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SPAL-Arezzo è finita da neanche mezz’ora: tra campo, sala stampa e vie limitrofe c’è il delirio. Un incubo se bisogna documentare il tutto, ma anche uno spasso se sei un tifoso. Nella casella di posta de LoSpallino.com arriva – tra i tanti – un messaggio che mi fa alzare un sopracciglio: “Ciao sono Gigi Consonni, vorrei mandarti due parole di congratulazioni per la società, la squadra e i tifosi per questa meravigliosa impresa”. E chi se lo poteva aspettare? Di ex spallini ieri in mezzo alla festa ce n’era una quantità notevole e tanti hanno più o meno espresso la loro gioia per un evento epocale. La maggior parte di loro magari ha fatto in tempo a vivere momenti da ricordare in biancazzurro, cosa che non si può dire di Consonni, passato a Ferrara nella stagione 2003-2004 e per qualche mese in quella 2004-2005 con Allegri allenatore. Periodo storico a dir poco balordo. Ma questo non ha impedito alla SPAL di far breccia nel cuore del centrocampista di Seregno ed evidentemente questo può solo essere l’ennesimo indizio di quanto l’Ars et Labor sia speciale.

Domenica mattina, con la voce ancora rauca, ho alzato il telefono per raccogliere il messaggio di Consonni, che tra l’altro gioca ancora nel Roselle, neo-promosso in Eccellenza Toscana: “Ci tengo davvero tanto a congratularmi con la società e la squadra, perché Ferrara mi è rimasta nel cuore per davvero. Ho visto le foto e i video della festa e posso solo immaginare quanto sia stata bella la giornata di sabato. Penso che sia stato fatto un lavoro straordinario per arrivare all’obiettivo e mi pare si sia creata una sintonia tra tutte le componenti. In particolare il presidente Mattioli mi sembra essere un bel personaggio (ride). Ho sentito parlare molto bene anche dell’allenatore e direi che questa promozione per lui rappresenta il coronamento di un percorso che lo aveva visto fare bene già alle giovanili della Fiorentina. Della squadra attuale conosco bene Cellini e Cottafava, ci ho giocato contro tante volte e mi sembrano i volti di una squadra tosta, ben costruita, che si è meritata la vittoria. Dopo la sconfitta di Pisa ci si poteva abbattere e invece c’è stata una reazione di grandissimo carattere. La tifoseria si merita davvero di festeggiare e vivere di nuovo certi palcoscenici: per quasi venticinque anni la SPAL è stata relegata a categorie che non le competevano affatto. Ora le auguro di restare in B a lungo, di capire questo campionato che è molto diverso dalla Lega Pro e mettere le basi per un futuro ancora più bello. Con organizzazione ed entusiasmo niente è impossibile, basta vedere cosa è accaduto l’anno scorso a Carpi e quest’anno a Crotone. Quindi perché non dovrebbe capitare anche a Ferrara? Mando un grande abbraccio a tutti, con la speranza di poterci ritrovare un giorno“.

per la foto di copertina si ringrazia Giuliano Galasso



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