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Dopo la sconfitta col Tuttocuoio, Walter Mattioli si è trattenuto per un paio di giorni, evitando dichiarazioni ufficiali che andassero oltre a quelle rilasciate a caldo al “Mannucci” di Pontedera. Ora che la SPAL ha voltato pagina con l’esonero di Oscar Brevi e il conseguente ingaggio di Leonardo Semplici, il presidente ha scelto di raccontare l’ultimo periodo in diretta televisiva a Lunedì Sport, la trasmissione di Telestense condotta da Alessandro Sovrani. Abbiamo annotato i passaggi più interessanti degli interventi di Mattioli.

L’ESONERO DI BREVI – “I risultati e la posizione in classifica parlano chiaro. C’è stata una serie di prestazioni negative, specialmente durante il mese di novembre, che sono state abbondantemente sotto le aspettative della società. Siamo stati delusi dall’andamento e dai risultati delle partite, così abbiamo deciso di prendere questo provvedimento, e francamente penso che fare meglio di così non sarà difficile. Comunque tutta la dirigenza è in sintonia su questa scelta, tanto che è stata presa letteralmente in pochi minuti. Una cosa però ci tengo a specificare: non penso che tutto l’operato di Brevi sia stato sbagliato. Non cancello completamente il suo operato. Però Brevi ha iniziato un suo progetto, ed è stato sempre sostenuto, e talvolta anche sopportato dalla società. Quindi se oggi non è più il mister della SPAL è perché ha commesso degli errori personali, non certo perché gli è mancato il sostegno della società”.

PERCHE’ LEONARDO SEMPLICI – “Di opzioni ne avevamo diverse, nomi importanti come Firicano, Atzori, Battistini, e molti altri. Vedendo l’andazzo della squadra nell’ultimo periodo devo dire che almeno una quindicina di tecnici si erano avvicinati alla nostra orbita. Il tutto si è ridotto poi a tre o quattro ipotesi. Infine abbiamo scelto Semplici perché, oltre ad avere buoni argomenti tecnici e grande conoscenza del suo staff, ci sembra un giovane che ha davvero voglia di fare bene e di sfondare in questo mondo. Un tecnico che ha fame di risultati. Abbiamo concluso un contratto breve, fino a giugno, mentre altri nomi volevano termini più lunghi, e vedremo cosa riuscirà a fare in questi mesi. Se i risultati saranno positivi e convincenti ovviamente c’è la disponibilità da parte nostra anche a continuare”.

IN PRINCIPIO FU BREVI – “Quest’estate l’idea era di prendere un altro allenatore, che aveva già dato l’ok e che sembrava già a Ferrara. Poi le cose sono andate come sono andate e non si è fatto più nulla. Da lì abbiamo cambiato rotta e pensavamo a ad Asta, a Brevi, ma anche allo stesso Semplici. Alla fine abbiamo preso Brevi convinti principalmente dai suoi risultati a Catanzaro. Poi qui, evidentemente, non è riuscito ad esprimersi, o ad intendersi, non lo so. Fatto sta che è andata male. All’inizio giocava male, non creava molto entusiasmo, però faceva risultati, e in fondo è quello che conta. Poi invece sono iniziati a mancare anche quelli, fino ad arrivare al mese di novembre, che per me era fondamentale, e che invece è stato affrontato in maniera decisamente inadeguata e deludente. E così abbiamo deciso l’esonero”.

I PRIMI PASSI DI SEMPLICI – “Credo che abbia avuto un buon approccio durante il primo allenamento. Semplici non ha intenzione di stravolgere il lavoro di Brevi, che di per sé aveva sempre cambiato poco nel corso delle partite. Andrà coi piedi di piombo, specialmente all’inizio, e modificherà poco a poco la struttura, passo dopo passo, fino a trovare il nuovo equilibrio. Io continuo a credere che abbiamo una buona squadra, che non può essere nella posizione di classifica attuale. Disponiamo di giocatori, e soprattutto di giovani importanti. Dipende tutto da come la si fa giocare”.

LE SCELTE DEL MERCATO ESTIVO: MIGLIETTA, VARRICCHIO, COZZOLINO – “Ammetto che inizio ad essere anche abbastanza stanco di sentirne parlare. Queste voci le sento anche io, e vorrei dare alcune risposte, sperando che siano definitive. Capitolo Miglietta. Il ragazzo non ha avuto problemi con Brevi. Miglietta ha avuto una richiesta dal Novara, che puntava sicuro alla serie B, che per la sua età e le sue prospettive era l’offerta della vita. Mi ha parlato col cuore in mano e ho avuto modo di passare una giornata intera con lui appena un mese fa, in cui mi ha rispiegato come era consapevole di fare una figuraccia, e addirittura sarebbe disposto a tornare, ma quel treno proprio non poteva perderlo. Per Varricchio invece, che è un altro argomento di conversazione, c’era effettivamente incompatibilità col mister. Lui aveva un altro anno da giocatore, promesso da me in persona. Però vista la situazione, lui ha preferito intraprendere questa nuova avventura da allenatore e ha avuto un contratto di due anni con la Beretti. Vorrei chiudere col capitolo Cozzolino, un altro che a detta di molti doveva restare assolutamente, e che adesso sta facendo faville. Io credo che Cozzolino stia facendo venti gol perché è in serie D, in C2 ne avrebbe fatto dieci, in questa C ne farebbe quattro. Abbiamo ritenuto che non avrebbe avuto le caratteristiche idonee. L’anno scorso, se ci ricordiamo, lo abbiamo visto sempre meno durante il corso del campionato. Quindi spero di non sentire più queste note, non c’entrano. Abbiamo creato una buona squadra, purtroppo abbiamo sbagliato mister. Mi dispiace. Chiedo scusa ai tifosi, alla proprietà, che dovrà mettere di nuovo mettere mano al portafoglio, però ora abbiamo capito e preso provvedimenti, e non ci resta che vedere cosa succede. Purtroppo, di voci se ne sento tante in giro, spesso da persone che forse non hanno presente bene tutto il quadro o le considerazioni che ci sono dietro le nostre scelte. E, devo dirlo, anche i giornalisti a volte dovrebbero stare più attenti a quello che scrivono, perché capita che finiscano col creare delle situazioni che spesso non sono esatte o non esistono proprio”.

IL MERCATO DI GENNAIO – “In vista del mercato di riparazione dovrebbe esserci la possibilità di collaborare con il vivaio della Fiorentina, tramite appunto il nuovo mister che viene da lì. In generale valuteremo cosa si può fare. Dipende anche da cosa decidono di fare gli attuali giocatori, intanto. Comunque valuteremo col mister cosa serve. Quello che voglio dire, che vale per gennaio ma che valeva anche quest’estate, è che in questa società abbiamo dei budget da rispettare. E’ il mio lavoro. E quindi ogni arrivo dovrà essere in qualche modo controbilanciato. Per cui è possibile che alcuni giocatori vicini a mister Brevi possano chiedere di poter partire, di cambiar casacca”.

LE ASPETTATIVE – “Ad inizio stagione ho fatto delle dichiarazioni che non vorrei che avessero scombussolato l’ambiente. Vorrei essere chiaro: la società programma bene i suoi passi, e il nostro obiettivo è quello di finire nella parte medio-alta della classifica. Però se c’è una possibilità su cento di provare a fare il salto, sappiate che faremo tutto il possibile per coglierla. Io, come tutti, non abbiamo più orari e lavoriamo al massimo per questo. Arrivare ai play off sarebbe una cosa meravigliosa, specialmente considerando questo periodo difficile che speriamo di aver chiuso in queste ore. Però sognare è lecito, ed è un sogno che ci piacerebbe da morire poter regalare a tutto il popolo spallino, che se lo merita davvero”.



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