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Magari non avrà stappato lo spumante, ma è comunque un Simone Colombarini di buon umore quello che ha accolto la notizia della presenza della SPAL nel girone B di Lega Pro: “Sulla carta il girone B sembrerebbe il più abbordabile, a maggior ragione visto lo spostamento della Reggiana, che si annuncia temibile, nel girone A. Comunque avremmo accettato di buon grado di stare nell’A, pur consapevoli di una maggiore competizione per le posizioni di vertice. Il pensiero però non va rivolto alle avversarie, ma a noi stessi: vogliamo fare meglio dell’anno scorso e continuare il nostro percorso di miglioramento, per questo abbiamo allestito una squadra di un certo tipo”.

Se proprio ci sono svantaggi da trovare nel girone B si possono menzionare alcune trasferte scomode e la mancanza di veri e propri big match.
“Beh, a livello logistico a parte la trasferta di Sassari non vedo grandi problemi, alla fine mezz’ora di pullaman in più non ci cambia la vita. Tutto sommato ci è andata bene. Invece per il secondo aspetto sono abbastanza d’accordo e credo che l’unica partita veramente sentita sarà quella col Rimini. Forse il Siena porterà un po’ di pubblico ospite, ma per il resto mancano tifoserie in grado di fare grossi numeri. Vorrà dire che dovremo essere bravi noi a richiamare il nostro pubblico al Paolo Mazza”.

Crede che la pubblicazione dei gironi e del calendario daranno una spintarella alla campagna abbonamenti?
“Dipende molto dalla forma che avrà il calendario, perché al momento dell’entità dello spezzatino si sa ben poco. Però devo essere onesto: l’andamento della campagna abbonamenti non mi preoccupa. Sono convinto che la SPAL in questa stagione lotterà per stare al vertice e tanta gente finirà col fare il biglietto pur di venire a vederla. Ricordiamoci che il record stagionale lo scorso anno l’abbiamo fatto di sabato sera col Teramo, quando eravamo primi. A spostare il pubblico non è l’orario, ma l’andamento della squadra”.

Qualcuno ha polemizzato in merito al costo dell’abbonamento, ritenendolo eccessivo, soprattutto a causa della diminuzione delle partite in caso di girone a diciotto.
“Ecco, questo è un tema che mi sta molto a cuore. Stiamo aspettando di capire se il ricorso del Seregno andrà a buon fine, perché in caso di ritorno a venti squadre il problema verrebbe meno. Ma se si dovesse rimanere con il girone da diciotto verranno senz’altro ritoccati i prezzi dei biglietti, per fare in modo che i nostri abbonati abbiano un vantaggio concreto rispetto a chi sceglierà di acquistare il biglietto di volta in volta. Purtroppo le campagne abbonamenti richiedono tempi che contrastano con le dinamiche di questa categoria e non potevamo aspettarci una diminuzione delle iscrizioni. Bisognava partire e la nostra stima prevedeva diciannove partite casalinghe”.



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