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La SPAL bissa il successo di sette giorni fa contro l’Ascoli domando una Pantera mai realmente in partita. Ma gli uomini di Brevi hanno il merito, anche in 10, di tenere alta la concentrazione e portano a casa tre punti pesantissimi in chiave classifica. E sabato si va a San Marino.

MENEGATTI 7 – Al 42’ della ripresa è prodigioso in uscita su Ferrante, prima gli attaccanti toscani gli fanno il solletico da lontano, ma lui risponde sempre presente. Le chiavi della porta le tiene lui e da 270’ esce dal ‘Mazza’ imbattuto.

FERRETTI 6.5 – Il primo – bel – gol in carriera tra i professionisti ma, soprattutto, una generale crescita individuale. Più preciso del solito, mette lo zampino anche nella seconda marcatura facendo carambolare il cross di Legittimo su Nolè e poi su Germinale. Ogni tanto sbanda ma non possiamo dimenticare che è un classe 1994.

ALDROVANDI 7 – La mossa vincente di Oscar Brevi: davvero un ottimo esordio tra i ‘prof’ per l’ex Chievo Verona classe 1994 che gioca con una sicurezza da veterano, dimostrando personalità e grinta. Molto bravo anche in anticipo sugli avversari. Una sbavatura di poco conto nel finale che chiama Menegatti agli straordinari. Non giocava da due mesi e mezzo. Va benissimo così.

CAPECE 6.5 – Ormai non è più una scoperta: al centro della difesa si dimostra sempre più a suo agio, sbroglia situazioni difficili con una tranquillità d’altri tempi eppure ha appena ventidue anni. Regista difensivo che bada alla sostanza, elegante e pulito, sbaglia solo una volta, al 6’, quando Biasci gli prende il tempo e lo supera, poi cancella di fatto Ferretti dalla partita. E non era avversario facile.

GIANI 7 – Rientrava dopo l’infortunio patito contro il Santarcangelo il capitano ed è subito chiamato a una verifica importante. L’attacco toscano sarà anche poca cosa ma si muovono tutti come dannati e allora serve tanta esperienza e una lettura in anticipo delle situazioni chiave per venirne a capo. E Giani, in novantaquattro minuti, è tutto questo, riuscendo anche a salvare un gol, al 13’ del secondo tempo, su conclusione ravvicinata di Ferrante.

LEGITTIMO 7.5 – Un’altra partita strepitosa. E non era affatto scontato visto che tornava nella sua posizione ideale di terzino, là dove a inizio stagione proprio non aveva convinto. Partiamo da quello che sbaglia: un cross in tutta la partita, per il resto ara la propria fascia di competenza che è un piacere, in una sorta di stantuffo perpetuo che costringe Pagliuca a lasciare negli spogliatoi Risaliti – letteralmente asfaltato – a metà gara. Dai suoi piedi nascono entrambe le azioni da rete: sulla prima serve Landi per il cross decisivo, sulla seconda è sempre una sua parabola a creare imbarazzo e scompiglio nella retroguardia toscana. Nel mezzo guadagna un paio di angoli ed è sempre e costantemente in anticipo sul diretto avversario. In crescita vertiginosa.

FILIPPINI 6.5 – Cresce alla distanza. Ci mette un po’ a carburare, anzi, ci mette un’ora buona. Nel primo tempo Brevi, per una decina di minuti prova a scuoterlo portandolo a sinistra in luogo di Landi ma i risultati sono gli stessi, cioè scarsi. Dopo l’espulsione di Togni, paradossalmente, inizia a giocare come sa ed è praticamente dappertutto, fondamentale a stringere e a far ripartire i suoi. Al 36’ della ripresa è poi decisivo quando, in mezzo all’area di rigore, dopo una discesa ubriacante di Calcagni, anticipa di un nulla Biasci pronto a calciare a botta sicura. Esce tra gli applausi.

(GENTILE NG) – Brevi gli concede il recupero o poco più. Impossibile dare un giudizio.

TOGNI 5.5 – Gioca molto basso, praticamente davanti alla difesa, e non lo fa neanche così male se vogliamo, benché al di sotto dei suoi standard, finché rimane in campo anche se continua a peccare su punizione, che continua sempre a tirare ad altezza bacino – e meno male che dovrebbe essere la sua specialità – . E’ indubbiamente il cuore della manovra biancazzurra, è dai suoi piedi che dovrebbero avere il là ogni azione di marca spallina, ma sin da subito si capisce che non è in giornata. Entrambe le ammonizioni sono sacrosante, l’arbitro lo grazia addirittura sul finire del primo tempo, quando avrebbe potuto scegliere di mandarlo sotto la doccia prima del duplice fischio. La ripresa lo vede iniziare al piccolo trotto. Fino all’ingenuità fatale che costa il quarto rosso stagionale per la SPAL. Un po’ troppi.

LANDI 6.5 – Motorino infaticabile sì, ma è un giocatore che alla voce qualità sta crescendo di domenica in domenica: suo l’assist per il gol di Ferretti, suo quel pallone dato con il contagiri a Fioretti sul finire della prima frazione che fa spellare le mani ai presenti. Gara tatticamente perfetta, perde un po’ del suo solito brio nella ripresa ma a difesa del guado non va mai in sofferenza. Ancora una volta si dimostra imprescindibile nello scacchiere biancazzurro.

GERMINALE 6.5 – Cannoniere un po’ per caso di marca spallina, ha il merito di esserci sempre. Segna il gol del 2 a 0 che nasce da una carambola tra Ferretti e Nolè dopo il cross di Legittimo, per nulla bello, per quel che conta, ma funzionale alla causa. Si dimostra il solito lottatore e, in una gara che vive di tanti momenti di stanca, per una domenica almeno, i suoi lenti movimenti sembrano in realtà passi di danza.

(DE CENCO 5.5) – Non così felice l’impatto sulla partita come sette giorni fa contro il ‘Picchio’: perde quattro palloni banali in una mezzoretta scarsa, più statico e meno dinamico, aiuta poco i suoi nella fase di risalita.

FIORETTI 6.5 – Finché il fiato lo sostiene è una scheggia impazzita nell’attacco di casa nostra: appena ne ha l’occasione va al tiro e lo fa per ben quattro volte. Meritava maggiore fortuna sul finire del primo tempo quando, saltato Espeche, si gira in dieci nanosecondi e cerca di piazzarla sul palo più lontano. Ma Casapieri gli dice di no.

(BELLEMO 6) – Fa il suo esordio tra i professionisti con la maglia della SPAL andando a colmare il vuoto in mediana lasciato dopo il rosso subìto da Togni. Ordinaria amministrazione, sbaglia poco, un discreto filtro.

 

BREVI  7.5 – Prova per tutta la settimana la difesa quattro disorientando tutti: Aldrovandi non lo prende in considerazione mai se non come terzino nella partitella del giovedì, ma di domenica ecco metterlo titolare e centrale di difesa senza cambiare l’assetto visto contro l’Ascoli. E ha ragione lui. In emergenza ha trovato la squadra, Capece dietro si conferma un’altra mossa azzeccatissima. Mezzo punto in meno perché Togni, in palese giornata no e a forte rischio perché già ammonito, andava cambiato nell’intervallo. Terza vittoria nelle ultime quattro partite. Dieci punti: una bella risposta alla faccia di chi lo voleva già lontano da Ferrara dopo la prima (!) giornata.

LUCCHESE
Casapieri 6; Risaliti 5 (dal 1’ s.t. Boilini 5), Calistri 6.5, Espeche 6, Pantano 5.5 (dal 26’ s.t. Chianese 6); Calcagni 5.5, Lo Sicco 6, Nolè 5; Ferretti 5.5, Santini 5.5 (dal 11’ s.t. Ferrante 5), Biasci 6. All.: G. Pagliuca 6.



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