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Chi si aspettava un Davide Vagnati abbronzatissimo di ritorno dal suo viaggio in Brasile è rimasto deluso. Il colorito del ds spallino è rimasto più o meno lo stesso di quando era partito e questo può essere interpretato come un ottimo segno: poco tempo passato in spiaggia, tanto al coperto di tribune per vedere partite del Brasileirão e dei campionati statali di San Paolo e Santa Catarina, nel sud del Paese.

La spedizione del ds in Sudamerica è durata dieci giorni, nel contesto di un viaggio organizzato da alcuni operatori di mercato per dare la possibilità di visionare talenti locali. Vagnati ha riassunto così la sua esperienza: “Novità sostanziali rispetto a quando sono partito ovviamente non ce ne sono, però è stata un’esperienza professionale importante, sia per i contatti futuri sia per i giocatori potenzialmente appetibili per la prossima stagione. Ho visto parecchie partite di vari campionati: Brasileirão, Paulista di prima e seconda serie e Catarinense. Non è facile farsi un’idea precisa del livello globale dei vari campionati ed è chiaro che i giocatori che prendono parte al Brasileirão tendenzialmente hanno qualità ben superiori a quelle della nostra Lega Pro. Dare una valutazione dopo dieci giorni non è semplice, ma da quello che ho visto dal punto di vista tecnico i giocatori hanno quasi tutti facilità di calcio con entrambi i piedi. Fisicamente non ci sono problemi, perché sono campionati duri in cui non ci si risparmia. Chiaro che tatticamente sono molto diversi da quello che è lo stile europeo e italiano, e bisogna capire se un giocatore può riuscire ad adattarsi”.

In attesa di sviluppi sull’altra sponda dell’Atlantico, Vagnati deve pensare alla stretta attualità di una SPAL reduce da una brutta sconfitta casalinga: “I ragazzi devono stare tranquilli – ha rimarcato il ds – e non pensare troppo alla giornata storta di domenica. Ci sono dei numeri e non delle chiacchiere a testimoniare il buon lavoro fatto finora. E’ chiaro che tutti avremmo voluto non perdere mai o continuare da imbattuti fino alla fine, ma è difficile. Anche quando il vantaggio era diventato molto ampio ho sempre detto che non abbiamo vinto niente: se si vince lo si fa l’8 di maggio. Per cui guardiamo avanti con fiducia e stiamo con i piedi per terra. Facendo bottino pieno nelle prossime due partite ci metteremmo nella posizione di slancio ideale per la volata che ci aspetta”.

Sul tavolo della società ci sono anche le pratiche per i rinnovi di contratto dello stesso Vagnati e di mister Semplici. Un tema passato in secondo piano di recente, ma su cui – assicura il diretto interessato – i piani alti di via Copparo sono vigili: “Per quanto mi riguarda, non ho il pensiero del mio rinnovo di contratto” ha ammesso il ds. “Io devo solo pensare a quello che c’è da fare da qui alla fine del campionato. Penso che la proprietà sia contenta del lavoro e dell’uomo e io qui mi trovo bene. Se non c’è fiducia incondizionata è meglio cambiare e io sento questa fiducia. Il discorso è già stato affrontato e c’è già un accordo di massima, verrà anche il momento delle firme”.

Discorso simile per mister Semplici: “Il mister è una parte importante del progetto della società, ovviamente è giusto mettere a posto altre cose per poi passare all’organigramma tecnico. Leo sta facendo un lavoro straordinario, ne abbiamo parlato, ci ha detto che sarebbe felice di rimanere con noi, tempo al tempo e si farà tutto”.



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