delle squadre più forti del campionato sicuramente è stata una bella scossa – continua San Pietro – ci ha fatto capire che la Spal c’è e non è inferiore a nessuno. Certo, è presto per parlare di svolte, il campionato è lungo e le squadre sono tante. Ora starà a noi mantenere la concentrazione, archiviare la bella prestazione di domenica scorsa e dare il massimo ogni volta che si scenderà in campo”. Rimane il rammarico per i punti sprecati a Gubbio: “Ci dispiace molto perché la situazione in classifica sarebbe diversa. E’ stata una partita complicata, loro ci hanno pressato da subito molto alti e siamo stati bravi noi a sbloccarci e a trovare il gol dell’1 a 0. Poi a causa di un episodio imprevedibile hanno pareggiato con un rigore a 5 minuti dalla fine e ci siamo giocati quei due punti che ora ci avrebbero fatto senz’altro comodo”.

Domenica arriva la Lucchese e si giocherà alle 12:30, orario decisamente insolito. “La Lucchese non l’ho ancora vista giocare, ma so che può contare su un organico importante. Ci prepareremo per affrontarli a viso aperto. Per quanto riguarda l’orario quest’anno è tutto un po’ ballerino. Giocare una volta la mattina, una volta il pomeriggio, una volta la sera ti scombussola abbastanza. Ormai dobbiamo rassegnarci a questo calendario e mal che vada mangeremo la pasta alle dieci di mattina”.

Legittimo orgoglio. Anche Legittimo, secondo protagonista di domenica scorsa presente oggi in conferenza stampa, concorda sull’anormalità dell’orario e scherza: “Non giocavo di mattina dai tempi delle giovanili, quando si correva e poi si tornava a casa per mangiare la lasagna”. Anche lui è soddisfatto della prestazione contro i marchigiani: “Abbiamo disputato una buona gara, continuando la striscia positiva già intrapresa con Santarcangelo e Gubbio. Adesso abbiamo bisogno proprio di questo, continuità nelle prestazioni e nei risultati, facendo in modo che il momento positivo non finisca”.

Legittimo domenica ha stupito positivamente il pubblico biancazzurro in veste di centrale: “Terzo o quinto per me non fa differenza. Ho già ricoperto il ruolo di centrale in passato e mi trovo a mio agio in entrambi i casi”. Ex di turno, il difensore spallino dichiara di non aver provato nessuna voglia di rivincita: “Una partita vale sempre tre punti, il nome dell’avversario è indifferente”. Ma il sapore della vittoria non deve passare in fretta, anzi secondo Legittimo proprio adesso il gioco comincerà a farsi bello: “Stiamo prendendo il ritmo giusto. Prima, con 4 o 5 giocatori nuovi ovviamente non eravamo ancora al massimo. Stiamo crescendo come squadra, partita dopo partita e stiamo crescendo anche noi singoli di pari passo, inclusi gli ultimi arrivati. Sono convinto che da adesso in avanti sarà un crescendo e dovremo fare sempre meglio per noi e soprattutto per il nostro pubblico, perché giocare in uno stadio con così tanta gente come domenica scorsa penso sia un’emozione indescrivibile”.



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