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Il solito derby tra Ferrara e Ravenna; duro, intenso, emozionante, tirato fino all’ultimo. Vince chi ne ha un po’ di più sotto il profilo dell’energia, della fiducia e della lucidità. Ovvero, oggi Ravenna. Peccato perché la Mobyt, pure con i propri limiti attuali, aveva risposto sempre colpo su colpo all’Acmar. Fino al 35’, perché lo strattone successivo di Singletary e compagni non ha trovato la risposta di squadra dei biancazzurri.

Grande cornice, grande clima già prima della palla a due. Huff, senza paura, la mette subito da fuori. Mani freddine per l’Acmar, e la Mobyt piazza i piedi ben dentro il Pala Costa. Hasbrouck è sorvegliato speciale; neanche un centimetro in uscita dai blocchi, allora si mette al servizio della squadra, cercando di creare per i compagni. Il tutto mentre sotto canestro è già guerra di posizione tra Foiera e Benfatto. Castelli inizia con un passi, ma non si perde d’animo e ne mette cinque importanti. Non sarà tecnicamente pulitissima, ma è già una partita di intensità pazzesca. E l’intensità finora gioca contro Ravenna, già caricata di falli. Hasbrouck la mette da lontano con un’azione pulitissima per il massimo vantaggio biancazzurro (19-12 all’8’); Raschi risponde subito con giocate d’esperienza. L’inizio di secondo quarto ha i colori dell’Acmar: Tambone da sotto per il sorpasso, Foiera da tre, due volte, per l’inerzia. La Mobyt non si scompone: palla sotto e Benfatto trasforma in punti. Dopo 15’ di gioco, come se non fosse successo nulla: parità sul 30-30. Qualcosa in più Acmar nella seconda metà del parziale. Holloway si iscrive a referto; Singletary è micidiale sul ribaltamento. Ferrara si tiene in scia con le penetrazioni di Huff. Amici, beccato dal pubblico, piazza la tripla sullo scarico; anche i biancazzurri sanno far male girando la palla. L’ultimo graffio è di Benfatto in tap in. Si va negli spogliatoio perfettamente appaiati.

Torna in campo con altro piglio Holloway: per lui 5 punti consecutivi, con la penetrazione e la tripla. La Mobyt, dal canto suo, non riesce a muovere il punteggio. Parziale di 7-0 Acmar e time out automatico di coach Furlani. Singletary spacca la partita con la bomba dall’angolo, dopo una palla quasi persa. Sul -10, si prende la responsabilità Hasbrouck: triplone. Amici se la sente: triplone anche lui. Ma Ravenna adesso è in striscia: Amoni da tre, ancora dopo una bella difesa estense (non un gran segnale, è la seconda volta). Anche Amici ha la mano calda: splendido gioco a due con Hasbrouck, e la Mobyt rimane attaccata al match. Sono loro due a mettersi tutta la truppa biancazzurra sulle spalle. La Mobyt non sarà lucidissima, ma ha tanto cuore. Partita di nervi; partita a scacchi. Ferrara prova a sfruttare i centimetri; Ravenna la velocità degli esterni. Altro piccolo abbrivio romagnolo grazie a 4 punti dentro l’area di Singletary. Rispondono Benfatto (azione da tre punti) e Amici (jump dai quattro metri). Al 35’ ancora tutto da rifare: 68-68. Ravenna però sembra averne un pizzico di più. Gran tripla di Tambone dopo un attacco di pazienza, e un rimbalzo offensivo di Amoni che grida vendetta, trasformato in due punti. Servirebbe un po’ d’attacco corale, invece è Ravenna che trova l’azione da canestro e fallo di Singletary. Finisce qui, anche se gli estensi, pur in modo scomposto, ci provano fino alla sirena.

ACMAR RAVENNA – MOBYT FERRARA 84–74
(20-21); (41-41); (62-59)

ACMAR RAVENNA: Holloway 12, Amoni 12, Cicognani, Rivali 8, Raschi 7, Grassi, Zannini ne, Tambone 10, Foiera 12, Singletary 23. All.re Martino.
MOBYT FERRARA: Huff 12, Bottioni ne, Castelli 7, Amici 18, Ferri, Casadei 2, Benfatto 17, Pipitone, Verrigni ne, Proner ne, Ghirelli ne, Hasbrouck 18. All.re Furlani.
ARBITRI: Di Toro, Longobucco, Barilani.



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